Quaderni-conferenze-medicina.it
MEDICINA E CHIRURGIA
Quaderni delle Conferenze Permanenti delle Facoltà di Me
Presentazione, i Frati,
Ricordo di Carlo
Zanussi, esare Scand
Conferenza Permanente dei Pr R
o iatria e P.D., Manifesto di intenti,
Indagine nazionale sull'insegnamento delle cure primarie nel Corso di Laurea in
MEDICINA E CHIRURGIA
Luciano Vettore, Pietro Gal o, Massimo Casacchia, Fabrizio
Medicina e Chirurgia, Italo Vantini, Alfredo Carducci, Carlo Della Rocca, Andrea Lenzi
Consorti, Carlo Del a Rocca, Giuseppe Familiari, Carlo Maganza, Carlo Adolfo Porro, Oliviero Riggio,
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia svolto in lingua inglese, Gilda Caruso, Domenico
Gianluca Vago, Rosa Valanzano, Italo Vantini ed altri componenti del a Commissione per l'innovazione
Quaderni delle Conferenze Permanenti
pedagogica del a CPPCDLMMCh
Facoltà di Medicina e Chirurgia
La formazione dei tutori per le attività didattiche professionalizzanti, Luciano Vettore
Giuseppe Familiari, Vincenzo Ziparo,
delle Facoltà di Medicina e Chirurgia
Università Politecnica delle Marche
In tema di spiritualità della Medicina. Brevi riflessioni ed una proposta, Giuseppe Familiari,
Rosemarie Heyn, Michela Relucenti, Luciano De Biase, Pietro Gal o, Luigi Frati
60020 Torrette di Ancona
Giuseppe Midiri, Luciano De Biase, Paolo Marchetti, Pietro Gallo
Tel. 071 2206101 - Telefax 071 2206103
Sonia Visioli, Lucia Zannini,
Direttore Editoriale, Luigi Frati
Massimo Roncal i, Gianluca Vago
Modelli di gestione dei laboratori professionalizzanti, Alvisa Palese, Luisa Saiani
Amministrazione e stampa, Errebi Grafiche Ripesi Falconara
Comitato Editoriale
Segretaria di Redazione, Daniela Pianosi
a cura di Fabio Naro, Eugenio Gaudio, Amos Casti, Luisa Saiani
Andrea Lenzi, Gennaro Marino, Aldo Pinchera,
Direttore Responsabile, Giovanni Danieli
Giuliano Pizzini, Antonella Polimeni,
Paolo De Angelis, Sergio Stefoni
Luisa Saiani, Eugenio Gaudio
Il consenso informato quale parte integrante del a prestazione sanitaria, Natale Cal ipari
Selezione dei migliori
medici, i pVairtio D'Andrea, Kyriacos A. Kyriacou
Semeiotica Medica e Metodologia Clinica, P
Anatomia clinica di Netter, di Franco Dammacco, Giovanni Danieli, Giuseppe Realdi
Nel Trecento, con il sorgere e lo svilupparsi delle Università, nacquero anche l'esigenza e la tradizione di conservare e tramandare la memoria dei grandi Maestri, che avevano illuminato la sede universitaria, conservandone le spoglie in tombe di elevata qualità artistica e nelle quali più spesso la figura del Dottore, circondato dai propri Allievi, appariva nell'atto di insegnare. Alcuni pregevoli esemplari dell'architettura e della scultura accademica sono
custoditi nel Museo Civico Medievale di Bologna; tra questi, riportato in copertina, il Monumento funebre di Giovanni da Legnano (m. 1383), opera dello scultore vene-ziano Pier Paolo dalle Masegne, che operò a Bologna negli ultimi anni del XIV secolo.
Le illustrazioni riprodotte nell'interno sono invece tratte dall'opera Pedanii Dioscoridis
de Materia medica Libri sex (1544, collezione Prof. Italo D'Angelo, Ancona) spesso indi-cata come Commentarii a Dioscoride, di Pierandrea Mattioli, Medico e Naturalista (Siena 1500 - Trento 1577) che riunì e coordinò tutte le conoscenze di botanica medica del suo tempo, descrivendo cento nuove specie di piante.
Finito di stampare
il 30 Aprile 2010
per i tipi della Errebi Grafiche Ripesi
in Falconara - Ancona
Luigi Frati, Giovanni Danieli
Carlo Zanussi non è più tra noi; apriamo il fascicolo ricordando questa straordinaria figura di Clinico e di
Proseguendo nella lodevole iniziativa intrapresa dalla Conferenza dei Presidenti di Medicina e Chirurgia,
anche la Conferenza Per manente di Odontoiatria e Pr otesi Dentaria, per voce del suo Presid ente, MarcoFerrari, ha espresso il proprio Manifesto di Intenti, un insieme di linee programmatiche da perseguire perun triennio; questo significa navigar e non "a vista" ma saper e con certezza dove si vuole arrivar e; saràinteressante fra tre anni confrontare gli intenti con i risultati ottenuti.
Lentamente ma pr ogressivamente anche nel nostro Paese si va aff ermando il concetto che la for mazione
del medico nelle nostre facoltà, così come avviene in Europa, debba prevedere un momento formativo anchenella Medicina generale o delle cure primarie. I tempi ed i modi di realizzazione, così come lo spessore dellasperimentazione, variano da sede a sede, in una eterogeneità di comportamenti al limite della confusione.
Per questo motivo la Confer enza dei Pr esidenti dei Co rsi di Laur ea in Medicina e Chirurgia, attraverso ungruppo di studio coordinato da Italo Vantini, ha promosso una ricerca per conoscere lo stato di realizzazio-
ne dell'insegnamento della Medicina generale in Italia. I risultati
ottenuti da questa importante inchiesta per mettono di identificare ,
attraverso la valutazione dell'esistente, alcuni principi essenziali per dise-
gnare un percorso formativo efficiente ed omogeneo.
È al debutto anche l'istituzione di Corsi di Laur
Chirurgia in lingua inglese; l'iniziativa ha avuto quest'anno una sua
piena realizzazione nell'Università di Pavia ma altr e sedi sono allinea -
te per partire con il nuovo anno accademico. I vantaggi dell'operazio-
ne, come evidenziato dall'ottimo lavor o svolto dal gruppo di studio
coordinato da Gilda Caruso, vanno dal prestigio che acquisisce la sede
universitaria al vantaggio "ecologico" che avrebbero i laureati eserci-
tando in paesi stranieri. Le difficoltà sono rappr esentate, a parte ed
innanzitutto dalla mancanza di risorse disponibili, dal fatto che il corpo
infermieristico e l'ambiente ospedaliero sono e r esteranno "italiani",
perdendosi il requisito della full immersion.
Deve essere stato Plutar co, nell'antichità, ad aff ermare che "i gio-
vani non sono vasi da riempir e ma fiaccole da accender e"; a questo
principio si ispira senza dubbio la figura del moder
piuttosto che mettere dentro, tira fuori dallo Studente il suo sapere, un
majeuta quindi che Luciano Vettore ha magistralmente descritto sottolinean-
done le caratteristiche essenziali ma segnalando anche l'esiguità del
personale dedicato; da qui l'invito ai Pr esidi ad aff rontare con deci-
sione il problema.
Medicina è prassi basata sul metodo scientifico e sui valori umani,
la tecnica non è sufficiente, è necessaria l'empatia. Sul concetto
di "spiritualità" in Medicina si sofferma Giuseppe Familiari, che con
i suoi collaboratori sostiene la tesi che una formazione continua dal
primo al sesto anno nelle Scienze Umane, peraltro già in atto in
alcune sedi (Milano, Roma, Ancona) sia necessaria per for nire al
futuro medico quella cultura umanistica che sarà componente essen-
ziale ed efficace della sua pr ofessione.
La didattica pratica nei Corsi di Laur
ea delle Pr ofessioni
Sanitarie, le esercitazioni di un tempo, hanno avuto nel r ecente
Decreto Interministeriale 19/2/2009 pieno riconoscimento trami-
te l'istituzione dei Laboratori pr ofessionali a cui vengono riserva -
ti tre crediti. Finalità di questi laboratori è permettere agli Studenti
di acquisire le abilità manuali, gestuali e relazionali; si affiancano
Med. Chir. 48, 2075-2076, 2010
alla didattica frontale e precedono il Tirocinio o Attività For mativa Professionalizzante, nei quali lo Studenteapplica sul campo quanto ha acquisito nei due momenti pr ecedenti. In questo numero Alvisa Palese e LuisaSaiani, a nome della Conferenza Per
manente delle Professioni Sanitarie, pr esentano il pr ogetto di un
Laboratorio professionalizzante, perfettamente articolato in tutte le sue componenti, valutato negli aspetti posi-tivi e in quelli negativi, che può costituir e modello nazionale di riferimento. Si auspica che la Confer enza deiPresidi esamini con molta attenzione questo pr ogetto, così come quelli prima riferiti dell'insegnamento diMedicina generale, della tutorship e della "spiritualità" in Medicina perché la sua condivisione è premessa ine-ludibile per ogni concreta realizzazione.
Parte da questo numero la collaborazione con i Segretari del CUN e delle Conferenze Permanenti con l'o-
biettivo di presentare a tutti i Docenti periodicamente le attività di queste Istituzioni. In questo numero FabioNaro presenta una sintesi delle grandi iniziative intrapr ese dal CUN sotto la guida di Andr ea Lenzi ed AmosCasti il rendiconto dei progetti in corso di realizzazione da parte della Confer enza Permanente di Medicinae Chirurgia. Seguono poi due mozioni di grande inter esse, quella della Confer enza dei Presidi relativa alleScuole di Specializzazione, presentata da Eugenio Gaudio, e quella della Conferenza Per manente delleProfessioni Sanitarie, pr esentata da Luisa Saiani, relativa all'applicazione in questi Corsi di Laur ea del D.M270/04. Anche quest'ultimo documento, che contiene concrete ed incisive proposte, deve essere attentamen-te valutato dai Presidi e auspicabilmente sostenuto nella sua applicazione nazionale.
Chiudiamo il fascicolo con due rubriche, quella delle Lettere, che ospita contributi di Docenti estranei alle
Conferenze, la cui conoscenza merita comunque di essere diffusa e quello dei Libri aperto alla collaborazio-ne di tutti i Docenti e che ha la finalità di presentare esclusivamente opere di sicuro valore didattico. Degnodi attenzione, nelle Letter e, lo scritto dell'A vvocato Natale Callipari sul consenso informato, un ar gomentoche merita riflessione e dibattito nei nostri Corsi di Laur ea.
Una considerazione finale: sfogliando questo fascicolo, così ricco di idee di proposte e di progetti che da
una singola sede si diffondono in tutte le Facoltà, non si può non constatare come il nostro Bollettino rispon-da pienamente alle sue finalità di informazione e comunicazione tra i Docenti, rappresentando uno strumen-to indispensabile per chè tutti possano partecipare al dibattito sul rinnovamento didattico. Da qui la caldaraccomandazione a tutte le Facoltà di sostenere economicamente la rivista, anche in questi momenti di ristret-tezza economica.
Med. Chir. 48, 2075-2076, 2010
Ricordo di Carlo Zanussi
Si definiva un "frugoniano" e l'appartenenza alla
scuola pr estigiosa di quel grande clinico che fuCesare Frugoni gli derivava da una prima esperienzauniversitaria vissuta a Modena al seguito di un altr ogrande clinico, il Pr of. Mario Coppo. Certamente daquesti Maestri e successivamente da Guido Melli,presso cui continuò la propria formazione a Milano,gli derivarono la grande passione per la medicina ela completa adesione al metodo clinico.
Lo sorreggeva un'intelligenza eccezionale che gli
consentiva di trovare la soluzione migliore per ogniproblema, non solo clinico, ma anche sociale, eco -nomico, politico ed una grande cultura, medica manon solo, perché i suoi interessi spaziavano verso lelettere, l'arte, le altre scienze.
È stato un grande personaggio, dotato di incisivo
carisma: in un epoca in cui i grandi clinici medicinon scarseggiavano certo in Italia, da Bonomo a Baria Balsano a Roma, Condor elli a Napoli, Polli nellastessa Milano per citar e i primi che mi vengono allamemoria, emerse per la sua personalità poliedrica dimedico e nel contempo di appassionato ricercatore.
Certo era un uomo di poter e, muoveva uomini e
cose, ma di un poter e "edificante; rappr esentava ilpotere nei suoi aspetti positivi e se ne servì percostruire una grande Clinica Medica – Milano,Policlinico, Padiglione Granelli - punto di riferimen -to nazionale per la Medicin
a Interna e per la
Immunologia clinica, e per form are uomini di valo -re, Mor oni, Rugarli, Inver nizzi, Del Giacco, Scorza,Meroni, Ortolani, Sabbatini, tanti altri che hannocontinuato e continuano a
diffondere cultura e
amore per la ricerca.
Fu Presidente della Società Italiana di
Immunologia e di Immunopatologia dal 1986 al1990, succedendo a Bonomo e precedendolo nel
muovere l a ricerca scientifica in questo ambito; fu
suo secondo mandato, e chi scrive ebbe il privilegio
anche l'epoca della fondamentale collaborazione
di esser e il suo Segretario; fu un momento d'or o
con il National Institute of Aller gy and Infectious
dell'Immunologia clinica, dell'Immunologia, in
Diseases di Bethesda, all'epoca diretto da Tony Fauci
quanto scienza trasversale, degli Internisti, prima che
che era suo grande amico e spesso ospite in Italia.
si frammentasse in più specializzazioni; erano i
Amava le Mar che e a Sirolo possedeva un appar -
tempi (che non sono certo finiti) di Aldo Pinchera e
tamento in una casa che sovrasta il bor go antico e
Franco Dammacco, di Lor enzo Mor etta e Sergio
gode di una splendida vista sul mar e, che qui è blu
Romagnani, di Raffaella Scorza, che era la sua pupil-
e racconta di leggende doriche.
la, e di Sergio Del Giacco, di Manlio Ferrarini e di
Fu anche un gourmet straordinario ed amico, da
Angelo Carbonara, di Fer
nando Aiuti e Felice
buon friuliano, del vino della sua terra; prediligeva i
Salsano, di Giorgio Tonietti e Ma rio Doria e di tanti
bianchi e tra questi il sauvignon di schioppetto, dice-
altri che si riconoscevano in lui.
va che era il miglior e e mal capitava al ristorator e
Sotto la guida del suo Presidente, la Società ebbe
che ne fosse sprovvisto.
un grande impulso, raddoppiò il numero degli iscrit-
Faceva cenacolo: al centr o della tavola e tra una
ti, vennero organizzati numerosi Congressi tra cui il
portata e l'altra, tra un
piatto e l'altro, distribuiva
9° European Immunology Meeting, si diede vita ad
scienza, saggezza, ilarità, gusto della vita.
un Bollettino che per oltre venti anni fu strumento dicomunicazione e informazione fra gli Immunologi, si
Addio, car o e grande Amico, ti dobbiamo molto,
istituirono le Sezioni regionali che, in tempi di gran-
anche parte di quello che siamo.
de espansione delle conoscenze Immunologichefurono essenziali per divulgar e conoscenze e pr o-
Med. Chir. 48, 2077, 2010
Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM
in Odontoiatria e P.D. Manifesto di intenti
Marco Ferrari (Presidente)
Il Manifesto di Intenti della Conferenza dei Presidenti
e fattiva collaborazione nella preparazione del
di Corso di Laurea Magistrale di Odontoiatria e Pr otesi
curricula del corso di laurea in Odontoiatria e Pr otesi
Dentaria per il triennio 2009-2012 vuole sintetizzare gli
obiettivi possibili da realizzare.
Questi obiettivi sono i risultati della dialettica interna
5. Collaborazione con le altr e Istituzioni
alla Conferenza stessa e di quella con altre istituzioni
La Conferenza ha necessità di una continua pr esenza
nelle riunioni ove si parli e si discuta di odontoiatria;quindi si vogliono creare contatti stretti e continui con
I titoli dei progetti
Ministeri, Confer enza dei Presidi di Medicina eChirurgia, Conferenza dei Presidenti di Corso di laurea
1. Programmazione del numer o annuo di studenti di
Magistrale in Medicina e Chirur gia, CAO, Associazioni
sindacali del settore, etc.
Molto sono le sedi che si sentono penalizzate per ilnumero di studenti ammessi all'a.a. 2009-10. Inoltre
6. Inter faciarsi con le r ealtà della Sanità delle singole
per molte sedi non sono stati applicati i parametri rela-
regioni per ottener e un'adeguata collocazione dell'o-
tivi al numero dei riuniti, così come non è stato tenu -
to conto del numero dei docenti presenti nella sede.
Questo aspetto può rappresentare una plusvalenza per
La rielaborazione del numero degli accessi dovrebbe
il Sistema Sanitario Nazionale; comunque si sa bene
passare attraverso l' autocertificazione, già ampiamen-
come tra le nostre regioni vi siano differenze "compor-
te raccolta, delle singole sedi che si sono impegnate a
tamentali" importanti nei Sistemi Sanitari Regionali. Ci
dare "numeri" sostenibili e verificabili.
si dovrà calare nelle singole realtà regionali, lavorandocon gruppi di sedi universitarie della stessa regione,
2. Programma "in site visits"
aiutandole a coordinarsi ed ad interagire con i vari
Attraverso l'autocertificazione delle singole sedi, si è
Assessorati alla sanità.
completata la prima fase del ‘Programma in site visits'.
Questo pr ogramma basato sulla "volontarietà" ed
7. Progetto di internazionalizzazione
approvato all'unanimità dalla Conferenza, vuole
Mettere a punto iniziative che permettano una pr oie-
implementare l'attività di valutazione e di accr edita-
zione internazionale della Conferenza, con particolare
mento identificando le eccellenze e creandone una
riferimento all'interazione con l'Unione Europea anche
mappa anche al fine della formazione dei docenti e
attraverso una costante presenza e collaborazione con
delle sedi. Sono già state pr ogrammate dieci site visits
l'ADEE, implementando l'inter nazionalizzazione del
nei primi nove mesi dell'anno, ed il pr ogramma si
nostro corso formativo e magari anche pr ogettando
completerà in un triennio.
per il prossimo futuro corsi di laurea in lingua inglese.
3. Implementazione su scala nazionale del nuovo
8. Rapporti con le associazioni studentesche di ar
corso di laurea a sei anni
Si deve tener pr esente che il numer o programmato
Si vuole collaborare con le associazioni studentesche
impone che i nostri studenti lavorino almeno dal 5 °
così da poter recepire i loro bisogni didattici, e svilup-
anno (ma già nel corso a cinque anni) come primi
pare iniziative per far emergere possibili "vocazioni
operatori alla poltr ona; alcune sedi hanno già imple -
alla ricerca" e creare vasi comunicanti con attività for -
mentato questi per corsi; quindi dove necessario la
mative post-laurea, sia a livello di Scuole di
Conferenza dovrà stimolare ed aiutare le singole sedi
Specializzazione, sia di Scuole di Dottorato sia di
ad ottemperare a questa necessità didattica.
4. Collaborazione con la Giunta didattica per la stesu-
Questo pr ogramma del Manifesto vuole sviluppare i
ra dei core curricula ed il loro inserimento nell'attività
progetti sopra esposti relativi a qualità, valutazione,
teorico-pratica del nostro piano di studi
innovazione, eccellenza in una visione idonea a r en-
La collaborazione con la Giunta didattica ed eventuali
dere importante e profonda l'azione della Conferenza,
altre commissioni del Collegio dei Docenti di
migliorando i rapporti con le Istituzioni, ed ad incr e-
Odontoiatria che lavorino su
argomenti comuni,
mentare il suo ruolo nazionale ed internazionale così
dovranno trovare la Conferenza sempre disponibile a
da accrescere la qualità dell'Odontoiatra prodotto dai
dare il proprio contributo così da istaurare una stretta
nostri Corsi di laurea.
Med. Chir. 48, 2078, 2010
Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM in Medicina e Chirur gia
Indagine nazionale sull'insegnamento delle cure
primarie nel Corso di Laur ea in Medicina e Chirurgia
Italo Vantini (Verona), Alfredo Carducci (Messina), Carlo Della Rocca (Roma, La Sapienza),
Andrea Lenzi (Roma, La Sapienza)
La formazione dello studente in medicina prevede in
compilatore (ad esempio documenti del Corso di
molti paesi insegnamento ed esperienze nell'ambito
Laurea, schemi organizzativi, elenco di obiettivi didatti-
delle cure primarie. In alcuni contesti ciò costituisce
ci, modelli di convenzioni, etc).
una componente rilevante del pr ocesso for mativo, ed
I quesiti sono pertinenti ad aspetti:
appare o rmai consolidato il suo peso nell'educazione
medica primaria.
• relativi alla stipula di convenzioni ed ai soggetti della
Nel nostro Paese sono già presenti ed operanti alcu -
ne importanti esperienze e sperimentazioni in questo
• di tipologia di personale docente/tutor universitario e
campo. Inoltre, il nuovo ordinamento del Corso di
non universitario (es. medici di medicina generale, pedia-
Laurea ma gistrale in medicina e chirur
tri di libera scelta, personale medico dei distretti, etc.);
espressamente che le cure primarie, ed il loro contesto,
• le modalità di inserimento e all'inter no del curricu-
costituiscano una delle componenti non rinunciabili del
lum di queste attività (Corsi integrati, settori scientifico-
processo formativo.
disciplinari, denominazione dei corsi, collocazione nel
La Conferenza Permanente dei Presidenti di Corso di
percorso formativo dello studente, etc.);
Laurea in Medicina e Chirur gia ha chiaramente e ripe -
• organizzazione e tipologia delle attività didattiche;
tutamente espr esso il pr oprio inter esse e dimostrata
• modalità e criteri di nomina e r eclutamento del per -
particolare sensibilità nei confronti di questo specifico
sonale docente/tutor non universitario;
aspetto della for mazione del laur eato in medicina. Ha
• strumenti di riconoscimento/remunerazione per il
ritenuto di pr omuoverla anche attraverso un'indagine
personale non universitario coinvolto nelle attività
nazionale sull'insegnamento della primary care, con lo
scopo di far e il punto sullo stato attuale dell'insegna -
• compiti didattici assegnati al personale non universitario,
mento e delle esperienze che sono state finora realizza-
• obiettivi didattici;
te nei Corsi di Laur ea in Medicina e Chirur gia. Nel
• tipologia, metodi e strumenti di apprendimento/inse-
momento dell'attivazione del Nuovo Ordinamento (ex
DM 270/04), a partire dall'anno accademico 2009/10, si
• la o le sedi ove viene svolta l'attività didattica pratica;
è quindi voluto rilevare quale sia lo stato di realizzazio-
• le modalità di valutazione;
ne nel piano didattico e dell'organizzazione e pianifica-
• le motivazioni, l'impegno, il gradimento per le attivi -
zione dell' insegnamento/apprendimento, e soprattutto
tà svolte dai docenti/tutor;
delle attività di didattica pratica nell'ambito della
• il giudizio dei discenti sulle varie tipologie di attività
Medicina Generale e delle Cure Primarie.
didattica svolta;
• le criticità incontrate;
• il giudizio sulle esperienze finora realizzate;
L'indagine, condotta tra il novembr
• lo stato di avanzamento dell'attivazione della didatti -
marzo 2010, è stata indirizzata a tutti i 45 Corsi di
ca relativa alle cure primarie con il nuovo ordinamento
Laurea in Medicina (CLM), dei quali 44 (97.8%) hanno
(DM 270/04).
Il questionario propone 63 domande a risposta singo-
Il questionario è stato strutturato in due parti. 1- la
la o multipla, 23 riquadri per annotazioni, commenti od
prima parte riguarda ciò che è già stato r ealizzato e/o
inserimento di tabelle, documenti e dati da parte del
ciò che storicamente è già attivo con il "vecchio" ordi -
namento, 2- nella seconda parte è riportato quanto è
previsto con il nuovo ordinamento, sia pur e in varie
fasi di realizzazione.
Il questionario quindi pr evede, per i dati relativi al
nuovo ordinamento, diverse possibilità, consentendo di
essere reimpiegato anche in futuro per verificare la rea-
lizzazione dell'insegnamento nell'ambito delle cure pri-
marie (Tab. 2).
Tab. 2 - Stato di realizzazione dell'insegnamento di cure pri-
Tab. 1 - Corsi di Laur ea che hanno partecipato all'inchiesta.
marie con il nuovo ordinamento (DM 270/04).
Med. Chir. 48, 2079-2088, 2010
Italo Vantini et Al.
Stato di attivazione dell'insegnamento di cur
attivazione dell'ordinamento stesso (Tab. 4).
Lo stato di avanzamento della realizzazione appare in
Complessivamente, una quota maggioritaria di CLM
realtà un po' più complesso ed articolato di quanto
(33/44: 75%) ha già attivato anche in passato una qual-
possa apparire dalla tabella.
che for ma di insegnamento/apprendimento nelle cure
Alcuni aspetti dell'organizzazione risultano pianificati
primarie o – comunque – ha fruito di strutture e di pro-
o p rogrammati, mentre altri – nel medesimo CLM -
fessionalità presenti nel territorio, in particolare della
attendono ancora di esser e organizzati. Analogamente,
Medicina Generale (Tab. 3)
anche presso sedi nella quali le attività sono da consi -
La maggior parte dei CLM ha quindi inserito form al-
derarsi realizzate, alcuni aspetti, come ad esempio
mente nel proprio Piano didattico un'attività di primary
quello della valutazione, non possono ancora concre -
care o comunque sul territorio, rendendola obbligato-
tizzarsi in quanto il nuovo ordinamento è stato attivato
ria –per il momento- in 29/44 CLM (65.9%), mentre essa
da meno di un anno.
rimane elettiva in 8 (18.2%) e non inserita formalmente
Emerge pertanto una situazione diversificata ed in
nel piano didattico in 5 atenei (13.6%).
evoluzione. È prevedibile che nella maggior parte dei
Complessivamente, lo stato di realizzazione delle atti-
CLM, dove non è stata ancora programmata un'attività
vità di primary care con il nuovo ordinamento (a par -
didattica di primary care, essa lo diventi a breve, anche
tire dall'anno accademico 2009/10 da tutti i CLM salvo
considerando il fatto che in numerosi di essi esiste già
uno, ed attivato in modo non uniforme tra i vari Atenei) una buona esperienza storica in pr oposito.
appare decisamente dif forme, per questioni inerenti
aspetti organizzativi, di risorse, di pregressa esperienza
Organizzazione ed obbiettivi didattici
o meno, ma anche di diff erenti modalità e cadenze di
I CLM nei quali si si a storicamente concretizzata una
attività elettiva
Modena- Reggio E.
Napoli II Caserta
Roma sapienza II Fac.
Politecnico delle Marche
Piemonte Orientale
Milano San RaffaeleNapoli SUNRoma Sapienza I FacRoma Sapienza II FacRoma CattolicaTorino S. LuigiUdine
Piemonte Orientale
Roma Sapienza II Fac.
Milano BicoccaMilano San RaffaeleModena-Reggio E.
Napoli II CasertaNapoli SUNParmaPisaRoma CampusRoma CattolicaRoma Sapienza ERoma Tor VergataTorino S. LuigiUdineVerona
Tab. 3 - Stato di attivazione dell'insegnamento/appr endimento nell'ambito delle cur e primarie con il vecchio or dinamento econ il nuovo ordinamento (ex DM 270/04) nei vari Atenei.
Med. Chir. 48, 2079-2088, 2010
Insegnamento delle cure primarie
Napoli II Caserta
Piemonte Orientale
Milano San Raffaele
Politecnico delle Marche
Modena-Reggio E.
Roma Sapienza II Fac.
Tab. 4 - Stato di r ealizzazione delle attività formative di primary care con il nuovo ordinamento (ex DM 270/04).
sostanziosa attività for mativa, anche di tipo pratico sul
colazioni differenti tra le sedi) che prevede la combina-
territorio, in particolare nell'ambito della Medicina
zione di un limitato gruppo di lezioni frontali e/o semi-
Generale, documentata da una dettagliata organizzazio-
nari ad hoc (tenuti da personale universitario e da
ne logistica, e da obiettivi didattici ben descritti ed
Medici di Medicina Generale) nell'ambito di svariati
esaustivi, costituiscono una quota in realtà minoritaria
Corsi Integrati e da una parte maggioritaria, mediamen-
dei corsi di laurea.
te della durata di 7-15 giorni, di frequenza presso strut-
Il questionario rende maggiormente trasparenti diver-
ture territoriali, per lo più l'ambulatorio del medico di
sità qualitative e quantitative di esperienze pr egresse
medicina generale.
nell'ambito delle cure primarie e della medicina del ter-
In 8 CLM è pr evista una dif ferenziazione dell'attività
ritorio, attraverso ben visibili diff erenze nella capacità
formativa, spalmata su più anni di corso e cadenzata da
di produrre un'esauriente ed articolata documentazione
obiettivi ed esperienze diversificate. In 4 CLM nei quali
sia organizzativa che didattica (Tab. 5).
questa attività didattica è obbligatoria per tutti gli stu -
Nonostante l'elevata per centuale di CLM che hanno
denti (Modena-Reggio, Milano Bicocca, Roma Sapienza
realizzato un qualche tipo di esperienza di insegnamen-
II Facoltà, V erona) è pr evisto anche un early clinical
to nelle cure primarie, la documentazione di una strut -
contact, entro i primi due-tre anni di corso.
turazione concreta di un disegno didattico-formativo
In linea generale, nei primi tre anni di corso gli obiet-
articolato sembra riguardare una quota meno consisten-
tivi sono dedicati soprattutto a relazioni, alla comunica-
te di Corsi di laur ea.
zione, all'approccio bio-psico-sociale alla salute ed alla
Una migliore descrizione dell'organizzazione didatti-
sofferenza, alla consapevolezza della rilevanza del con-
ca, degli obiettivi formativi e complessivamente dell'in-
testo entr o cui medico e medicina agiscono. La parte
tero progetto formativo-educativo rappresenta un con -
più avanzata, al 4 ° e soprattutto nel 5 °-6° anno, trova
creto ed importante obiettivo da perseguire in un pros-
obiettivi di appr ofondimento della realtà medica nel
territorio e nei bisogni di salute più specifici, del venta-
L'organizzazione predominante è data da un model -
glio di opportunità di intervento nel territorio e a domi-
lo piuttosto comune (anche se con complessità ed arti -
cilio, del ruolo dei vari nodi della r ete assistenziale,
Organizzazione didattica
CLM che hanno prodotto
CLM che hanno prodotto
CLM che hanno fornito dati
documentazione di
organizzativa schematica
complessa e molto
attività didattiche
articolata delle attività Bari
Modena-Reggio E.
Milano San Raffaele
Torino San Luigi Gonzaga
PerugiaSienaRoma Sapienza II FacRoma Tor VergataVerona
Obiettivi didattici
CLM che hanno prodotto
CLM che hanno prodotto
CLM che hanno elencato
documentazione di obiettivi
documentazione più
genericamente degli obiettivi
didattici specifici ed
schematica, ma dettagliata, di
obiettivi didattici
Napoli Federico II
Modena-Reggio E.
Roma Sapienza II Facoltà
Torino San Luigi Gonzaga
Tab. 5 - CLM che hanno for malizzato, in misura variabile, l'or ganizzazione dell'insegnamento/appr endimento nelle cur eprimarie ed i relativi obiettivi didattici.
Med. Chir. 48, 2079-2088, 2010
Italo Vantini et Al.
della prevenzione, della continuità delle cure
di libera scelta.
anche l'acquisizione o l'affinamento di abilità cliniche e
A queste sedi corrispondono spec ifiche professiona-
lità che sono coinvolte nelle attività for mative (Fig. 2).
Gli obiettivi didattici, elencati nella Tab. 6 come som -
matoria di quelli globalmente dichiarati dai vari CLM,
riguardano numerosi aspetti dell'educazione medica, da
quelli professionali a quelli relazionali, dallo sviluppo di
abilità tecniche a quelle relazionali, dalla conoscenza di
contesti diversificati alla continuità delle cure, dall'acqui -
sizione di differenti concetti di salute e di malattia all'or -
ganizzazione dell'assistenza territoriale, etc.
Sedi, strutture e figure professionali non universi-
tarie per l'attività formativa
Le sedi nelle quali l'attività didattica pratica viene
Fig. 2 - Figur e professionali non universitarie coinvolte nel-
svolta sono riportate nella Fig. 1.
l'attività didattica pratica.
La figura pr ofessionale di gran lunga più coinvolta
direttamente nelle attività didattiche, sia in quelle tuto -
riali presso il pr oprio ambulatorio, che in quelle semi -
nariale e, in misura minor e, in quelle di docenza, è il
Medico di Medicina Generale, coinvolto in quasi l'80%
dei corsi di laurea.
Compiti e funzioni didattiche
A questo personale medico non universitario sono attri-
buite funzioni docenti diversificate: da quelle di tutor
delle attività pratiche, alla partecipazione a seminari, fino
Fig. 1 - Strutture territoriali sede di attività didattica pratica.
alla attribuzione di funzioni docenti come professore a
contratto. Lo scenario è piuttosto variegato e risente sia
L'Ambulatorio di Medicina Generale, sia come studio
dell'organizzazione dell'insieme delle attività for mative
del singolo medico di famiglia che sotto altr
che di problematiche locali e/o dello stato di avanzamen-
organizzative (es: Unità T erritoriali di Cure Primarie:
to della realizzazione del progetto formativo in cure pri-
UTAP), è utilizzato (o programmato per essere utilizza-
marie con il nuovo ordinamento (Fig. 3).
to) in 34/44 (77.3%) corsi di laurea. Altre strutture terri-
toriali sono decisamente meno utilizzate, così come le
relative professionalità (Medici di distretti socio-sanita-
ri, di residenze sanitarie assistite, altre professionalità di
strutture socio-sanitarie).
In 8 CLM, oltre all'ambulatorio di Medicina Generale,
docente seminari e/o attività
docente informale
sono utilizzate anche altr e struttur e presso le quali lo
Professore a contratto
studente svolge una parte –in genere di limitata durata-
di attività pratica (Catania, Modena-Reggio E., Milano
Bicocca, Roma Sapienza A, Roma Sapienza E, Piemonte
Orientale, Siena, Torino San Luigi Gonzaga, Verona). In
5 CLM (Bari, Catania, Fir enze, Milano Bicocca, Udine)
Fig. 3 - Compiti didattici assegnati al personale medico non
lo studente frequenta (anche) l'ambulatorio del Pediatra
- il setting della medicina generale
- il lavoro del medico di medicina generale
- Le cure domiciliari e le opportunità della r ete assi-
- gli strumenti della medicina generale
- l'attenzione alle e l'utilizzo delle risorse
- La continuità delle cur e
- l'anamnesi e l'esame obiettivo per problemi
- La presa in carico
- la gestione delle patologie ambulatoriali più comuni
- La cronicità e le disabilità
- il decision making in un ambito ed in un tempo
- La prevenzione e la promozione della salute
- i bisogni di specifiche età
- L'ambiente in cui vive il paziente
- i contesti problematici
- La rete assistenziale e le varie struttur e
- l'assistito e la famiglia
- L'approccio olistico alla persona
- la cura del paziente a domicilio
- Disease e illness
- il prendersi cura
- L'attenzione al benessere psico-fisico
- l'integrazione ospedale/territorio
- La relazione e la comunicazione con il paziente ed i
- la molteplicità e la complessità culturali
- La medicina generale come risorsa per la ricer ca
Tab. 6 - Principali obiettivi didattici (semplificati e sintetizzati) nella formazione dello studente nell'ambito delle cure prima-rie e della medicina del territorio.
Med. Chir. 48, 2079-2088, 2010
Insegnamento delle cure primarie
Nell' 86.6% dei CLM è attribuita una funzione di tutor
titolo gratuito, anche se una str etta minoranza di CLM
al personale medico, in gener
e medici di medicina
(L'Aquila, T orino San Luigi Gonzaga) prevedono una
generale, nel 38.6% il titolo ed i compiti di pr ofessore
forma d i retribuzione pecuniaria, mentre i n t re CLM è
a contratto (incaricato di tener e un numer o contenuto
prevista l'attribuzione di punti ECM regionali o assegna-
di lezioni fr ontali assieme a docenti universitari) e nel
ti dal locale Ordine dei Medici.
22.7% dei CLM è pr evista un'attività docente nell'ambi-
to di seminari o nel contesto di altr e forme di insegna-
mento, ma entrambe a caratter e informale.
Le attività di medicina sul territorio, di medicina
Il numero dei professori a contratto è molto contenu-
generale e di cur e p rimarie è p er l o p iù r egolata da
to (da uno a tre al massimo) ed attribuito ai medici di
convenzioni tra due o più soggetti.
medicina generale nella maggior parte dei casi. In
Il quadr o complessivo è assai variegato e risente
genere il conferimento del compito didattico è a titolo
soprattutto di fattori favor ent, o di vincoli o di veri e
propri ostacoli locali. In gener e, il soggetto maggior -
Reclutamento dei docenti e dei tutor non universi-
mente presente negli atti convenzionali è l'Ordine dei
tari e riconoscimento dell'attività svolta
Medici della pr ovincia o delle pr ovince coinvolte nel -
l'attività didattica.
Dei 26/44 CLM che hanno for nito informazioni sulle
La maggior parte delle Convenzioni (18: 40.9%) è sti-
modalità di identificazione (con relativi criteri), re cluta-
pulata tra due soggetti, ma alcune pr evedono un con -
mento e nomina del personale medico non universita -
venzionamento tra tre (16: 36.3%) od anche quattro (7:
rio con compiti didattici, in 13 CLM l'Ordine dei Medici
15.9%) soggetti diversi.
interviene come istituzione direttamente coinvolta (in
Con il vecchio ordinamento, 10 CLM non si erano
alcune sedi è prevista una Commissione paritetica con
dotati di alcuna convenzione, ma si tratta di CLM nei
l'Università); in 2 CLM (Ferrara, T
quali le attività sul territorio mancavano od erano limi -
Gonzaga) il r eclutamento e la nomina avvengono da
tate ad attività didattiche elettive od or ganizzate con
parte della ASL di riferimento, negli altri 10 CLM ciò è
insegnamento solo frontale o seminariale.
effettuato principalmente dal Corso di Laure
La Tab. 7 riporta la differente tipologia di convenzio-
Medicina e/o dall'Università, eventualmente adottando
ni stipulate dai CLM, sommando quelle stipulate con il
criteri di selezione o rapporti interpersonali consolidati. vecchio e con il nuovo ordinamento (quest'ultimo in
In un singolo caso (Milano Bicocca) il rapporto del
differenti fasi di realizzazione)
Corso di Laurea per il reclutamento è tenuto con un'as-
È di gran lunga predominante il convenzionamento
sociazione di Medici operanti nell'ambito della medici -
con gli Ordini dei Medici ed un'estensione della
na generale e della pediatria di libera scelta. In quasi
Convenzione per l'esame di abilitazione professionale
tutti i CLM la scelta segue criteri di qualità pr ofessiona-
le, di esperienza formativa, di appartenenza ad organiz-
(i cui contraenti sono peraltr o lo stesso Ordine dei
zazioni scientifiche di medicina generale od alla Scuola
Medici e la Regione) è utilizzata da almeno quattr
Regionale di For mazione in Medicina Generale, ma
anche criteri logistici, di disponibilità e qualità di spazi.
Come si potrà rilevar e in seguito, la stipula di con -
Questi criteri sono valutati, nella maggior parte dei
venzioni rappresenta uno degli elementi di qualificazio-
CLM, dall'Ordine dei Medici che svolge un ruolo prima-
ne, ma anche di criticità della strutturazione di un dise-
rio o dalle suddette associazioni e società. La ratifica
gno formativo nelle cure primarie.
avviene da parte di Commissioni paritetiche ad hoc o
dal Consiglio di Corso di Laur ea e/o dall'Università.
Il riconoscimento dell'attività svolta dal personale
La collocazione curriculare delle attività didattiche è
medico non universitario costituisce uno dei punti di
variabile, ma si concentra soprattutto nel 5 ° e nel 6 °
criticità, in assenza di una specifica nor
anno di corso. In alcuni CLM queste attività sono spal -
anche per rigidità da parte di vari soggetti. In ogni
mate su tutto o quasi il
percorso for mativo (Pavia,
caso, nella maggior parte si tratta di compiti svolti a
Roma Sapienza II Facoltà, Trieste) ed in alcune è previ-
Soggetti contraenti le convenzioni (oltr e all'Università)
Ordine dei Medici
Scuola Regionale di Medicina Generale
Ordine dei Medici + Regione
Estensione della Convenzione per l'esame di stato (OM + Regione)
Ordine dei Medici + Scuola Regionale di Medicina Generale
Ordine dei Medici + FIMMG
Ordine dei Medici + ASL
Ordine dei Medici + Regione + ASL
Ordine dei Medici + Regione + Scuola di Medicina Generale
Ordine dei Medici + ASL + Scuola di Medicina generale
Ordine dei Medici + Regione + FIMMG
Con associazione di Medici
Tab. 7 - Tipologia di convenzioni stipulate per la didattica di cur e primarie e nel territorio.
Med. Chir. 48, 2079-2088, 2010
Italo Vantini et Al.
sto un early clinical contact entro i l 3° anno di corso
(Modena-Reggio E., Napoli Federico II, Perugia, Roma
Sapienza D, Verona) (Fig. 4).
v ecchio o rdinam
Tab. 9 - Corsi Integrati nei quali è inserita l'attività for mati-
va di primary care.
Fig. 4 - Collocazione curricular e delle attività didattiche di
stati cr eati dei Corsi ad hoc , compr endenti le attività
primary car e nel CLM nei quali questa attività didattica è
didattiche frontali e pratiche (in genere i CFU sono trat-
ti dai 60 CFU pr ofessionalizzanti), con denominazioni
varie, ma per lo più esplicite.
Crediti formativi, corsi integrati, Settori Scientifico
Contribuiscono, sul versante della docenza universi -
taria, numerosi SSD all'insegnamento (per lo più nella
Anche per questi aspetti è emersa una notevole dif -
sua componente frontale e seminariale), numerosi ed in
formità tra i vari CLM. I CFU attribuiti variano da un
parte anche eter ogenei SSD. Pur non disponendosi di
minimo di 0.5 di Siena ai 10 a Modena-Reggio.
dati quantitativi, è pr esumibile che ciò derivi sia dalla
Complessivamente, l'impegno per lo studente corri -
disponibilità dei docenti che dall'impostazione didattica
sponde a circa 25-30 ore con il vecchio ordinamento e
che ogni CLM attribuisce a questa attività formativa. V a
a 25-50 ore con il nuovo ordinamento.
rilevato che spesso più SSD contribuiscono all'insegna -
Anche i Corsi Integrati nei quali sono inserite (ma non
mento, con maggior prevalenza per l'accoppiata medi -
in tutti i CLM) variano molto da sede a sede (T ab. 9).
cina interna ed igiene e sanità pubblica (T ab. 10).
Nella maggior parte dei casi, si tratta del Corso
Emergono sia l'elevata prevalenza della Medicina
Integrato di Medicina Inter na (o di Clinica Medica),
Interna (74.4% dei corsi) ed una buona pr
seguito da Igiene e sanità pubblica. In alcuni CLM sono
dell'Igiene e sanità pubblica (37.2%), oltr e che della
Corsi di laurea
Modena-Reggio E.
Piemonte Orien.
Tab. 8 - Crediti Formativi (CFU) attribuiti alle attività di primary care dai vari corsi di laurea che hanno indicato questo dato.
Med. Chir. 48, 2079-2088, 2010
Insegnamento delle cure primarie
Interesse, gradimento, valutazione
Una parte del questionario è dedicata a rilevar e, in
modo qualitativo, quale sia il grado di motivazione, di
interesse dei soggetti non appartenenti alle Università
nei confr onti dell'esperienza vissuta con l'insegna
mento ed il tutorato, ma anche quale sia stata la per -
cezione di gradimento da parte dei discenti nei con -
fronti della for mazione nell'ambito delle cure prima -
rie, ma anche verso specifici aspetti o momenti del
percorso formativo.
Tab. 10 - Settori Scientifico-Disciplinari (SSD) che partecipa-
In linea generale, viene segnalata una forte motiva-
no e contribuiscono all'insegnamento nell'ambito della pri-
zione da parte dei docenti/tutor , la positività com -
mary care (tra parentesi: vecchio ordinamento).
plessiva dell'esperienza for mativa percepita dai CLM,
così come un elevato gradimento da parte dei discen-
Pediatria, ma anche della Chirurgia Generale che è rap-
ti. Tuttavia, non mancano giudizi meno positivi sull'e-
presentata in cir ca un quarto dei CLM, sia accompa -
sperienza effettuata, che però si concentrano soprat -
gnando altri SSD, come Medicina Interna e/o Igiene, sia
tutto nelle sedi nelle quali l'attività non è obbligatoria
–in alcuni casi- nell'ambito di una particolare interpre -
e/o si svolge essenzialmente mediante strumenti fron-
tazione della medicina del territorio anche come svilup-
tali e non pratici o contestualizzati o, infine, se non è
po delle abilità di intervento in condizioni di emer gen-
presente un'attività presso l'ambulatorio di medicina
za, giustificata in un caso anche dalla presenza dell'a-
nestesia-rianimazione. Interessante la presenza di disci-
È questo il caso dei CLM di Ferrara (frequenza pres-
pline come la bioetica, la sociologia e l'antropologia, a
so struttur e territoriali e non pr esso l'ambulatorio di
sottolineare gli aspetti umanistici e sociologici che sono
medicina generale), di Napoli Federico II e Roma
particolarmente rilevanti nella medicina nel territorio e,
Sapienza B dove le attività erano solo elettive, men -
in generale, nel contesto delle cure primarie.
tre l'esperienza viene per cepita come appena suff i-
molto buono
Milano San Raffaele
Modena-Reggio E.
Napoli Federico II
Piemonte Orientale
Tab. 11 - Giudizio dei CLM sulla pr opria esperienza nell'insegnamento in primary car e.
Med. Chir. 48, 2079-2088, 2010
Italo Vantini et Al.
ciente da CLM di Catanzaro (Magna Grecia), di Napoli
quale sia la sede formativa di gran lunga più gradita e
SUN, del Piemonte Orientale e di Roma Sapienza B
l'esperienza che ha più inter essato i discenti è stata
quella del contatto, sia pur br eve, con la realtà del set-
La maggior parte dei CLM ha per cepito un inter esse
ting della medicina generale e del Medico di Famiglia.
e coinvolgimento elevato o molto elevato da parte degli
Ciò induce a ritenere che la relazione fra docente/tutor
studenti per questo tipo di attività didattica (Figura 5).
e discente deve essere stata quanto meno buona e che i
Medici di Medicina Generale si siano sentiti a lor o volta
coinvolti e motivati, ma siano stati anche capaci di rispon-
dere positivamente ad un compito for mativo per nume -
rosi aspetti a caratter e innovativo, come suggerito dal
grado di impegno/motivazione/inter esse dimostrato dal
personale medico non universitario coinvolto in questa
attività didattica (634 CLM hanno risposto) (Fig. 6).
molt o alt o
discret o
Fig. 5 - Grado di inter
esse per cepito dai CLM sul
gradimento/interesse degli studenti per le attività formative di
primary care (30/43 CLM hanno dato risposta al quesito).
Quasi la metà dei CLM percepisce che vi sia un interes-
se alto e quasi un terzo molto alto per le attività di pri-
mary care da parte dei discenti, a sottolineare come essa
ent usiasmo
susciti un forte coinvolgimento personale degli studenti.
Tra le varie sedi ed opportunità formative, viene per-
Fig. 6 - Grado di coinvolgimento/impegno/motivazione del
cepito dai CLM che hanno già avuto esperienza piutto -
personale medico non universitario.
sto consolidata in quest'ambito che gli studenti espri -
mono loro il maggior gradimento all'esperienza vissuta
presso l'ambulatorio del Medico di medicina generale
Numerosi CLM segnalano criticità e difficoltà maggio-
(Tabella 12).
ri,alcune più diffuse, altre correlate a situazioni locali.
Ciò rappresenta un'inoppugnabile dimostrazione di
La Tabella XIII le riassume, ma va pr ecisato che essa
Ambulatorio del
Medico di Medicina generale
Tab. 12 - Sedi e/o strumenti di insegnamento/appr endimento che hanno ricevuto nei vari CLM il maggior e gradimento daparte dei discenti (15 risposte mancanti).
Med. Chir. 48, 2079-2088, 2010
Insegnamento delle cure primarie
riporta una sintesi e la sommatoria di quanto incontra -
momento – opzionali,.
to in passato o nell'attuazione del nuovo ordinamento
In altri casi invece, le difficoltà sono state tali da ren-
(DM 270/04).
dere defatigante il pr ocesso di avvio e/o di manteni -
Le difficoltà nor mative riguardano sostanzialmente
mento di questa attività didattica, od in un caso tale da
alcuni problemi incontrati nell'affidamento di attività di
mettere i n profonda crisi un già avviato rapporto tra
docenza a personale non universitario. Ulteriori CLM
Università e Regione.
hanno segnalato alcune difficoltà che sono state supe -
rate con il tempo e con una più assidua relazione tra i
Conclusioni: opportunità, sviluppi, ricadute
soggetti interessati che hanno compr eso e pr ocessato
positivamente posizioni inizialmente distanti. Si è quin-
Sono state segnalate una serie di riflessioni, conside -
di trattato di incompr ensioni o del felice – ancor ché
razioni, opportunità ed occasioni di sviluppo che non è
faticoso- superamento di posizioni in partenza diverse.
facile riassumere, ma sulle quali possono essere rileva-
Queste difficoltà, inizialmente incontrate, ma per la
ti alcuni aspetti comuni e/o maggiormente sottolineati.
maggior parte dei casi superate, si sono r egistrate con
In generale, l'esperienza è vissuta positivamente o
gli Ordini dei Medici che, stando ai dati r egistrati dal
molto positivamente e rappr esenta per tutti i CLM un
questionario, ora rappresentano in misura eloquente
aspetto di sviluppo sia di r elazioni che di opportunità.
degli interlocutori privilegiati, importanti e collaborati -
Emerge come sia diffusamente percepita l'importanza
vi, salvo che in tr e sedi.
di questa componente for
mativa per l'educazione
Viene segnalata da alcuni anche il pr oblema di non
medica e che i soggetti che possono contribuir
poter disporre di un adeguato numer o di Medici di
misura preponderante alla realizzazione siano i Medici
medicina generale disponibili a fr onte del numer o di
di medicina generale (e Pediatri di libera scelta).
studenti e, ove le attività sono elettive/opzionali, la
Peraltro, i n alcuni CLM è of ferta una vasta gamma di
scarsa disponibilità di tempo degli studenti per parteci-
momenti formativi nell'ambito dell'intera rete assisten -
pare a questo tipo di attività didattica. Alcuni CLM
ziale territoriale.
segnalano inoltre la complessità e l'impegno di mante -
È inoltre percepita un'acquisizione culturale–sotto
nere un sistema formativo diffuso sul territorio, che
forma anche di ricaduta professionale- con l'apertura
coinvolge figure professionali diverse e appartenenti ad
verso il territorio ed una più consapevole relazione tra
ospedale/università e territorio stesso. L'inserimento in
Peraltro, va segnalata come criticità, seppur non
alcuni CLM di un early clinical contact, in fase curricu-
espressa come tale da quanti hanno compilato i que -
lare perciò precoce, rappresenta un ulteriore passo per
stionari, il fatto che anche con il nuovo ordinamento
una integrazione verticale del saper e dello studente e
otto CLM (quattr o dei quali a Roma La Sapienza) pr e-
dello sviluppo corretto e realistico delle motivazioni.
vedono che queste attività siano – almeno per il
È necessario comunque che sussista chiarezza nei tar-
Normativa Convenzioni Logistici
Finanziari Riconoscimento Università- OM* MMG§
Milano San Raff.
Milano Stat.
Modena- Reggio E.
Piemonte Orientale
Torino San Luigi G.
Tab. 13 - Elenco/sintesi degli aspetti e r elazioni che sono stati/e motivo di maggior e criticità.
* OM: Ordine dei Medici§MMG: Medici di Medicina Generale
Med. Chir. 48, 2079-2088, 2010
Italo Vantini et Al.
get e che questa attività didattica sia collocata con un
te, in particolare dei tutor, vanno considerati un pr ere-
giusto ed equilibrato peso nel curriculum formativo
quisito qualificante, realizzabile od implementabile
dello studente. I suoi obiettivi for mativi devono inte-
attraverso corsi di for mazione (ed un mantenimento
grarsi con quelli (UDE) del
curriculum; inoltr e,
delle competenze didattiche nel tempo) con il contribu-
appare rilevante come questa componente della for-
to e la partecipazione dell'Università.
mazione/educazione dello studente/medico, a partire
L'opportunità di r ealizzare master per la for mazione
dalla definizione degli obiettivi didattici e dall'or ga-
alla didattica, rivolti a tutti i soggetti coinvolti nella forma-
nizzazione e collocazione curricular e, come pur e la
zione dello studente, potrebbe rappresentare un'opzione
sua gestione, siano mantenuti nel contesto delle atti -
interessante, così come stimolanti appaiono alcune, sep-
vità gestite e governate dai Corsi di Laur ea e quindi
pur isolate, esperienze di alcuni centri per la didattica-for-
dell'Università, con la collaborazione sia elaborativa
mazione (sia universitari che regionali).
che r ealizzativa dei soggetti esterni all'Università, in
Appare chiaramente percepibile il forte inter esse e la
primis la Medicina Generale, gli Ordini dei Medici e
sincera motivazione da parte della Medicina generale che
sembra avere risposto in modo quantitativo e qualitativo
Inoltre, pur in un contesto nel quale l'attività pratica
molto significativo, nell'ambito di una esperienza didatti -
trova spazio prepon derante, deve essere saldamente
co-professionale sicuramente impegnativa, ma altrettanto
mantenuta la costante relazione fra for
motivante e maturante. La strategia da alcuni adottata di
campo nei vari settings territoriali ed evidenze scientifi-
estendere la convenzione già attiva per l'esame di abilita-
che, attraverso una cooperazione tra territorio e docen-
zione all'esercizio professionale, con eventuali opportune
za universitaria.
(anzi necessarie) modifiche segnala come l'esperienza dei
Un elemento realmente cruciale è dato dalla necessi-
tutor-valutatori abbia fornito una piattaforma organizzati-
tà d i t rovare interlocutori idonei e di intrattenere rap-
va e motivazionale utile e fertile.
porti virtuosi e fattivi con alcuni soggetti, in primis gli
Infine, la ricerca dei contenuti e dei metodi, in sostan -
Ordini dei Medici, ma anche le Regioni di riferimento e
za degli strumenti formativi e degli obiettivi didattici, così
le organizzazioni della Medicina Generale. La costitu -
come di un modello or ganizzativo nell'ambito del curri -
zione di or ganismi paritetici a vari livelli, fruendo di
culum formativo, già attuate e matur
e in alcune sedi,
eventuali esperienze/opportunità già attive in sede
costituiscono occasione di stimolo per riflessioni ed azio-
locale o r egionale può costituir e strumento operativo
ni concertate fra Università ed i soggetti contraenti, la
condivisione del compito ed una parte della responsabi-
Il reclutamento e la formazione del personale docen-
lità formativa dello studente in medicina.
Med. Chir. 48, 2079-2088, 2010
Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM in Medicina e Chirur gia
Corso di laurea in Medicina e Chirurgia
svolto in lingua inglese
Gilda Caruso (Bari) e Domenico Scannicchio (Pavia)
L'internazionalizzazione degli studi universitari ha
studenti italo-americani verso le Università con Corsi di
comportato nell'offerta for mativa della rifor ma (Legge
Laurea i n lingua inglese: a questo pr oposito sono in
270) la possibilità di avviar e Corsi di Laur ea in lingua
corso trattative per il riconoscimento della nostra
Laurea d a parte di USA, Canada e Australia al fine di
Iniziative in tale senso si sono sviluppate in varie
consentire ai futuri laureati di eser citare la professione
Università, in alcuni casi con lo svolgimento nell'a.a.
in questi Paesi.
2009/10 di Corsi di Laur ea Magistrale in vari settori ed
in particolare, presso l'Università di Pavia di un Corso
La docenza svolta in inglese pone anche la necessità
di Laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (6 anni).
di una verifica della conoscenza della lingua inglese da
Questa scelta è emersa dopo discussioni a tutti i livelli
parte dei docenti che, qualora non si verificasse,
potrebbe comportare contratti con docenti anglofoni.
In generale, per intrapr endere un Corso di Laurea in
Per particolari Corsi di insegnamento, come ad esem -
inglese, in particolare in Medicina e Chirur gia, gli atto-
pio Medicina e Sanità Pubblica, questa soluzione
ri interessati, con i quali analizzar e e discuter e vantag-
potrebbe diventare obbligatoria al fine di fornire anche
gi e svantaggi, sono: gli studenti (divisi nelle tre catego-
nozioni di Medicina legale europea e/o di Paesi anglo-
rie di studenti italiani, studenti stranieri UE e studenti
sassoni. A questo proposito il sostegno della ‘governan-
stranieri extra UE), il corpo docente e i lor o Corsi d'in-
ce' dell'Università, in particolare del Rettore, diventa
segnamento, la Facoltà di appartenenza e l'Università
con la sua ‘governance'.
Un ulteriore punto critico nell'insegnamento della
Considerando gli studenti, per quelli italiani l'aspetto
Medicina in inglese è costituito dallo svolgimento dei
vantaggioso consiste per essi nella possibilità di acce -
tirocini, per i quali la presenza di pazienti praticamen -
dere più facilmente a istituzioni mediche ester e e ad
te solo italiani e di personale tecnico e infer mieristico
associazioni inter nazionali, con un bagaglio culturale
che potrebbe non conoscere l'inglese, costituisce una
nettamente più vasto e flessibile. L'entità di questo van-
notevole incoerenza con il Corso di Laurea (a parte l'ec-
taggio dipende dall'impostazione dei Corsi di insegna -
cezione di Roma ove opera un Ospedale americano).
mento soprattutto negli anni clinici, ad esempio nel
Per risolvere questa incongruenza,
costi a parte, si
caso di tendenza a form are ricercatori nel settor e bio-
potrebbero svolgere alcuni tir ocini pr esso strutture
Principali punti di criticità per gli studenti italiani
sono il fatto che a tutt'oggi l'esame di Stato e il titolo
Da quanto detto, particolare impegno dovrà essere
rilasciato sono italiani: tuttavia è opportuno considera -
fornito dai Centri Linguistici che, oltre a garantire anche
re che nei pr ossimi anni, prima delle prime laur ee in
la didattica del Corso di Laur ea aggiuntivo in inglese,
inglese, opportune azioni potranno essere intrapre
dovranno fornire supporto sia agli studenti stranieri per
per far sì che la validità dell'esame di stato e del titolo
apprendere l'italiano, sia ai docenti per migliorare e
possano essere estese a Pae si stranieri, come riportato
aggiornare la loro conoscenza della lingua inglese.
più avanti.
L'appoggio della Facoltà di Medicina e Chirur gia e
Per quanto riguarda gli studenti stranieri comunitari e
della ‘governance' universitaria diventa quindi indi -
non comunitari, il vantaggio riguarda soprattutto l'istitu-
spensabili al fine di garantire una copertura didattica
zione universitaria, in grado di attrarre studenti europei
efficace ed efficiente per un lungo periodo (6 anni),
ed extra-eur opei con aspetti di prestigio e rinomanza
tenuto conto dell'elevata dinamica delle Facoltà di
internazionale. L'attrazione potrebbe coinvolgere stu-
Medicina (pensionamenti e trasferimenti).
denti provenienti da Paesi verso cui l'emigrazione ita -
dato che queste istituzioni ovviamente traggono un
liana è stata rilevante nel secolo passato (USA, Canada,
grande prestigio inter nazionale dall'istituzione del
Sud America e alcuni Paesi eur
opei) con flussi non
Corso di Laura in inglese, esse dovranno contribuir
indifferenti di studenti stranieri di origine italiana verso
allo svolgimento della didattica a tutti i livelli, non ulti -
istituzioni universitarie italiane. Tuttavia per tali studen-
mo quello di assicurare le attrezzature e il relativo per-
ti, in particolare quelli comunitari, diviene critico l'esa -
sonale tecnico che permettano una didattica assimilabi-
me di ammissione, attualmente svolto solo in italiano:
le a quella svolta dalle migliori università mondiali);
è assolutamente indispensabile che il test per l'ammis -
tutto ciò considerando anche che un simile Corso ver -
sione sia bilingue, che i quesiti di cultura generale
rebbe presentato su un palcoscenico mondiale (alla
riguardino argomenti europei e internazionali e che si
presentazione in inter net si aggiunge lo svolgimento
stabiliscano regole per limitare la possibilità di ricorsi
della didattica in videoconferenza, di lezioni e tir ocini
avverso il risultato del test. Attualmente solo studenti
in teletrasmissione e così via).
comunitari con un genitore di lingua italiana sono effet-
tivamente in grado di competer e con i candidati italia -
Tra le Università italiane l'Università di Pavia, dopo
ni nel test di ammissione.
attenta analisi ed estesa discussione di quanto scritto in
Come accade in Università dell'est eur opea (Polonia,
precedenza, ha avviato nell'a.a. 2009/10 un Corso di
Serbia), ci si potrebbe attendere un consistente flusso di
Laurea i n Medicina e Chirur gia in lingua inglese. Il
Med. Chir. 48, 2089-2090, 2010
Gilda Caruso, Domenico Scannicchio
numero massimo di studenti dell'Unione Eur opea è
le opportune per i trasferimenti tra i due Corsi italiano
stato fissato in 70 e in 10 quello per studenti extra UE
per un totale di 80 studenti. Allo scopo di pr omuovere
Tra le altre Università che hanno espresso l'intenzio-
l'iniziativa, le tasse del primo anno sono state forte
ne di avviar e Corsi in inglese, l'Università di Bari e
mente ridotte.
l'Università di Milano (Statale) hanno espresso l'inten -
All'ammissione si sono presentati complessivamente
zione di avviare un Corso in inglese, forse già nell'a.a.
circa 220 candidati, in graduatoria i 70 studenti UE sono
2010/11, l'Università Vita e Salute S. Raffaele ha l'inten-
tutti italiani, tra questi 5 sono bilingue avendo un geni-
zione di iniziare nell'a.a. 2010/11 con alcune decine di
tore non italiano. T utte le lezioni dei Corsi di insegna -
studenti mentre l'Università di Roma La Sapienza, aven-
mento, i r elativi testi ed esami o prove in itinere sono
do avuto appr ovata da un anno l'offerta formativa dal
stati svolti in lingua inglese. Nella sessione d'esame di
Ministero, appare intenzionata anch'essa ad iniziar e
febbraio a tutti gli esami si è pr esentato il 70% degli
nell'a.a. 2010/11.
studenti, senza significative differenze con i Corsi svol-
ti in parallelo in lingua italiana. Gli studenti si sono
In conclusione l'iniziativa di un Corso di Laur ea di
espressi in modo entusiasta a riguardo dello svolgimen-
Medicina e Chirurgia svolto interamente in lingua ingle-
to dei Corsi di insegnamento. Per il futur o, il Consiglio
se, in una visione strategica
futura, pr esenta aspetti
Didattico di Medicina e
Chirurgia dell'Università di
molto positivi e andrebbe diffusa ed incentivata. I punti
Pavia intende affrontare il Corso di Laurea con metodo-
critici citati devono esser e risolti al più pr esto sia per
logia sperimentale, risolvendo i pr oblemi o le situazio -
non cadere nel ridicolo a livello internazionale e sia per
ni critiche man mano si presentano negli anni e via via
convincere i più scettici che si interrogano sui reali van-
migliorando la didattica mettendo a frutto le esperien -
taggi. Inoltr e, dopo l'avvio dell'iniziativa, data la sua
ze acquisite, in particolare con la collaborazione degli
caratteristica di Corso in sperimentazione, la sua prose-
studenti del Corso. Attualmente si sta discutendo il pos-
cuzione dovrà esser e attentamente contr ollata, preve-
sibile incremento di studenti extra UE alla luce di pres-
dendo e risolvendo via via negli anni i problemi che
sioni da parte di Paesi arabi e si stanno definendo rego-
Nel numero 4/2009 di Medicina e Chirur gia nel titolo del lavor o della Prof.ssaAnna Loiacono la parola perspectives è stata indicata come prospectives. Il titolocorretto dell'articolo è pertanto: New perspectives in Academic Teaching.
Ci scusiamo per l'involontario err ore.
Med. Chir. 48, 2089-2090, 2010
Conferenza Permanente dei Presidenti del CLM in Medicina e Chirur gia
La formazione dei tutori per le attività
Luciano Vettore (Verona), per il gruppo di studio Innovazione Pedagogica della Conferenza
(Coordinatore Pietro Gallo, Roma La Sapienza)
Questa presentazione si collega direttamente con il
renti; può infatti essere impiegata nella discussione
mini-atelier dell'ottobre scorso sulle attività didattiche
libera od orientata, nello studio di casi o nella soluzio -
professionalizzanti, al quale forse conviene far e qual-
ne di problemi, nella pr oduzione di pr ogetti e di testi,
che breve richiamo.
nell'acquisizione di ab ilità relazionali e nella recitazio-
ne di ruoli, nella costruzione di griglie e nella valutazio-
Le Attività Dida ttiche Professionalizzanti (ADP) sono
ne di performance: insomma più che una tecnica è un
tutte quelle attività volte a far acquisire esperienze pro-
fessionali direttamente finalizzate alla cura (curare
È particolarmente adatta alla for mazione alle attività
prendersi cura) della persona sana e malata (
professionalizzanti di soggetti adulti, e quindi può
management e non solo).
espletarsi in modo ottimale nell'ambiente clinico, dove
Si tratta delle competenze necessarie per espletare
dovrebbe essere facilitato l'appr endimento collaborati-
compiti professionali nell'ambito delle funzioni preven-
vo dalla r ealtà e dall'esperienza. Può esser e utilizzata
tiva, diagnostica, terapeutica e riabilitativa. Riguardano
per il conseguimento di obiettivi sia cognitivi, che
i campi del sapere, del saper fare, del saper essere e del
psico-motori e relazi onali, preferibilmente con livelli
sapere sapere.
tassonomici medio-alti. La didattica tutoriale, infine,
Le ADP possono esser e di natura teorico-pratica o
attiva i processi metacognitivi, spesso effettuabili in pic-
metodologica: le attività teorico pratiche riguardano le
coli gruppi interattivi, che meglio realizzano gli aspetti
abilità gestuali e relazionali esercitate negli atti medici
educativi e for mativi, più che addestrativi e istruttivi.
e sono convenzionalmente graduabili in tr e livelli tas -
Naturalmente a questo tipo di
didattica dovr ebbero
sonomici (aver visto fare, aver provato a fare ed essere
essere chiamati docenti propensi ad approcci interatti-
capaci di far e in modo automatico e autonomo), dei
vi, e comunque esperti nella conduzione di gruppi in
quali solo il terzo è in questo momento di nostr o inte-
resse; le attività metodologiche hanno la funzione di
collegare le conoscenze teoriche alle abilità pratiche,
Caratteristiche e compiti del tutor e
cioè di trasform are le conoscenze in competenze pr o-
Per l'appunto quelle sopra descritte sono le caratteri-
fessionali mediante l'applicazione intelligente delle
stiche del tutore ; il termine deriva dalle par ole inglesi
conoscenze stesse nei vari contesti operativi. Le ADP ,
tutor e tutoring, peraltr o di origine latina: tutus, cioè
insomma, oltre a far apprendere le abilità pratiche, deb-
qualcosa che è r eso sicuro (ha la stessa radice di tute -
bono anche facilitare la sintesi in una visione unitaria e
la); tutor, cioè sostegno per mantenere diritto un ogget-
funzionale fra conoscenze teoriche e abilità pratiche da
to. Sono entrambi ter mini che indicano una tensione
utilizzare nell'esercizio professionale.
verso la cr escita, il potenziamento e l'autonomia dei
Nel caso si tratti di abilità gestuali o motorie , le atti -
soggetti che sono stati affidati alle cur e del tutore.
vità didattiche pratiche di terzo livello possono venir
Quella del tutore è una figura di formatore diversa da
apprese (e quindi anche insegnate e valutate) in picco-
quella del progettista o manager della formazione e da
lo gruppo, oppur e individualmente in skill lab , e poi
quella del docente esperto di contenuti: egli è piut-
essere perfezionate in clinica o presso l'ambulatorio di
tosto un facilitatore dell'apprendimento e della crescita
un medico di famiglia; nel caso si tratti di abilità psico-
professionale; sue funzioni peculiari sono quelle di aiu-
relazionali, ancora in piccolo gruppo, oppur e indivi -
tare gli studenti nel conseguimento degli obiettivi edu -
dualmente nel gioco dei ruoli o role playing; anche in
cativi essenziali (quelli del core curriculum ), cioè di
questo caso possono essere perfezionate in ambiente
aiutarli a imparare più che di trasmettere loro la cono-
clinico e forse ancor meglio presso l'ambulatorio del
scenza, e - come prima si diceva - di form are ed edu -
medico di famiglia. Le attività metodologiche possono
care oltre che di istruire e addestrare; pertanto il tutore
venire apprese (e quindi insegnate e valutate) in condi-
è un docente-majeuta, che privilegia rispetto al mettere
zioni realistiche simulate o in setting tutoriali di problem
dentro nozioni, tipico della lezione del docente, un
solving o di decision making.
tirar fuori dal discente quanto questi spesso già possie-
de inconsapevolmente, mediante l'attivazione delle
Metodologie didattiche tutoriali
conoscenze che gli derivano dall'esperienza.
Le metodologie didattiche che consentono il grado
Insomma, la figura del tutore realizza modelli forma-
maggiore di interattività sono quelle che rientrano nella
tivi caratterizzati dalla centratura sul discente e sui pro-
così detta didattica tutoriale.
cessi di appr endimento, dalla pluralità dei metodi di
Ma che cos'è la didattica tutoriale? È un metodo di
insegnamento e di appr endimento e dalla pluralità dei
apprendimento attivo basato sull'apprendimento per
contesti formativi (setting), che privilegiano - rispetto ai
ricerca e per scoperta; è un sistema formativo centrato
contesti scolastici tradizionali dei molti studenti dentro
sul discente che si avvale di un docente-majeuta (tuto -
l'aula - i luoghi di lavor o fuori dell'aula, dove la for -
re) il quale, più che trasmettere nozioni, ne facilita l'ap-
mazione può essere più facilmente individualizzata.
prendimento; egli è impegnato a valorizzare e a moti-
Il tutore può esercitare, in relazione alle circostanze,
vare sia lo studio individuale che il lavor o di gruppo.
diverse funzioni: quella di tutor e in senso str etto, cioè
La didattica tutoriale non si identifica con una tecni -
di majeuta che stimola l'autonomia del discente; quel -
ca specifica d'insegnamento, ma piuttosto è un approc-
la di mentore, cioè di ma estro d'esperienza quale può
cio metodologico generale, adattabile a contenuti diffe-
essere un fratello maggiore ; quella di coach, cioè di
Med. Chir. 48, 2091-2093, 2010
Luciano Vettore
allenatore nello sviluppo di competenze; quella di
tappe diverse: la produzione di una trama relazionale e
counsellor o di advisor, cioè di consiglier e nelle scelte
di una "griglia" di osservazione, l'interpretazione simu -
personali; e infine la funzione di supervisore, cioè di chi
lata dei personaggi della trama sotto l'osservazione del
fornisce una visione "ester na" della situazione e del
gruppo (eventualmente rinforzata dalla sua videore gi-
processo formativo.
strazione), e infine l'anali-si e la valutazione critica col -
Nell'esercizio delle diverse funzioni il tutore
legiale (in piccolo gruppo) della performance degli "at-
essere chiamato a eser citare compiti diversi: da tutore
tori" nella simulazione.
cognitivo e pedagogico nell'assistenza all'apprendimen-
to in piccolo gruppo a tutore clinico o referente di tiro-
D) Per facilitare l'apprendimento in ambiente clinico
cinio, da tutor e personale a tutor e d'aula, e infine a
il tutore si avvale soprattutto della tecnica del briefing
tutore a distanza.
e debriefing, tecnica molto utilizzata nei corsi di laur ea
infermieristici e applicata per lo più inconsapevolmen-
Le metodologie tutoriali più comuni nei setting pro-
te (è quindi in modo non sempr e soddisfacente) nei
fessionalizzanti sono le seguen-ti:
corsi di laur ea in medicina: nella fase del briefing il
- apprendimento basato su problemi (PBL);
tutore p resenta al discente, in un setting di inter nato
- soluzione di casi o pr oblemi ( problem solving e
(clerkship), il contesto in cui oper
erà e gli obiettivi
decision making);
didattici da conseguire , f ornendogli anche una griglia
- abilità pratiche mediante check list;
di osservazione di ciò che incontr erà nella fase succes-
- simulazione e gioco dei ruoli ( role playing);
siva; le finalità del briefing sono quelle di pr eparare il
- briefing e debriefing;
discente all'osservazione, di incuriosirlo, di garantire
- diari e narrazioni;
attorno a lui una rete protettiva e di abituarlo a condi -
- counselling pedagogico e contratti formativi.
videre un linguaggio comune con gli altri operatori.
La seconda fase di tale pr ocesso di apprendimento è
Il tutore deve esercitare abilità differenti nell'applica-
quella dell'osservazione, durante la quale lo studente
zione delle varie metodologie tutoriali, come di seguito
opera in modo autonomo secondo gli obiettivi che gli
sono stati proposti e seguendo le tappe pr eviste.
La terza fase, quella del debriefing, è una fase di
A) Nell'apprendimento per problemi in piccolo grup-
riflessione intenzionale e strutturata sugli aspetti emoti-
po il tutor e deve gestir e la dinamica del gruppo e nel
vi dell'esperienza: non è una discussione libera, né una
contempo presidiare il conseguimento degli obiettivi
consulenza, né un incontro improvvisato, e non è nep-
didat-tici; nel PBL serve una competenza soprattutto
pure una sessione di approfondimento; nel debriefing
nella gestione del gruppo, mentre nel problem solving
il tutor e deve eser citare soprattutto l'arte di porre
e nel decision making è indispensabile che il tutore sia
domande che stimolino la riflessione, che cioè aiutino
esperto anche nei contenuti.
gli studenti a fissar e le loro conoscenze e a sviluppar e
L'apprendimento per problemi è un formidabile stru-
il pensiero critico; quest'ultimo nelle professioni sanita-
mento didattico, nel quale l'apprendimento viene sti -
rie è un elemento fondamentale per far cr
molato dal problema, la cui soluzione richiede l'acqui -
capacità di applicare le conoscenze in modo diverso in
sizione di conoscenze che non si posseggono; la lor o
relazione alle circostanze; purtroppo molti docenti e tu-
ricerca e scoperta è a sua volta stimolata dalla curiosi -
tori clinici con abilità didattiche limitate pongono
tà. La soluzione del pr oblema insegna anche come si
domande che riguardano soltanto fatti con bassi livelli
individuano i pr oblemi, come si af frontano e come si
cognitivi (mera ripetizione di informazioni), mentre per
risolvono: in altri termini insegna come porsi le doman-
sviluppare il pensiero critico sono necessarie domande
de più significative e come cercare e trovare le risposte
di livello più elevato, che richiedano pr ocessi di appli-
adeguate ad esse. La capacità
di risolvere problemi,
cazione, analisi, sintesi e valutazione.
quindi, è un'abilità metodologica fondamentale nella
pratica clinica.
E) Altri strumenti tutoriali di stimolo alla riflessione
sono i diari e le narrazioni: lo studente, utilizzando per
B) Nell'apprendimento delle abilità pratiche di natu -
esempio il "diario di bordo", sviluppa un modello inter-
ra gestuale il tutore deve stimolare e controllare l'osser-
no di annotazione e di analisi degli eventi e delle emo-
vazione individuale accurata delle tappe successive di
zioni, acquisendo grazie a ciò uno stile di riflessione
un'azione motoria; a questa fanno seguito: la costruzio-
sulle proprie azioni; compito del tutore è quello di aiu-
ne collegiale in piccolo gruppo di una "griglia" di osser-
tare l'acquisizione di modalità flessibili di espr essione
vazione ( check list ), l'applicazione individuale delle
per consentire a ciascun studente di identificare un pro-
tappe indicate nella "griglia", la correzione degli err ori
prio stile personale.
e la ripetizione della manovra fino all'acquisizione del -
l'automatismo motorio. Le abilità gestuali in clinica
F) Infine, altri momenti della funzione tutoriale sono
vanno apprese grazie al succedersi delle seguenti
rappresentati dal counselling pedagogico e dal contrat-
tappe: osservazione, discussione e consenso sulla "gri -
to formativo: il primo consiste nel rapporto interperso -
glia", applicazione su manichino, esecuzione su volon -
nale tra tutore e singolo studente, come relazione d'aiu-
tario sano, esecuzione su paziente sotto lo str etto con-
to per superare le difficoltà individuali di apprendimen-
trollo del tutore.
to o di adattamento ambientale; il contratto formativo
consiste in un accordo formalizzato tra tutore e studen-
C) Il tutore aiuta l'apprendimento delle abilità relazio-
te, pr ecedente al lor o rapporto formativo, su obiettivi
nali in simulazione o in role playing , mediante l'assi -
didattici, modalità di apprendimento e di insegna-
stenza degli studenti nell'effettuazione sequenziale di
mento, livelli di performance attesi; il contratto for ma-
Med. Chir. 48, 2091-2093, 2010
Formazzione dei Tutori
tivo deve pr evedere anche la verifica consensuale dei
- la valutazione formativa dell'apprendimento clinico.
3) Corso di formazione del tutore per l'apprendimen-
to delle abilità pratiche:
Si può concludere dicendo che la didattica tutoriale
- i tipi e le caratteristiche delle attività pratiche in r ela-
costituisce un formidabile strumento di sintesi tra teoria
zione al core curriculum;
e pratica nella for mazione alla professione.
- l'apprendimento delle abilità gestuali;
- l'apprendimento delle abilità relazionali;
Come formare i tutori
- le funzioni e l'uso delle "griglie" di osservazione e di
Tutori non si nasce, né ci si improvvisa; va ovviamen-
te incentivata la predisposizione naturale alla relazione
- la valutazione "formativa" delle
performance nelle
tutoriale, e vanno anche individuate e favorite le atti-
abilità pratiche.
tudini individuali a modalità particolari di tutorship. Ma
la formazione dei tutori deve essere pensata e organiz-
4) Corso di for mazione del tutor e per il counselling
zata con iniziative specifiche: si può per esempio pen-
sare a una serie di minicorsi, ciascuno dedicato alla
- il significato e i limiti del counselling personale;
formazione degli aspiranti tutori in una delle dif ferenti
- le caratteristiche della relazione interpersonale tra stu-
metodologie di didattica tutoriale.
dente e tutore (tutor o mentor);
- utilità e uso dei "diari di bordo" e delle narrazioni;
Un primo corso di formazione generale alla tutorship
- utilità e uso del contratto for mativo;
potrebbe considerare in successione: le caratteristiche
- eser cizio del counselling personale per il migliora -
operative del tutore come "facilitatore" dell'apprendi-
mento dei risultati scolastici e per la cr escita della per-
mento, l'essenza e l'utilizzazione degli obiettivi formati-
sona (medical humanities).
vi specifici, le caratteristiche delle metodologie didatti -
che nell'apprendimento tutoriale e la valutazione "for -
A questo punto sor ge spontanea la domanda: come
mativa" come strumento di apprendimento.
organizzare i corsi di formazione per i tutori?
I corsi successivi potrebbero avere i seguenti con -
Una risposta possibile è la seguente:
a) la Confer enza dei Pr esidenti di Corso di Laur ea -
eventualmente con la collaborazione della SIPeM – pre-
1) Corso di for mazione dei tutori per l'appr endimen-
liminarmente pianifica ed er oga un corso r esidenziale
to in piccolo gruppo:
della durata di due-tr e giorni, rivolto a uno o due
- l'apprendimento cooperativo;
docenti per Corso di Laurea esperti di didattica ("forma-
- le abilità di conduzione del piccolo gruppo;
tori"); in tale corso vengono illustrati e sperimentati i
- la facilitazione del conseguimento degli obiettivi for -
metodi didattici necessari alla for mazione delle diverse
tipologie di tutori;
- la valutazione "formativa" tra pari;
b) successivamente questi "for matori" or ganizzano ed
- le differenze tra problem based learning, problem sol-
erogano nella propria sede i corsi di formazione per le
ving e decision making;
tipologie di tutori localmente necessari; anche per que-
- la supervisione e la valutazione della performance
sto compito può essere eventualmente disponibile la
consulenza a distanza di "esperti" della Conferenza dei
2) Corso di for mazione dei tutori clinici (clerkship):
- l'ambiente clinico come luogo di apprendimento;
In conclusione: la realizzazione di valide ADP rappre-
- l'apprendimento dall'esperienza;
senta una sfida alle Scuole di Medicina, essenziale nella
- le caratteristiche delle fasi di briefing e debriefing;
formazione dei nuovi medici; la for mazione dei tutori
- le funzioni e le abilità del tutore clinico;
appare come un prerequisito indispensabile all'efficacia
- il ruolo della riflessione sull'esperienza;
della didattica pr ofessionalizzante. Si pone quindi ine -
- le relazioni tra tutore, studenti e pazienti nell'appren-
ludibilmente una domanda: cosa possono e vogliono
fare in proposito i nostri Corsi di Laur ea?
Med. Chir. 48, 2091-2093, 2010
Conferenza Permanente dei CLM in Medicina e Chirur gia
In tema di spiritualità della Medicina
Brevi riflessioni e una pr oposta
Giuseppe Familiari, Giuseppe Midiri, Luciano De Biase, Paolo Mar chetti (Roma Sapienza, II
Facoltà) e Pietro Gallo (Roma Sapienza, I Facoltà)
Cosa è la spiritualità della medicina?
ri rilevano che anche nelle Facoltà mediche inglesi si
Scrive Sir Kennet Calman (2008): spirituality is nei-
insegnano ar gomenti dedicati alla spiritualità, ma che
ther a doctrine nor a set of practices, but r elates to the
allo stesso tempo sarebbe auspicabile una maggiore
integration or wholeness of people . La spiritualità lega
attenzione su questi temi così importanti dell'agire
tra lor o gli uomini, come scrive Gior gio Cosmacini
medico (Neely and Midford, 2008).
(2007), tra libertà personale e tolleranza interpersonale,
La consultazione di Pub Med, la banca dati scientifi -
generata da un'elevata dignità dell'uomo e da un'este -
ca attualmente più importante ed autorevole, alla paro-
sa fraternità tra gli uomini.
la chiave " spirituality and health car e", fa veder e, ad
Non è pr oprio nella relazione tra medico, pr ofessio-
oggi, la sorpr endente pr esenza di cir ca 2400 articoli
nista della salute e paziente, che la spiritualità, nei ter -
scientifici sul tema, a testimonianza che l'ar gomento è
mini sopra descritti, deve raggiungere i livelli più eleva-
importante e molto sentito dalla comunità scientifica
ti e sublimi? Deve, peraltr o, esser e notato che oggi,
internazionale. E' un universo in cui si parla di tanti
ancor più che in passato, il curare la malattia come affe-
argomenti diversi, ed in cui colpisce particolar mente la
zione dell'organismo (to cure e disease degli anglosas-
maggioranza quasi schiacciante di articoli che riguarda-
soni) non può pr escindere i n a lcun modo, anche se
no l'agire del professionista della salute (soprattutto le
purtroppo accade, dal pr endersi cura del malato, in
scienze infermieristiche) rispetto all'agire del medico.
quanto portatore di una afflizione o di una soff erenza
Evidenze inoppugnabili dimostrano che una forte
personale (to care e illness degli anglosassoni).
alleanza terapeutica è deter minante, in quei pazienti
La medicina odierna esige più che mai la compresen-
affetti da patologie tumorali che si tr ovano nella lor o
za di una spiritualità interumana essenziale e imprescin-
fase ter minale della vita, per accompagnarli ad una
dibile nell'agire d el m edico o d el p rofessionista della
dignitosa accettazione del loro stato di gravità e dell'im-
salute; senza di essa, sempre secondo Cosmacini
minente morte (Mack et al., 2009). Un'altra inter essan-
(2007), la medicina si dimezza e dimezzata perde la
te ricer ca conclude che: positive r eligious coping in
propria identità istituzionale di tèchne al servizio del -
patients with advanced cancer is associated with receipt
of intensive life-pr olonging medical car e near death
Il paradigma della medicina moder na deve esser e
(Pelphs et al., 2009). Anche in uno studio realizzato in
quindi quello della solidarietà, in un setting del tutto
collaborazione tra la II Facoltà di Medicina e Chirur gia
particolare, dove il metodo scientifico, la tecnologia
della Sapienza e l'IDI-IRCCS emer
d'avanguardia e l'evidenza scientifica debbono senza
pazienti oncologici attribuisce al benessere spirituale e
dubbio rappresentare l'irrinunciabile base per curare la
alla r eligione un ruolo fondamentale per aff rontare l a
malattia, ma esser e anche cor ollario importante del
malattia e dunque per superar e ansia e depr essione.
doversi far carico della cura e della sofferenza persona-
Anche da questo studio si evidenzia quindi la necessi -
le dei pazienti. Il medico non può quindi esser
tà di integrar e nella cura del malato oncologico una
"fornitore d i alta tecnologia", ma deve far e suo quel
maggiore attenzione sia al disagio psicologico che al
rapporto di piena spiritualità con il pr oprio paziente,
benessere spirituale (Marchetti e Scoppola, 2009).
senza intermediazioni, ma in collaborazione con le altre
Sir Kenneth Calman (2008) scrive che
figure professionali che, oggi, cr eano il gruppo inter -
aspects are relevant and may be important in healing;
professionale che ha in cura la nostra salute.
La spiritualità è cosa diversa dalla sacralità?
La spiritualità è, senza dubbio, cosa diversa dalla
sacralità. Mentre quest'ultima attiene alla sfera del divi -
no, la prima appartiene alla sfera dell'umano, pur senza
preclusione di ogni altra possibile sfera. Come scrive
Cosmacini (2007), non è da escluder e, infatti, che la
sacralità depositata nella fede di un medico o di un pro-
fessionista della salute possa giustapporsi alla spiritua -
lità peculiare della propria professione. Questa spiritua-
lità può esser e pertanto consacrata, ma sar ebbe atto
grave la sua dissacrazione, anche se la cronaca quoti-
diana ci avvisa inesorabilmente che spesso ciò accade
nella realtà, con il racconto di storie di cupa e sconso -
lante tristezza.
La spiritualità si può insegnar e?
I dati della letteratura indicano, ad esempio, che nel
75% delle Scuole di Medicina statunitensi questi ar go-
menti sono trattati (Pulchalski, 2006), mentre altri auto-
Med. Chir. 48, 2094-2096, 2010
Spiritualità della Medicina
this does not negate the need for a pr oper understan-
loro, non solo di af finare l e capacità ed acquisir e i
ding of illness and disease . The links between spiritua-
mezzi corretti ed innovativi del ragionamento clinico,
lity, ethical issues and the humanities in medicine ar e
ma di affrontare temi attinenti alla interdisciplinarietà e
close, . although, like ethics, spirituality could be cove-
alla interprofessionalità, alla economia sanitaria, alla
red in a discr ete section of the curriculum. However , if
professionalità del medico, alla responsabilità sociale
is not integrated into clinical teaching thr oughout the
del medico, alla prospettiva sociale e di genere, ai rap-
curriculum, it will be seen as a short term issue and will
porti con le cosiddette medicine complementari ed
come to represent only a box that has to be ticked .
alternative, alla prevenzione, all'educazione del pazien-
Queste parole rappresentano un pressante invito ad
te cronico, alle patologie da dipendenza e alle cure pal-
insegnare e d a praticare queste tematiche importanti
liative per i malati terminali.
nei corsi di medicina con
maggiore sistematicità di
Alla graduale acquisizione del metodo è quindi
quanto si faccia oggi in alcuni paesi. Un'altra indicazio-
affiancata la for mazione umanistica degli studenti. Essi
ne che emer ge da queste brevi osservazioni è quella
possono in tal modo cr escere dal punto di vista scien -
che deve far intendere la spiritualità dell'agire medico
tifico e sviluppare parimenti una maggiore sensibilità
non limitata a quelle fasi particolari della vita dei nostri
alle problematiche etiche e socio-economiche, che con-
pazienti, ma come caposaldo che sia in grado di guida-
senta di interagire con il paziente nella sua interezza di
re i nostri futuri medici in tutte le occasioni del lor
uomo ammalato, secondo la concezione della
agire quotidiano.
person medicine. In questo modo si risponde alla cr e-
scente esigenza di un riavvicinamento della figura del
Un possibile esempio applicativo alla Sapienza,
medico a quella dell'uomo malato, sempr e più allonta-
Università di Roma
nati da una pratica medica univocamente tecnologica.
Nelle nostre due Facoltà di Medicina e Chirurgia della
In quest'ambito, si è cercato di utilizzare anche la cosid-
Sapienza, dal 1999, si cerca di dare applicazione a que-
detta medicina narrativa, unitamente a griglie di rifles -
ste esigenze inder ogabili con un corso di laur ea che
sione, e la tecnica del gioco di ruolo come strumenti
prevede il profilo biomedico-psico-sociale. Fulcri meto-
importanti nell'acquisizione di una competenza emoti -
dologici importanti sono l'integrazione verticale delle
va e professionale vera da parte dello studente.
scienze di base con le scienze cliniche, la presenza del
All'interno di questo corso sono integrati quegli argo-
corso longitudinale di Metodologia Medico-Scientifica e
menti, in forma di attività seminariali, tutoriali, esperen-
Scienze Umane (Familiari et al, 2001, 2006, 2008;
ziali, con l'uso della metodologia del portfolio, più atti-
Snelgrove et al., 2009), l'esempio dell'agire quotidiano
nenti alla spiritualità e relativi agli aspetti della trascen-
nelle attività di tipo clinico-tutoriale e nell'early clinical
denza come l' ark wing wellness model
exposure (Familiari et al., 2009a, b).
McCall, 2005), e le tematiche indicate da Cosmacini
(2009) relative all' etica dell'ascolto (il senso di viver e
Il corso longitudinale di
del malato, l'ascolto della voce della propria coscienza),
Scientifica e Scienze Umane accompagna lo studente
all'etica del silenzio (l'ascolto assorto e silenzioso) e l'eti-
lungo l'intero percorso formativo (I-VI anno). A tutti è
ca della durata (l'aver cura, il far visita, senza scadenza,
nota l'importanza del metodo in medicina, sia per
con la regola aurea del tempo necessario). Parte impor -
quanto riguarda la conoscenza della metodologia medi-
tante di tale per corso è anche la pr ecoce intr oduzione
ca e delle sue regole secondo i principi della medicina
delle materie cliniche (early clinical exposure) durante il
basata sulle evidenze, sia per la metodologia clinica
primo biennio di corso (Familiari et al, 2009a, b).
applicata al singolo malato. Questo corso integrato
orienta subito gli studenti verso una formazione umani-
Il nostro programma di early clinical exposur e è
stica, che li accompagnerà
nel processo formativo
costituito da un primo modulo (I anno, I semestr
scientifico-professionale. Questa formazione consentirà
dedicato alle abilità comunicative medico-paziente-
infermiere. Durante questo modulo gli studenti speri-
mentano la fr equenza nei Reparti clinici universitari e
hanno il primo contatto studente-paziente, gestito dalla
guida di un tutor , e vengono formati alla anamnesi di
tipo psico-sociale. Recentemente è stato inoltre aggiun-
to un modulo di Medicina generale nel territorio, con -
dotto in collaborazione con i Medici di Medicina
Un secondo modulo (II anno, I semestr e) è dedicato
agli elementi di metodologia clinica e ai principi della
Evidence Based Medicine . Gli studenti acquisiscono le
basi metodologiche della medicina apprendendo le
manovre di primo soccorso (BLS), usando skill-labs.
Gli studenti appr ezzano in modo chiar o questo tipo
di appr occio clinico pr ecoce, per cependolo come
importante strumento didattico e cognitivo (Familiari et
al., 2009a).
L'esperienza e l'analisi derivante da dieci anni di
applicazione ci induce a ritener e che tale tipo di or ga-
nizzazione sia in grado, per sé, di for nire agli studenti
una maggiore sensibilità verso il sociale, l'analisi delle
Med. Chir. 48, 2094-2096, 2010
Giuseppe Familiari et Al.
proprie attitudini, le attitudini allo studio e alle abilità
pleto di chi ha riposto in noi quella fiducia che non
pratiche, orientando il curriculum di medicina in dir e-
può essere disattesa o ancor peggio irrisa.
zione delle reali esigenze della società (Familiari et al.,
Deve sempre essere ricordato che la fiducia in noi dei
2008; Familiari et al., 2009a; Snelgr ove et al., 2009).
nostri "pazienti" è nella speranza, quando si è malati e
sofferenti, di poter guarir e, o di poter solo viver e nel-
Una br eve conclusione ed una pr oposta: attivar e
l'aiuto e nella solidarietà, con una carezza, e di rifuggi-
un dibattito nazionale
re la disperazione dell'abbandono e della solitudine.
Questo breve scritto deve essere interpretato come la
base per attivare una riflessione/dibattito utile ad
implementare nei curricula di medicina e chirurgia ita-
liani quegli aspetti legati alla spiritualità della medicina.
L'organizzazione didattica sinteticamente illustrata
1) Calman K. Spirituality and medical education. Medical Education42: 123-124, 2008.
può rappr esentare l a piattaforma da cui form are più
2) Cosmacini G. La Religiosità della medicina dall'antichità a oggi.
efficacemente i nostri futuri medici su questo aspetto
Editori Laterza, 2007.
fondamentale della professione che dovranno svolgere.
3) Cosmacini G. Religio medici. In: Prima lezione di medicina (G.
E' facile comunque osservar e come su tali aspetti così
Cosmacini) pp.101-106. Editori Laterza, 2009.
delicati della pr ofessione sia molto importante l'esem -
4) Familiari G, Falaschi P , Vecchione A. La nuova laurea specialisticain Medicina e Chirurgia e la formazione di un medico con una cultu -
pio del comportamento quotidiano del docente, al pari
ra bio-medico-psico-sociale. Med Chir 16: 591-596, 2001.
della pianificazione dei diversi ar gomenti correlati al
5) Familiari G, Falaschi P , Zipar o V . L'organizzazione didattica del
"comportamento" che pur rappresenta la base forte per
corso di laur ea magistrale in medicina e chirur
la razionalizzazione di "modi di esser e" che debbono
Sapienza", II Facoltà. Med Chir 32: 1291-1293, 2006.
essere gradualmente interiorizzati dallo studente per
6) Familiari G, Midiri G, Falaschi P , Relucenti M, Heyn R, Benvenuto
palinsesti successivi e di crescente complessità.
R, Tarsitani G and Zipar
o V. Outcomes of a fully integrated
scientific/clinical methodology and medical humanities course in an
Scrive Gordon (2008) in un editoriale: Medical huma-
Italian medical undergraduate curriculum. Congress of the Association
nities education and research both require us to exami-
for Medical Education in Eur ope (AMEE) - Prague, Czech Republic,
ne the state of the heart . Non è or mai più concepibile,
come ben conosciuto a molti, che gli studenti che ini -
7) Familiari G, Midiri G, Falaschi P , Relucenti M, Heyn R, Benvenuto
ziano il lor o percorso formativo pieni di idealismo ed
R, Carini L, Nati G, Grasso G, Tarsitani G and Ziparo V. Early clinicalexposure i n the medical under graduate curriculum at Sapienza
altruismo, divengano, nell'ultimo anno di corso, meno
University of Rome: ten years experienced model.
Congress of the
empatici e molto cinici (Satterwhite et al., 2000).
Association for Medical Education in Europe (AMEE) - Malaga, Spain,
I passi moderni dell'etica e della bioetica, i pr ogressi
della deontologia e, come è scritto nella letteratura
8) Familiari G, Nati G, Zipar o V, Padula S, Aggazzotti G. Early patient
anglosassone, anche quanto prescritto dal galateo e
contact nel curriculum di medicina. Esperienze a confronto. Med Chir
dalla buona educazione, possono e debbono guidar ci
46: 1982-1987, 2009b.
9) Gordon JJ. Medical humanities: state of the heart.
Med Educ 42:
nel nostro agire quotidiano e nel nostr o rapporto con
gli studenti. A nostr o avviso, il contributo sempr e più
10) Mack JW, Block SD, Nilsson M, Wright A, Trice E, Friedlander R,
decisivo che le Scienze Umane offrono alla formazione
Paulk E, Prigerson HG. Measuring terapeutic alliance between onco -
del medico e del pr ofessionista della salute dovr ebbe
logists and patients with advanced cancer: the human connection
portare ad una riflessione sistematica sulla
scale. Cancer 115: 3302-3311, 2009.
docente. Prima di insegnar e agli studenti a sviluppar e
11) Mar chetti P, Scoppola A. Il Benesser e nel paziente oncologico.
Roma, 3 Dicembre 2009.
corrette regole di relazione con il paziente e con gli altri
12) Neely D, Minford EJ. Curr ent status of teaching on spirituality in
professionisti, a dosare in modo equilibrato empatia e
UK medical schools. Med Educ 42: 176-182, 2008.
distacco professionale, a dare loro le norme del codice
13) Pelletier AL, McCall JW. A modular curriculum for integratine spi -
deontologico della pr ofessione, i docenti della Facoltà
ritualità and health care . New Directions for teaching and lear ning, n
di Medicina dovr ebbero confrontarsi sul modello che
104, Wiley periodicals, pp. 51-58, 2005 .
14) Phelps AC, Maciejewski PK, Nilsson M, Balboni T A, Wright AA,
essi inevitabilmente off rono agli studenti e darsi un
Paulk ME, T rice E, Schrag D, Peteet JR, Block SD, Prigerson HG.
proprio e peculiare codice etico.
Religious coping and use of intensive life-prolonging care near death
Deve esser e chiar o, sia per i Docenti che per gli
in patients with advanced cancer. JAMA 301: 1140-1147, 2009.
Studenti, che la riflessione interiore
con l a p ropria
15) Pulchalski CM. Spirituality and medicine: curricula in medical edu-
coscienza morale ed il confr
onto con la spiritualità
cation. J Cancer Educ 21: 14-18, 2006 .
intrinseca della medicina, insieme all'etica della dignità,
16) Satterwhite R, Satterwhite W , Enarson C. An ethical paradox: theeffect of unethical conduct on medical students' values. J Med Ethics
della tolleranza e della solidarietà, debbono rappresen-
26: 462-465, 2000.
tare quel bagaglio irrinunciabile da portare con sé sem-
17) Snelgrowe H, Familiari G, Gallo P, Gaudio E, Lenzi A, Zipar o V,
pre e da non dimenti care in nessun giorno, nessuna
Frati L. The challenge of reform: 10 years of curricula change in Italian
ora, nessun secondo del nostr o essere al servizio com-
medical schools. Med Teach 31: 1047-1055, 2009.
Med. Chir. 48, 2094-2096, 2010
Conferenza Permanente delle Classi di Laur ea delle Professioni Sanitarie
Modelli di gestione dei laboratori pr ofessionalizzanti
Alvisa Palese (Udine), Luisa Saiani (Verona)
A partire dal 1999, con il Decr eto Ministeriale 509/99,
discussione di casi clinici, i docenti di discipline pr ofes-
molti Corsi di Laur
ea delle Classi delle Pr
sionalizzanti in laboratorio presentavano materiali e il
Sanitarie hanno sperimentato i laboratori, che con il
loro uso o sequenze di tecniche operative. In altri casi, il
nuovo Decreto Inter ministeriale del 19 febbraio 2009,
laboratorio veniva utilizzato per compensare la riduzione
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2009
delle ore di didattica: alcuni docenti di Anatomia effettua-
n.119, richiedono una sostanziale riprogettazione. Sino ad
vano le r otazioni degli studenti pr esso i laboratori di
oggi, la situazione era molto variegata, sia tra i Corsi di
Anatomia. Questo modello, utilizzato ancora in molti
Laurea d i uno stesso pr ofilo, sia all'inter no delle Classi.
Corsi di Laure a, responsabilizzava fortemente i docenti
Numerosi Corsi di Laurea gestivano molte tappe del pro-
alla progettazione e gestione
dei laboratori. Tuttavia,
cesso formativo attraverso laboratori, eser citazioni, simu-
soprattutto per i docenti a contratto, questa parte non
lazioni, (anche la terminologia utilizzata per definire que-
costituiva una componente della pr opria docenza, non
ste modalità formative è disomogenea) offrendo agli stu-
era inclusa nei bandi ed era quindi pr ogettata e gestita
denti numer ose occasioni di apprendimento in contesti
sostanzialmente nel tempo liber o. Inoltre, alcuni docenti
simulati, spesso anche come espressione della filosofia
certificavano l'attività di laboratorio solo come frequenza,
pedagogica del corso; altri Corsi di laur ea non avevano
altri invece sommavano la valutazione del laboratorio alle
previsto una esplicita componente dedicata ai laboratori
altre ottenute dallo studente nel Corso Integrato; altri
perché ritenevano che ciascun docente, nell'ambito dei
docenti, infine, non certificavano la frequenza e/o le abi-
CFU/ore attribuiti/e, avesse facoltà di dedicare una parte
lità/conoscenze acquisite. Spesso, per
poter r ealizzare
alla didattica frontale ed una ai laboratori in relazione ai
questo modello, i corsi di laur ea attingevano ai 6 Cr editi
contenuti ed alle finalità perseguite. Altri Corsi, ancora,
formativi previsti per le ‘Altre attività'.
avevano stratificato le docenze diff erenziando quelle ad
elevato contenuto pratico da quelle ad elevato contenuto
2. Modello di apprendimento pre-clinico a supporto del
teorico: alle prime (ad esempio docenza MED/47,
tirocinio gestito dai tutor.
MED/45, MED/48…) dedicavano una parte obbligatoria
Il secondo modello pr obabilmente più diff uso t ra i
di laboratorio (ad esempio, su 15 ore, 5 dovevano essere
Corsi di Laurea, costituiva una sorta di territorio di mezzo
dedicate al laboratorio e 10 alla didattica d'aula). Altri
tra la didattica fr ontale (curata dai docenti) e il tir ocinio
Corsi di laurea ancora avevano invece elaborato modelli
(presidiata dai tutor e dai coordinatori delle attività forma-
sofisticati distinguendo all'interno del CFU la quota parte
tive professionalizzanti). Anche in questo caso, tuttavia, la
da dedicare a ciascuna strategia didattica: se 30 (per infer-
componente curricolare era sostanzialmente invisibile,
mieristica ed ostetricia) o 25 (per le altr e classi) sono le
non appr ovata dagli or gani collegiali e per questo non
ore di apprendimento atteso per ciascun CFU, 4 doveva -
formalizzata: per poterla ef fettuare, s i attingeva alle or e
no essere dedicate alla didattica d'aula, 4 al laboratorio, 4
previste per il Tirocinio o per le ‘Altre' attività. Il modello
allo studio individuale e 18 al tir
ocinio. Questa prima
era sperimentato soprattutto nei contesti caratterizzati da
introduzione, per affermare che sul tema dei laboratori da
una diffusa ed importante cultura tutoriale di accompa -
molti anni la Conferenza Permanente dei Corsi di Laurea
gnamento dello studente nella complessità del tirocinio. I
delle Pr ofessioni Sanitarie sta riflettendo e che esistono
Coordinatori della attività for mative professionalizzanti e
sperimentazioni anche molto avanzate sul territorio
i tutor erano r esponsabili della pr ogettazione e gestione
nazionale; di fatto, il Decreto Interministeriale che ricono-
(pre-clinica) dei laboratori che perseguivano obiettivi
sce formalmente questa attività didattica, offre l'occasione
per una importante riprogettazione dei laboratori profes-
a) compensare i tirocini non sempre soddisfacenti nel
raggiungimento di alcune competenze specifiche per ché
Uno sguardo ai modelli sperimentati
troppo br evi o per chè la casistica a cui poteva esser
esposto lo studente era molto limitata;
Le esperienze maturate dai Corsi di laur ea negli ultimi
b) realizzare la propria visione etica e di attenzione alla
anni sulla progettazione e gestione dei laboratori profes-
sicurezza: si tratta dei Corsi di laur ea in cui gli studenti
sionali sono riconducibili sostanzialmente a tre modelli
non potevano e non possono sperimentar e le tecniche
(anche invasive) sui pazienti se non dopo averle speri -
mentate in laboratorio;
1. Modello a supporto della didattica frontale gestito dai
c) allenar e gli studenti a pr oteggersi dai rischi (ad
esempio, frequentando un laboratorio dedicato all'uso
Alcuni Corsi di Laur ea hanno integrato fortemente i
dei Dispositivi di Protezione Individuale).
laboratori/esercitazioni (si mantiene il ter mine eser cita-
Anche questo modello present ava alcune problemati-
zione, pur consapevoli che il Decreto ultimo parla esclu-
che nella certificazione: mo lto spesso, infatti, prevedeva
sivamente di laboratori, perché nei Regolamenti Didattici
una valutazione dei pre requisiti attesi per accedere al
di molti Atenei il concetto laboratorio non era contempla-
laboratorio piuttosto che una valutazione della
to e spesso la traduzione interna ai Corsi di Laur ea era
mance raggiunta dallo studente nel laboratorio. Per
esercitazione), con l'attività didat tica d'aula, prevedendo
esempio, nel laboratorio infer mieristico sulla gestione
una sorta di estensione dell'impegno dei docenti verso
degli accessi venosi periferici, venivano valutati i pre re-
l'attività applicativa. Il docente di Bioetica, ad esempio,
quisiti teorici (‘quali sono le vene raccomandate per l'in -
utilizzava il laboratorio per poter esporr e gli studenti alla
nesto del catetere') e non la performance raggiunta a fine
Med. Chir. 48, 2097-2099, 2010
Alvisa Palese, Luisa Saiani
laboratorio nel posizionamento dell'accesso vascolare.
teoria e di tirocinio: prevede, infatti, per ciascun Corso di
Spesso questo modello intermedio tra attività didattica e
Laurea delle Classi delle Pr ofessioni Sanitarie, almeno 3
di tirocinio, costituiva anche un criterio di accesso per gli
CFU da dedicare ai laboratori professionali dello specifi-
studenti alla clinica.
co SSD del pr ofilo. Tale Decreto, declina di fatto la fina -
lità di tali laboratori che dovrebbero avere elevato conte-
3. Modello intra-clinico o post clinico a gestione pr eva-
nuto professionalizzante e pertinente al settore scientifico
lente dello studente.
disciplinare attinente al profilo, denominandoli Laboratori
Un terzo modello peraltr o meno fr equente, prevedeva
Professionali. Se da una parte introduce una terza dimen-
laboratori/esercitazioni all'interno o dopo la clinica (tiroci-
sione curricolare (oltre a quella appunto della didattica e
nio). Questa tipologia è di fatto anomala perché di norma
di tirocinio) che diventa visibile, e sarà costituita da un
il laboratorio dovrebbe pr
ecedere e n on intervenire
definito carico di appr endimento da integrare nella car-
durante o addirittura dopo
l'esperienza di tirocinio.
riera dello studente, dall' altra sembra r esponsabilizzare
esplicitamente i T utor/coordinatori delle Attività profes-
Tuttavia, riguardava gli studenti che avevano difficoltà
sionalizzanti e i Docenti dell'area professionale che se ne
pratiche, che non si erano confr ontati con una casistica
dovrebbero occupare. Inoltre, standardizza la quantità di
sufficiente durante il tir ocinio (ad esempio BLSD), oppu -
CFU e quindi la quantità di impegno da dedicare ai labo-
re che desideravano compensare alcune carenze prima di
ratori a livello nazionale e tra le professioni rimuovendo
affrontare l'esame annuale di tir ocinio (OSCE). Si tratta
il problema della variabilità tra corsi e tra professioni: sino
pertanto di modalità prevalentemente compensative gesti-
ad ora, infatti, ogni Corso di
Laurea p rogrammava il
te dagli studenti su stimolo dei tutor clinici e/o didattici.
tempo da dedicare ai laboratori in base alla risorse, agli
spazi ed alla pr opria filosofia pedagogica, tanto da far
I ‘nuovi' laboratori professionalizzanti
emergere realtà in cui per mancanza di risorse i laborato-
Il Decreto Interministeriale (DI) del febbraio 2009 legit-
ri non venivano effettuati ed altr e realtà che invece pr e-
tima un'attività didattica nuova oltre a quella classica della
vedevano addirittura 120/150 or e nel tentativo di com -
Denominazioni
• Skill Lab/Practical room
• Clinical laboratory
• Clinical self study laboratory
• Nursing, Physiotherapist, Midwifery, Occupational Therapist - Skill laboratory
• In the Classroom Skill Laboratory
• Beyond the Classroom
Effetti positivi
• Riducono l'impatto emotivo: gli studenti possono pr ovarsi in laboratorio su una competenza complessa della pra -
tica prima di agirla direttamente sul paziente;
• assicurano l'apprendimento in un ambiente pr otetto/simulato garantendo di fatto sicurezza/eticità sia verso il
paziente che verso lo studente;
• supportano lo sviluppo delle conoscenze pr ocedurali: lo studente apprende la pr ocedura prima che questa sia
applicata nel contesto r eale dove dovrà pr esidiare aspetti molto più complessi (come ad esempio l'interazione con
l'utente);
• rinforzano la confidenza degli studenti nella pr opria performance;
• riducono gli effetti negativi dei tirocini brevi perchè mettono lo studente nella condizione di apprende molti aspet-
ti prima di confrontarsi con la realtà che offre casistica limitata o in cui rimarranno poco tempo;
• offrono l'opportunità di realizzare la supervisione tra pari/autovalutazione: se gli studenti sono guidati, possono
imparare ad offrire e ricevere un feedback reciproco.
Effetti negativi
• Possono deter minare noia/demotivazione tra gli studenti degli anni finali: quando le attività di laboratorio sono
proposte a studenti del terzo o quarto anno che hanno sviluppato molte competenze, la lor o tenuta è inferiore per-
ché non riescono a ripr odurre la complessità a cui gli studenti sono allenati;
• hanno uno scarsissimo effetto se è presente un elevato numero di studenti: ottimale sarebbero 10 studenti (nel rap-
porto di un Tutor a dieci studenti); tuttavia, questo dipende anche dall'obiettivo del laboratorio. Per alcune realtà que-
sti standard sono difficili da garantire considerata la quantità di studenti;
• ricadute negative quando basati su un setting a scarso realismo: quando le risorse a supporto sono limitate (ad
esempio, manichini poco verosimili, supporti tecnologici limitati, e così via) anche l'efficacia è compromessa. La capa-
cità dei laboratori di rappresentare e sostituire il contesto reale deve essere elevata.
Tab. 1 - Denominazione dei laboratori in letteratura, effetti positivi e negativi.
Med. Chir. 48, 2097-2099, 2010
pensare le carenze di opportunità formative dei servizi.
2) una seconda riflessione andrà condotta sul peso ora-
I Coordinatori e i Tutor conoscono molto bene l'eleva-
e, considerato che il Decr
to impegno anche amministrativo delle attività didattiche:
Interministeriale non for nisce particolari indicazioni: se i
per questo, è necessario rivisitare i modelli gestionali dei
laboratori sono pensati come prossimi al tirocinio, 1 CFU
laboratori ma ipotizzare anche soluzioni r esponsabiliz-
di laboratorio dovr ebbe valer e 25 ore e quindi ciascun
zanti, gestibili (anche per elevati numeri di studenti) e
studente dovrebbe effettuare, secondo questa interpreta-
soprattutto efficaci.
zione, 75 or e di laboratorio nel triennio (90 per gli stu -
denti della prima classe); se invece i laboratori sono pen-
Un'attenzione sulla ef ficacia documentata dei labo-
sati come prossimi all'attività didattica dovr emmo assu -
mere gli stessi criteri di valorizzazione della didattica fron-
In un momento di cambiamento come quello che stia -
tale e quindi 1 CFU di laboratorio dovr ebbe valere = 15
mo per affrontare, oltre ad una sistematica riflessione su
ore (per la prima classe
di laur ea). Analogo eser cizio
ciò che abbiamo appreso dai laboratori così come sino ad
potrebbe essere fatto per le altr e classi (1 CFU 25 or e =
ora gestiti, dovremmo aprire uno sguardo anche alle evi-
12,5 di laboratorio) assicurando sempre il 50% di studio
denze disponibili. Numer osi articoli (vedi
individuale come previsto dal DI per le attività didattiche;
hanno messo a fuoco le evidenze che supportano l'utili -
3) una terza riflessione impone una messa a fuoco delle
tà dei laboratori ma anche la lor o scarsa efficacia soprat-
responsabilità: spesso questa attività, infatti, non veniva
tutto quando non pr ogettati e gestiti adeguatamente e
affidata for malmente ad alcuno. Il DI sembra stimolare
coinvolgendo un numero elevato di studenti. Le termino-
addirittura una messa a bando (come per le docenze)
logie che adottano gli altri Paesi soprattutto quelli eur o-
attribuendo un incarico formale a coloro che progetteran-
pei a cui siamo chiamati ad uniform arci per facilitar e la
no, gestiranno e valuteranno i laboratori;
libera cir colazione degli studenti/professionisti, sono
e) porre il tema delle risorse. La letteratura evidenzia
molto diverse (Tab. 1): spesso sono denominati laborato-
l'efficacia dei laboratori su piccoli gruppi di studenti.
ri di skill pratiche anche se quando in Italia ci si riferisce
Laboratori con 20 o 25 studenti rischiamo di riprodurre la
ai laboratori pr ofessionali, non necessariamente il riferi -
didattica fr ontale. Quali sono le effe ttive possibilità di
mento è verso l'acquisizione di abilità tecnico-pratiche;
rotazione degli studenti nelle grandi sedi? Inoltre
altri autori fanno riferimento alle aule per l'apprendimen-
laboratorio professionale è efficace se riesce a riproporre
to simulato pratico, differenziando i laboratori delle diver-
un ambiente molto simile a quello reale: alcuni corsi di
se professioni (per esempio quelle per fisioterapisti da
laurea avrebbero bisogno di laboratori ad altissima tec-
quelle degli infermieri).
nologia (ad esempio, CdL per i T
ecnici Sanitari di
Radiologia Medica). Alcune sedi
Verso la ripr ogettazione dei laboratori: alcune que-
immaginare laboratori di ‘campus' pr ogettando labora-
stioni da affrontare
tori ad elevata integrazione tra le lauree sanitarie anche
Ciascun Corso di Laurea sarà chiamato a elaborar e e/o a
per realizzare economie di scala; altre ancora, potre b-
ripensare a i laboratori come una terza entità oltr e alla
bero sviluppare laboratori ad elevata integrazione con
didattica d'aula e al tirocinio: per questo lavor o di ripro-
gli ospedali di riferimento int egrandosi con quelli già
gettazione, le questioni più immediate da affrontare sono
disponibili nei centri di for mazione continua. Su questo
a) definire la loro collocazione e disciplina sia nell'or -
punto, i protocolli di intesa Regione-Università potranno
dinamento che nel r egolamento didattico di corso. I
costituire un punto di riferimento importante.
Consigli dei Corsi di Laur ea delle Pr ofessioni Sanitarie
dovranno deliberar ne l'attività integrandola nei piani di
studio, identificando i laboratori core del triennio, appro-
1) Borneauf AM, Haigh C. The who and where of clinical skills teaching:
vando il set dei laboratori decisi, e riflettendo sul lor
a review from the UK perspective. Nurse Educ T oday 2009
ruolo di sbarramento (verso il tirocinio se lo studente non
2) Fitzgerald LM, Delitto A, Irrgang JJ Validation of the clinical internship
ha effettuato il laboratorio, e/o verso l'anno successivo se
evaluation tool. Phys Ther. 2007 Jul;87(7):844- Hombloe ES. Faculty and
lo studente non ha superato i laboratori). Questo ultimo
observation of trainees' clinical skills: pr oblems and opportunities. Acad
aspetto pone il pr oblema della certificazione: se dovrà
Med. 2004Jan;79(1)
essere basata solo sulla fr equenza o anche sulle perfor-
3) Keetsemang S, Mugarurwa J, Shahidi T et al. Student evaluation of a
clinical self study laboratory. Nurse Educ in Practice 2008 (8); 359-367.
mance raggiunte. Dovranno anche esser e pensate le
calendarizzazioni delle attività di laboratorio, un aspetto
4) Jensen GM, Gwyer J, Katerine F .Shepard and Laurita M.Hack. Expert
Practice in Phisical Therapy Phys Ther 2000 Jan;80(1):28-43;
più semplice per i corsi di laur ea con numeri ridotti ma
5) Jette Diane U, Portney L G Construct V
alidation of a Model for
molto complesso nei corsi con una quantità di studenti
Professional Behavior in Physical Therapist Students. Phys Ther 2003
b) definire il modello di riferimento e il contributo della
6) Maggie N. Learning clinical skills: the r eturn o f the practical r oom?
comunità dei docenti:
Nurse Educ. Today 1998(18); 427-428.
1) una prima riflessione andrà condotta sulle compe -
7) McCallum J. The debate in favour of using simulation education in
tenze core da sviluppare attraverso i laboratori professio-
pre-registration adlt nursing. Nurse Educ Today 2007 (27); 825-831.
nali in ciascun Corso di Laur ea ma anche sulla lor o affe-
8) Welard SJ, Solvoll BA, Heggen KM. Picture of Norwegian clinical lear-
renza. Molte attività di laboratorio, infatti, sono proposte
ning laboratories for under graduate nursing students. Nurse Educ in
Practice 2009 (9); 228-235.
dai docenti anche non appartenenti al pr ofilo professio-
nale. V a definito pertanto dove ricomprendere queste
9) Wolley NN, Jarvis Y. Situated cognition and cognitive appr enticeship:
a model for teaching and learning clinical skills in a technologically rich
ultime per non sacrificarle o marginalizzarle.
and authentic learning environment. Nurse Educ Today 2007 (2); 73-79.
Med. Chir. 48, 2097-2099, 2010
Consiglio Universitario Nazionale
Notizie dal CUN
a cura di Fabio Naro
Con il nuovo anno l'attività del Consiglio
aveva più volte richiamato l'attenzione della politica
Universitario Nazionale (CUN) è iniziata con la pr e-
sull'inderogabile necessità di avere un nuovo eserci-
disposizione di un par
ere generale di notevole
zio di valutazione che continui l'opera intrapresa. Sul
importanza sul DDL A.S. n.
1905 presentato dal
versante della valutazione dei singoli docenti sono
governo per la riforma del sistema universitario ita -
stati compiuti importanti progressi sia identificando i
liano. Nell'analisi che il CUN ha fatto della pr oposta
criteri di scientificità richiesti dal l'art. 3-ter comma 2
legislativa si è appr ezzato "che il Ministr o abbia
del D.L. 10 novembre 2008 n. 180, convertito dalla L.
assunto un'iniziativa di intervento sul gover no del-
9 gennaio 2009 n.1, sia for nendo diversi par eri su
l'intero sistema, finalizzata a superare la separazione
come costituir e l'Anagrafe Nazionale dei pr ofessori
fra didattica e ricer ca e gli eccessi di frammentazio -
ordinari, associati e dei ricercatori. Con questi pare-
ne istituzionale, derivanti dalla pletorica sovrapposi -
ri il CUN dà il pr oprio contributo affinché il sistema
zione di funzioni e competenze tra Facoltà,
universitario giunga ad una piena maturità per quan-
Dipartimenti, Corsi di laurea e relativi organismi
to riguarda la sua valutazione.
gestionali. T ali obiettivi sono, infatti, condivisi dal -
Sul versante più direttamente connesso ai Corsi di
l'intera comunità accademica, sensibile alle esigenze
Laurea Magistrale in Medicina, l'opera del Consiglio
di semplificazione e trasparenza del sistema univer -
ha riguardato l'esame degli ordinamenti dei corsi di
sitario. Il CUN ritiene inoltr
e positivo che il
laurea i n trasformazione secondo i criteri del
Parlamento sia stato finalmente e pienamente coin -
Decreto 22 ottobre 2004, n.270. Infatti anche gli ulti-
volto nel dibattito sulla rifor ma dell'Università ed
mi corsi di laur ea in medicina che erano rimasti
auspica che, dopo un approfondimento che coinvol-
inclusi nell'ordinamento che si basava sul
ga tutte le forze politiche e sociali, si arrivi ad una
D.M.509/99 sono stati modificati per rispondere al
approvazione il più possibile condivisa del provve-
nuovo dettato legislativo. È stato così concluso un
dimento". Nella redazione del documento è stato
iter che aveva preso l'avvio tre anni fa.
fatto un notevole sforzo per aff rontare, in un'ottica
Tutta l'offerta formativa degli atenei italiani è stata
profondamente costruttiva, tutti i punti del comples -
quindi ristrutturata secondo i principi sanciti dallariforma che si spera ponga rimedio anche alle criti -
so dispositivo legislativo anche se, come evidenzia -
cità emerse con l'applicazione della riforma del D.M.
to nel par ere, rimane il pr oblema di un impianto
509/99 come l'eccessiva frammentazione dei corsi di
eccessivamente centralistico del provvedimento.
laurea e l'eccessiva distanza dal mondo del lavoro.
Un altro tema che ha impegnato fortemente il CUN
Proprio riguardo all'attuazione di tale rifor ma è da
in questi (ultimi) mesi è stato quello dei criteri per la
ricordare i l p arere reso dal CUN che, rispetto agli
valutazione dell'attività scientifica degli atenei e dei
ulteriori interventi per la razionalizzazione e qualifi -
singoli docenti. Per quanto riguarda il primo aspetto
cazione dell'offerta for mativa nella pr ospettiva del -
è da segnalare il parere reso dal Consiglio sull'avvio
l'accreditamento dei corsi di studio previsti nella
del Piano Quinquennale di Valutazione della Ricerca
nota 160, evidenzia la peculiarità dei corsi di Laur ea
(VQPR). Il nuovo esercizio del Comitato di Indirizzo
in Medicina e Chirur gia recependo integralmente la
della Valutazione della Ricer ca è stato fer mamente
mozione della Confer enza dei Presidi e dei
voluto dal Consiglio che,
negli anni precedenti,
Presidenti del CLM.
Med. Chir. 48, 2100, 2010
Conferenza Permanente dei Presidi delle Facoltà di Medicina e Chirur gia
Mozione per le Scuole di Specializzazione
a cura di Eugenio Gaudio
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina e Chirur gia, riunitasi in Roma il 18.03.2010,
rilevato che le norme vigenti (D.M. 1 Agosto 2005) attribuiscono alle Facoltà il coordinamento, la vigilanza e
la responsabilità del funzionamento delle Scuole, cosicchè appare paradossale che i par eri della Conferenza
dei Presidi non vengano tenuti nel dovuto conto;
richiamato il documento, approvato all'unanimità dalla Conferenza, il quale recepiva le proposte di accorpa-
mento formulate dalle Facoltà mediche italiane al fine di favorir e e realizzare il processo di razionalizzazione
della offerta formativa specialistica;
tenuto conto che tale documento, portato in discussione dal Presidente al T avolo interministeriale del 9 gen-
naio 2010, all'unanimità veniva r ecepito come base per la formulazione del DM in via di emanazione;
rilevato che nella for mulazione definitiva del Decr eto la or ganizzazione risultante teneva solo parzialmente
conto di quanto proposto dal Documento della Confer enza;
preso atto delle numerose segnalazioni di disagio pervenute dalle Facoltà di Medicina e Chirur gia e dalle
Scuole di Specializzazione;
presa visione del documento del Coordinamento dei Presidi delle Facoltà mediche lombarde;
rilevata la assenza di un vantaggio economico ed organizzativo della manovra di accorpamento in atto, a fron-
te di un consistente aggravio amministrativo-procedurale e del notevole disagio sopportato dai Medici in for-
mazione specialistica e dalle Facoltà che ne hanno la responsabilità organizzativa, trovandosi oggi a dover
gestire ben tre diversi ordinamenti/aggregazioni contemporaneamente attivati, e che potranno ogni anno sub-
ire ulteriori modifiche in relazione alla programmazione, portando alla totale confusione organizzativa;
rilevato inoltre che la riaggregazione non tiene conto dei par eri del CUN sulle singole Scuole;
ritiene che la qualità della formazione rischi di esser e compromessa dalla attuale complessa e a volte non
razionale organizzazione dei corsi, che si svolgono anche su territori appartenenti a più regioni, magari nem -
meno contigue, e con rapporti con Aziende Ospedalier e e quindi contratti di lavor o diversi;
chiede che il riordino delle Scuole di Specializzazione parta dalla verifica dei r equisiti delle Scuole e dalla
valutazione ex post dei risultati della formazione e che le aggregazioni, sulla base delle proposte delle Facoltà,
siano possibili al più su base r egionale, essendo presente su base r egionale il coordinamento sia dei Rettori
che dei Presidi di facoltà;
propone che le Scuole istituite ed in possesso dei requisiti quali-quantitativi previsti per l'accreditamento siano
attivate indipendentemente dal numero "minimo" di contratti.
Università di Milano
CHIRURGIA PLASTICA: antica Scuola (fra le più antiche in
Come stabilito nella seduta odierna della Conferenza, si
italia, addirittura 2 scuole unimi fino alla riforma) 2007-
riportano, di seguito, a titolo esemplificativo, alcune
08:3 posti (da sola) - 2008-09: 2 posti (da sola) - 2009-
situazioni di criticità segnalate dalle sedi (Facoltà,
10 aggr egata a Genova (capofila) con 3 posti (notar e
Scuole di Specializzazione).
che la rete formativa non è comparabile con Genova e
la media dei posti negli ultimi 5 anni è di 3,2 mentr
Facoltà di Torino-San Luigi Gonzaga
Genova è nettamente sotto i 3)
Non sono state attivate alcune Scuole, quali
CHIRURGIA DELL'APPARATO DIGERENTE: 2007-8: 3 posti (da
RADIODIAGNOSTICA e MEDICINA INTERNA - compr ese nelle
sola)- 2008-9: 3 posti (da sola)- 2009-10: 4 posti capofi-
specialità indispensabili; altre
richieste non attivate
la con Bicocca Brescia e Udine (sic!)
CHIRURGIA GENERALE, O RTOPEDIA,
CHIRURGIA PEDIATRICA: 2007-8: 1 posto (da sola) 2008-9:
ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE, P SICHIATRIA - considerate
(3 posti capofila con Brescia e Pavia) 2009-10: aggrega-
indispensabili - alle quali si aggiungono
ta a Padova insieme a Bologna - Br
escia - Ferrara -
OTORINOLARINGOIATRIA, NEUROLOGIA, UROLOGIA e ONCOLOGIA
Verona (5 posti per 6 aggregate - sparisce in Lombardia
- che soddisfano tutti i criteri Osservatorio/Cineca.
Med. Chir. 48, 2101-2103, 2010
Conferenza dei Presidi
Università di Genova
ti l'unica Struttura di questo tipo in possesso di
Soppressione delle Borse di Studio per la Scuola di
Ciclotrone, R adiochimica, Diagnostica PET-CT
Specializzazione in UROLOGIA; corrisponde ai criteri
Diagnostica SPECT-CT , Reparto di Degenza con 16
enunciati nella Nota MIUR pr ot. 4010 del 19/10/2009
letti per terapia medico-nuclear
a firma del Capo Dipartimento dott. Antonello Masia,
Laboratorio di er gometria associato alla Cardiologia
in cui vengono elencati i requisiti ritenuti necessari
Nucleare, d irettamente gestito da medici nucleari.
per l'attivazione delle Scuole. Al punto A della nota
Tale panorama di potenzialità diagnostiche e terapeu-
ministeriale si sottolinea la necessità di Docenti della tiche non è pr esente in nessuna altra Scuola italiana,
tipologia della Scuola con
adeguata pr oduzione
ad eccezione di quella del Policlinico Gemelli
scientifica e documentata competenza pr ofessionale.
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
La Scuola di Specializzazione
dell'Università di Genova possiede questi requisiti in
Università di Bologna
Per la Scuola in
CHIRURGIA PEDIATRICA risulta una
Annovera per la disciplina Med. 24 Ur
aggregazione di 7 diff erenti sedi per un totale di 5
Docenti Universitari di ruolo di
cui: un Pr ofessore
borse assegnate. Si tratta di una decisione in contra -
Ordinario, un Pro fessore Associato, un Ricercatore
sto sia con la pr
oposta dei Pr esidi della Regione
Emilia-Romagna (che le inviai con la e-mail sotto
Alla luce di quanto prescritto dalla nota ministeriale e
riportata) sia con gli accordi assunti tra lor o a livello
poi ribadito più volte dal CUN l'assegnazione di tr e
nazionale dai Direttori delle Scuole di
borse di Urologia all''Ateneo di Pavia appare del tutto
Specializzazione in Chirurgia Pediatrica.
incomprensibile, essendo l'Università di Pavia del
Per le Scuole di NEUROPSICHIATRIA INFANTILE, CHIRURGIA
tutto spr ovvista di Docenti del settore Med. 24. Se
TORACICA E GENETICA MEDICA, la p roposta dei Pr esidi
consideriamo comparativamente la situazione della
emiliano-romagnoli prevedeva che la sede capofila
Regione Liguria rispetto ad altr e realtà regionali non
fosse indicata a r otazione ma che quest'anno essa
solo detta decisione appar e da un lato incompr ensi-
fosse Bologna, mentre per tutte e 3 le Scuole dinanzi
bile, essa appar e assolutamente ingiustificata. La
citate ciò non è avvenuto.
Liguria, con una sola Università: l'Università degli
Studi di Genova, ed una popolazione di 1.645.441
Università di L'Aquila
Rispetto all'a.a. 2007/2008 in cui l'Ateneo Aquilano
poteva contare su ben 39 Scuole di Specializzazione
Università di Brescia
autonome e funzionali, per l'a.a. corrente l'Ateneo
La Scuola di Specializzazione di GERIATRIA, come facil-
aquilano può dir e di averne n. 17, di cui n. 11 auto -
mente verificabile dai dati pubblici disponibili, è atti -
va dal 2000 (Milano Bicocca dal 2003). Essa rispetta
CHIRURGIA VASCOLARE: situazione a.a. 2008/2009: ch e
tutti i requisiti formativi richiesti (tanto da aver la pos-
aq federate con 2 contratti (Chieti capofila); situazio -
sibilità di for mare 7 specializzandi/anno). Essa è una
ne a.a. 2009/2010: Chieti autonoma con 3 contratti; aq
delle poche Scuole in Italia che al suo inter no (nella
aggregata a bari (3 contratti) per molte scuole (DERMA-
Struttura di Sede) abbia un Reparto per pazienti acuti,
TOLOGIA E VENEREOLOGIA, ANATOMIA PATOLOGICA, CHIRUR-
una Riabilitazione, una RSA e un Hospice. Dal 2003
GIA VASCOLARE, OFTALMOLOGIA, RADIOTERAPIA, UROLOGIA)
ha sempre avuto assegnati dal Ministero 2 borse/con-
Chieti e L'Aquila sono state aggr egate fra lor o o con
tratti a cui si è aggiunto ogni anno un'altra
altre sedi extraregione perche' il numero di contratti,
borsa/contratto per un totale, nell' ultimo quinquen -
pari a 2, non ha consentito il mantenimento dell'au -
nio (2003-2007) di 15 contratti.
(referenza: Uf ficio
tonomia regionale ma, sorprendentemente, per altre
Borse/Contratti, Università degli Studi di Brescia). Più
scuole si e' mantenuta l'autonomia di sede o regiona-
del 60% del personale docente è personale di ruolo
le con soli 2 contratti ( ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA
dell'Università e la Scuola, come documentato, è inse-
CLINICA (L'Aquila/Chieti 2 contratti) nonchè per la
rita pienamente nel territorio a cui afferiscono circa 2
MEDICINA D'EMERGENZA/URGENZA (L'Aquila 2 contratti)
milioni di persone con cir ca 400.000 anziani (bacino
scuole di ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA, MEDICINA FISICA E
d'utenza pr ovince di Brescia, Cremona,
RIABILITATIVA, CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA: nulla di
coinvolgendo tutte le struttur e che operano in ambi -
quanto era stato pr
oposto per "riattivare" queste
to Geriatrico nonché Medici di Medicina Generale.
Scuole nella sede dell'Aquila è stato pr evisto nel DM
Inoltre, l'attività di ricerca è sicuramente valida e con-
5 febbraio. Rimaniamo ancora in attesa di conoscer e
tinua come dimostra, ad esempio, l'Impact Factor
le motivazioni di questa immotivata e ingiusta "disat -
(Pub. Med) dei docenti del settore caratterizzante la
tivazione". Sorprendentemente, per l'A.A. 2009/2010,
Scuola (Medicina Inter na MED 09) che risulta pari a
la sede di Chieti ha avuto 2 contratti in più per l'orto-
1294, cioè il terzo in assoluto considerando tutte le
pedia (da 3 contratti passa a 5 contratti) ed 1 contrat-
33 scuole di Geriatria nazionali (vedi scheda rileva -
to in più per la Medicina fisica e riabilitativa (da 2
zioni dati per tipologia di Scuola a cura del r eferente
contratti passa a 3 contratti, mantenendo così anche
nazionale prof. Roberto Bernabei).
l'autonomia di sede). Non v'è traccia dell'Aquila,
La Scuola di Specializzazione di MEDICINA NUCLEARE è
neanche come sede "aggregata".
sostanzialmente l'unica nel panorama italiano che,
convenzionata con strutture pubbliche, possa garanti-
Università di Bari
re un training adeguato in tutti i settori della Medicina
Per l'A.A. 2009/2010 sono state disattivate e trasferite
Nucleare fornendo adeguati standard quali-quantitati-
fuori Regione le seguenti Scuole di Specializzazione
vi. La Medicina Nuclear
e degli Spedali Civili di
con il numer o di contratti accr
editati per l'A.A.
Brescia, sede della Scuola di Specializzazione, è infat-
Med. Chir. 48, 2101-2103, 2010
stati del tutto disattesi i criteri per le scuole di specializ-
Scuole di Specializzazione
Contratti
zazione da attivare e considerare autonome. La Scuola
di Specializzazione in Endocrinologia di Catania infat -
AUDIOLOGIA E FONIATRIA
ti, è stata aggregata, seppure con funzione di capofila,
BIOCHIMICA CLINICA
a quelle di Catanzar o, Messina e Paler mo. Eppure, se
la Commissione si fosse basata sui criteri stabiliti:
CHIRURGIA PEDIATRICA
- produzione scientifica dei docenti
FARMACOLOGIA MEDICA
- volume di attività assistenziale e "case mix" (solo la
nostra Unità del Garibaldi ha oltr
e 1.500 ricoveri e
PATOLOGIA CLINICA
70.000 prestazioni ambulatoriali certificate l'anno)
- dimensioni del tr onco comune (Catania ha non solo
Ciò ha comportato una penalizzazione per gli Studenti
tutte le discipline necessarie ma anche quasi tutte nella
laureatisi pr esso le Facoltà Mediche di Bari e Foggia
stessa sede ospedaliera e di riferimento Regionale)
costretti a trasferirsi presso Università di altre Regioni
- pregressa attività con almeno 3 borse/contratti nazio-
per iscriversi a queste specializzazioni. Ridotto è stato
nali negli anni 2003-2008.
anche il numer o dei contratti per le Scuole di
Non vi è dubbio che Catania (dove tra l'altro nel 2008-
Specializzazione in NEUROLOGIA e REUMATOLOGIA.
2009 sono state accorpate le due scuole di
In totale l'Università di Bari tra l'A.A. 2008/2009 e l'A.A.
Endocrinologia riducendo di una unità i contratti
2009/2010, ha perso 10 contratti per la formazione spe-
nazionali da 6 a 5) largamente eccede positivamente
cialistica. Si fa rilevare che già nell'A.A. 2008/2009
tutti i r equisiti indicati ed aveva quindi diritto di esse -
l'Università di Bari è stata penalizzata per la chiusura
re mantenuta autonoma. Una semplice verifica compa-
delle Scuole di Specializzazione in GENETICA MEDICA (1
rativa con scuole della stessa specialità indica che sono
contratto A.A. 2007/2008), MEDICINA DELLO SPORT (1 con-
state mantenute autonome, nonostante mancasse
tratto A.A. 2007/2008), MICROBIOLOGIA (1 contratto A.A.
oggettivamente almeno il requisito (4), Bari, Chieti,
Modena, Pavia, Siena, Varese, Ferrara, Firenze.
Si ribadisce la necessità di r estituire alla sede ammini-
Inoltre, la Facoltà ha segnalato criticità e gravi pr oble-
strativa di Bari almeno le Scuole di Specializzazione alle
matiche r elative alla situazione in cui vengono a tr o-
quali, nell'A.A. 2008/2009, erano assegnati 2 contratti.
varsi, a seguito dei
provvedimenti ministeriali, le
Scuole di Specializzazione in OCULISTICA, MEDICINA DEL
Università di Foggia
LAVORO, GENETICA.
Segnala, tra le varie assurdità di questa deregulation per
le scuole di specializzazione, come la scuola di
Sardegna (Università di Cagliari e di Sassari)
GERIATRIA, sede capofila Bari ed aggr egata Foggia, dis-
Proposta dei Presidi
ponga tra i docenti di un solo professore ordinario qui
EMATOLOGIA Sede capofila a Sassari con un Pr ofessore
a Foggia (Pr of. Vendemiale) e di due associati a Bari
Ordinario ed una struttura unica del Nord Sardegna
uno dei quali, secondo il bando attuale, verrà nomina -
Sede capofila a Cagliari con un Pr ofessore Associato e
to Presidente della commissione di esame.
con più strutture nel Sud della Sardegna
GERIATRIA Sede autonoma a Sassari con 3 contratti mini-
Università di Catania
steriali È stato tolto 1 contratto per cui la pr ossima
Per la Scuola di Specializzazione in ENDOCRINOLOGIA E
volta rischia di essere aggregata
MALATTIE DEL RICAMBIO dell'Università di Catania sono
MALATTIE INFETTIVE Sede autonoma a Sassari con 3 con -
tratti (ministeriali + regionali) Sede aggregata seppure
capofila ma con un contratto in meno
MICROBIOLOGIA Sede capofila Sassari Sede capofila
NEFROLOGIA Sede autonoma come lo scorso anno con 3
contratti ministeriali + r egionali Aggr egata con sede
capofila Cagliari e con riduzione di 1 contratto
NEUROLOGIA Sede autonoma con più di 3 contratti
(ministeriali +r egionali) Aggregata con sede capofila
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Sede autonoma come lo
scorso anno con 3 contratti (ministeriali + regionali)
Aggregata con sede capofila Cagliari e con riduzione di
SCIENZE DELL'ALIMENTAZIONE Sede capofila a Sassari
Sede capofila a Cagliari
Scuole di Genetica Medica
Sono state ridotte da 24 contratti (scorso anno) a 22 (que-
st'anno) e soprattutto le seguenti di lunga tradizione ed
importanti sono stati accorpati con tre contratti: Milano,
Brescia, Pavia, Varese; - Genova, Firenze, Siena, Torino
Il che r ende oggettivamente complicato la gestione
considerato le distanze e soprattutto le capacità forma-
tive di ognuna di lor o.
Med. Chir. 48, 2101-2103, 2010
Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM in Medicina e Chirur gia
Appunti dalla Conferenza permanente
a cura di Amos Casti
La Conferenza Permanente dei Presidenti di Consiglio
in Eur opa (AMEE) illustrando la sede e le struttur
di Corso di Laur ea Magistrale di Medicina e Chirur gia
necessarie per lo svolgimento di tale importante evento.
(CPPCCLMMC), che si è costituita cir ca 25 anni fa per
Nella mattinata di sabato si è tenuto un importante
iniziativa del Pr of. Giovanni Danieli, e il cui attuale
forum sulle attività didattiche professionalizzanti (ADP),
Presidente è il Prof. Andrea Lenzi, si riunisce ordinaria-
introdotto con la consueta abilità pedagogica da
mente 4-5 volte all'anno a Roma come sede abituale ed
Luciano Vettore, in cui i presenti sono stati suddivisi in
anche nelle città sedi del Corso di Laurea. La 96a riunio-
quattro gruppi. Il primo si è occupato di pr oporre u n
ne si è tenuta a Monza - Milano Bicocca ed ha visto la
elenco di ADP pratiche e metodologiche essenziali e
partecipazione di quasi tutti i Presidenti o lor o delegati
individuare modalità utili per la scelta, l'apprendimento
dei Corsi di Laur ea Magistrale di Medicina e Chirur gia.
e la valutazione delle competenze metodologiche; il
La collega Marzia Galli Kienle, assieme alle Autorità
secondo, sulla base di esperienze locali, aveva il com -
Accademiche della Sede, ha magnificamente organizza-
pito di definire nei fini e nei risultati le modalità ottima-
to l'incontro che si è svolto nei giorni di venerdì 9 apri-
li di distribuzione delle "ADP" lungo i sei anni del
le a Monza e sabato 10 aprile 2010 a Milano Bicocca.
corso; nel terzo sono state presentate due esperienze
Dopo il saluto delle Autorità, la Confer enza ha discus -
(Modena-Reggio Emilia e un CLM di Roma La sapienza)
so l'inchiesta su "Cure Primarie e Medicina Generale
del rapporto con il territorio per l'insegnamento-appren-
nel curriculum del CLM in Medicina e Chirurgia", con-
dimento delle ADP; l'ultimo si è occupato delle ADP e i
dotta da Italo Vantini, che ha presentato i risultati di tale
rapporti con la componente ospedaliera. Al ter mine di
problematica di tutte le sedi (45 Corsi di Laur ea), indi-
questo importantissimo forum, Pietro Gallo ha fatto una
cando le modalità di attivazione di tale corso, obbliga -
sintesi di questa e di precedenti esperienze ( Atelier di
torio o come attività elettiva, gli obiettivi, le modalità di
Torino e mini-Lecture di Roma), illustrando i punti chia-
svolgimento, il coinvolgimento e le funzioni didattiche
ve e le proposte operative che la Conferenza dovrà met-
dei medici di Medicina Generale, la collocazione crono-
tere in cantiere nei prossimi incontri.
logica nel percorso dei sei anni, i CFU attribuiti e i set -
tori scientifico disciplinari coinvolti, la tipologia delle
Le relazioni presentate nella 96a riunione della
attività didattiche, le sedi e le strutture delle attività pra-
Conferenza, come quelle degli altri incontri, sono il
tiche, il gradimento degli studenti, la motivazione e
frutto di Gruppi di Lavor o che il Pr esidente Lenzi ha
l'impegno del personale non universitario, e i punti di
attivato fin dal suo primo mandato. Alcuni di questi
forza e le criticità incontrate nella realizzazione.
gruppi hanno esaurito il lor o compito con degli elabo -
Gilda Caruso, Gianluca V
rati utilizzati poi nelle varie sedi, ed altri proseguono la
Scannicchio hanno presentato le lor o esperienze sul-
l'organizzazione ed attuazione di un Corso di Laur ea
loro attività che si aggior na continuamente con il pr o-
Magistrale di Medicina e Chirur gia in lingua inglese.
cedere delle esperienze o per l'adeguamento alla nor-
Nell'a.a. 2008/2009, Pavia ha iniziato il corso in ingle-
mativa in evoluzione. In questo momento particolare
se ed il collega Scannicchio ha illustrato le problema-
rilievo assumono quelli relativi alla Medicina del terri -
tiche e le soluzioni adottate riguardanti il test di
torio, il Progress test e le Site visit. Il Gruppo di Lavoro
ammissione, lo svolgimento dei corsi integrati e l'im -
delle Site visit, in questi ultimi cinque anni, ha coinvol -
pegni dei docenti.
to quasi tutti i Pr esidenti di C orso di Laur ea e tutte le
Carlo Della Rocca ha pr esentato una relazione su gli
sedi sono state visitate da Commissioni a questo propo-
scopi, le esperienze delle Site visit , il questionario di
sito costituite ed hanno potuto rilevar e le criticità e le
valutazione delle sedi, le commissioni, la verifica e revi-
eccellenze dei Corsi di Laurea Magistrale di Medicina e
sione di qualità, gli obiettivi da raggiungere ed il pro-
Chirurgia di tutte le Facoltà italiane, facendo emergere
gramma per la prossima esperienza.
un quadr o che ha for nito importanti strumenti per il
Alfred T enore, richiamando le esperienze del
controllo di qualità dei Corsi di Laur ea. Questo pr o-
Progress test, che per il prossimo anno si terrà mercole-
gramma di valutazione di qualità è un primo tentativo
dì 17 novembre 2010, ha analizzato la situazione dell'e-
di "accreditamento" dei corsi dei CLM e potrebbe esse-
same di stato per l'abilitazione alla professione di medi-
re acquisito dal sistema nazionale di valutazione della
co chirur go rilevando diverse criticità e prospettando
alcune soluzione derivate dal pr ogress test.
Giuseppe Familiari ha relazionato sullo stato dell'arte
I prossimi incontri della Confer enza sono pr ogram-
relativo alla candidatura di Roma per lo svolgimento
mati per: 12 luglio 2010 a Roma; 10 e 11 settembre 2010
del Congresso della Association for Medical Education
a Portonovo (Ancona) e 19 e 20 novembre 2010 a Bari.
Med. Chir. 48, 2104, 2010
Conferenza Permanente delle Classi di Laur ea delle Professioni Sanitarie
Mozione per l'applicazione della Riforma D.M. 270/04
a cura di Luisa Saiani
Le 2 giornate di lavor o del Meeting di Portonovo
La circolare del MIUR 160/4 settembr e 2009, r elativa
sono state dedicate soprattutto all'applicazione del
ad ulteriori interventi per la razionalizzazione e qualifi -
D.M. 270/04, del D.I. 19 febbraio 2009 e del D.M 8 gen-
cazione dell'offerta for mativa, dispone l'attribuzione di
naio 2009 ai C.d.L. e C.d.L.M. delle professioni sanita-
non meno 6 CFU per insegnamento o modulo coordi -
rie, al fine di garantire sul territorio nazionale la massi -
nato. Questa indicazione mette in difficoltà la predispo-
ma uniformità. A tal proposito, si riportano gli orienta-
sizione di piani didattici dei
CdL delle Professioni
menti emersi, tenuto conto degli interventi dei Relatori
Sanitarie, che devono da una parte contar e su 96 (al
e dei Rappresentanti dei Ministeri e del CUN
massimo) su 180 CFU per gli insegnamenti teorici, dal -
l'altra garantire apporti disciplinari specifici, ma per un
numero di CFU molto inferiore a 6.
In considerazione, in particolare, del vincolo dei
1. Attivazione corsi nell'a.a. 2010 -2011
60 CFU da assegnar e al tir ocinio (pari a 1/3 del
Settembre - ottobre 2009: Ordinamenti e Regolamenti in
totale dei CFU) si pr opone, pertanto, di abbassar e
a 4 CFU la quota minima necessaria per insegna-
31 gennaio 2010: invio al MiUR tramite procedura infor-
mento, e di pr
evedere la sua articolazione in
matica degli ordinamenti didattici
media in 3 moduli, ciascuno dei quali di 1-2 CFU .
2. Attivazione corsi nell'a.a. 2011 -2012
Settembre - ottobre 2010: Ordinamenti e Regolamenti in
Gli Atenei hanno anche disciplinato il peso in ore del
CFU tra le diverse modalità didattiche; per la didattica
31 gennaio 2011: invio al MiUR tramite procedura infor-
frontale c'è un elevato range: in alcuni casi 6 or e, in
matica degli ordinamenti didattici
altri 8, 10, fino a 15 ore (il massimo consentito dalla
normativa). La conseguenza di questa applicazione
2. DENOMINAZIONE DEI CORSI DI LAUREA
produrrà per corsi for mativi altamente diff ormi dal
punto di vista dell'investimento teorico formativo.
All'articolo 1, comma 9 del DI 19/02/09 è pr
che "Le università attribuiscono al corso di laur ea una
Si propone pertanto di garantire :
denominazione corrispondente a quella della figura
almeno il 50% di studio individuale negli inse-
professionale di cui ai relativi decreti del Ministro della
sanità".
equilibrio tra aula / eser citazioni / studio indivi-
Con nota pr otocollo 3056 del 27 luglio 2009 della
duale (va progettato e governato)
D.G. del MiUR si informa che "Per quanto riguar da le
10-12 ore / CFU di didattica fr ontale negli inse-
denominazioni delle laur ee in questione trattandosi di
gnamenti teorici (12-15 per la Classe 1)
titoli aventi valor e abilitante, si ritiene di poter confer-
20 ore /CFU di presenza studente nei laboratori
mare che, come indicato con nota pr
ot.2348 del
19.12.2002 per i corsi previsti dal DI 2.4.2001, le deno-
25 ore /CFU per tirocinio (30 ore per la Classe I)
minazioni devono esser e unifor mi sul territorio nazio-
nale e corrispondenti a quelle delle rispettive figure pro-
4. PROPOSTE PER UN'APPLICAZIONE DEL CRITERIO DI COPERTU-
fessionali dell' area sanitaria".
Alla luce dei due riferimenti riportati, conside-
1. 50 % Insegnamenti affidati a professori e ricercatori
rando in particolar e che la questione era già
universitari
stata af frontata per il pr ecedente or dinamento
Il Dlvo 502/92 stabilisce che di nor ma l'insegnamen-
degli studi, la denominazione dei corsi non
to è affidato a personale del ruolo sanitario. Nella r eal-
dovrebbe cambiar e rispetto alle laur ee pr ece-
tà nei C.d.S. delle professioni sanitarie circa il 40% della
denti (salvo casi irr egolari già evidenziati pr ece-
docenza è strutturata con universitari, mentre la parte
restante è in carico a docenti appartenenti al SSN e
docenti esterni (per contratti specifici come per gli inse-
3. CRITERI E LIMITI DA OSSERVARE NELLA COSTRUZIONE DEI PIANI
gnamenti di lingua inglese ).
DI STUDIO DEI CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE
Il Decreto 19 febbraio 2009 recita che "Almeno il cin-
quanta per cento degli insegnamenti previsti dagli ordi-
La progettazione dei C.d.S. prevede l'assolvimento
namenti didattici dei corsi di laur ea […] è af fidato a
del limite del numer o massimo di esami (20); in parti -
professori e ricercatori universitari […]. Sono escluse dal
colare, in tali C.d.S., dei 20 esami pr evisti 3 sono riser -
calcolo del cinquanta per cento le attività di tir ocinio,
vati all'esame di tirocinio per ciascun anno di corso e 1
ovvero i 60 CFU pr ofessionalizzanti…."
per le attività formative autonomamente scelte dallo
studente, per cui il totale di esami relativi alla attività
Si auspica che il Comitato di V
didattica teorica sarà pari a 16.
Universitaria colga questa particolarità e for nisca
La distribuzione dei crediti nelle diverse attività for -
indirizzi per una interpr etazione univoca di tale
mative risulta, di norma, quella riportata nella tabella.
norma sul territorio nazionale.
Med. Chir. 48, 2105-2106, 2010
Conferenza delle Classi di Laur ea delle Professioni Sanitarie
giormente questi incarichi.
Laboratori professionali obbligatori
Data l'attuale eter ogeneità di modalità seguite
Attività autonomamente scelte dello
per l'incarico di docenza al personale del S.S.N., si
auspica un rior dino generale e linee guida sulla
Attività di lingua/informatica (seminari)
procedura dell'"af fidamento" a personale del
Esame finale e inglese
ruolo sanitario con effettive caratteristiche profes-
Attività didattica teorica
sionali e scientifiche predefinite.
di cui minimo 30CFU (per la prima
Si segnala, peraltro, la forte instabilità del sistema for-
classe) e 15 CFU (per le altr e classi)
mativo derivante da "affidamenti" di durata annuale.
sono vincolati su SSD del pr ofilo pro-
fessionale del CdL in base al DM19
Pertanto, si chiede se sia possibile rinnovar
febbraio 2009; Tali CFU, per la lor o
l'"affidamento" allo stesso docente per almeno un
valenza professionalizzante, vengono
triennio, pr evia valutazione positiva annuale da
erogati prevalentemente da Docenti
parte della struttura didattica.
del SSN, anche se la Confer enza
auspica per il futur o un graduale
5. DURATA MASSIMA DEL PERCORSO IN ANNI DI STUDIO
aumento di Docenti strutturati e
appartenenti ai SSD delle pr ofessioni
All'articolo 6, comma 3 del Decr eto 19 febbraio 09 è
sanitarie.
previsto che "Il titolo di studio è conseguibile indipenden-
temente dal numero di anni di iscrizione all'università".
Se va inteso che non ci sono limiti al numero di anni
entro cui lo studente può conseguire il titolo si segna-
Tab. 1 - Distribuzione dei cr editi nelle diverse attività
la che, in un corso di laurea dove il tirocinio professio-
nale è caratterizzante, conseguire la laurea abilitante
all'esercizio professionale in un periodo più lungo del
Per quanto riguarda la copertura del 50% degli inse -
doppio rispetto a quello della durata minima del corso
gnamenti af fidati a pr ofessori o ricer catori universitari
di laurea, e magari a distanza di molti anni dall'ultima
sono state analizzate varie ipotesi interpretative, per
esperienza di tir ocinio, può non garantir e la sicur ezza
esempio considerare:
degli utenti e degli studenti stessi.
- 50% degli "Insegnamenti" (8 docenti universitari respon-
sabili, perciò, della metà dei sedici insegnamenti)
Si chiede, pertanto, se la durata massima degli
- 50% di tutti i docenti
studi possa essere regolamentata a livello naziona-
- 50% del totale CFU di teoria (su un massimo di 96
le o, in alter nativa, se possa esser e regolamentata
CFU di attività teorica, 48 CFU ricoperti da docenti uni-
nei RAD al fine di tener conto sia dell'obsolescen-
za delle conoscenze e delle competenze pr ofessio-
- 50% del totale CFU non vincolati su SSD del pr ofilo
nali, sia dei criteri di efficienza di cui alla Legge del
professionale specifico del CdS (in quanto per la gran
9 gennaio 2009 n. 1, art 2.
parte ricoperto da docenti aff erenti al SSN); quindi, la
base di calcolo risulta pari a massimo 66 CFU [=96-30]
6. REQUISITI MINIMI E RICADUTE SUL FINANZIAMENTO 7%
nei C.d.S. della Classe 1 (per un totale di 33 CFU coper-
ti da universitari) e 81 CFU [=96-15] negli altri C.d.S.
Il DM Università 31 ottobr e 2007 -Requisiti dei corsi
(per un totale di 41 CFU coperti da universitari)
di laurea - nella Tabella 7 fissa il numer o minimo di
- 50% del totale minimo di CFU previsti per la teoria (su
10 studenti e il numer o massimo di 75 studenti per
66 CFU, 33 coperti da docenti universitari)
corso di laurea.
Il conteggio docenti max due volte dovrebbe essere
Questi parametri vengono utilizzati come indicatori
superato fissando un tetto max di CFU ricoperti dallo
della qualità dell'of ferta for mativa utili alla deter mina-
stesso docente (es. 9 o 12 CFU)
zione della quota 7% FFO annuale.
I corsi di laur ea in In fermieristica, che sono molto
Si auspica un chiarimento condiviso con i due
numerosi, influiscono notevolmente sul numeratore,
per esempio 350 studenti vengono conteggiati come 5
Ministeri per tr ovare una soluzione equilibrata
C.d.L; pertanto il rapporto docenti di ruolo che appar -
che salvaguar di la componente accademica, ma
tengono ai settori di base e caratterizzante e numer o
nello stesso tempo anche la docenza r esa disponi-
dei C.d.L. abbassa l'indicatore, penalizzando le Facoltà
bile dal Servizio Sanitario Nazionale.
di Medicina che si sono assunte il maggior impegno di
formazione soprattutto per il C.d.L. in Infer mieristica.
2. Af fidamento Insegnamenti a Personale del Ruolo
Come conseguenza si potrebbe verificare la tendenza a
Sanitario.
ridurre i l numero d'iscritti pur a fronte di fabbisogni
All'articolo 3, comma 1 del Decr eto 19 febbraio 09 si
stabilisce che " Le competenti struttur e didattiche deter-
minano, con il r egolamento didattico del corso di lau-
Si segnala ai Ministeri competenti la pr oposta di
rea, l'elenco degli insegnamenti, da af fidare anche a
correggere questo parametro considerando i corsi
personale del ruolo sanitario".
di laur ea delle pr ofessioni sanitarie almeno al 50
Il Rappr esentante del Minister o del Lavor o, della
%, in considerazione del fatto che i docenti dei
Salute e delle Politiche sociali ha ribadito il forte inte -
C.d.L. delle pr ofessioni sanitarie sono "di nor ma
resse a difendere la docenza del SSN e a regolare mag-
appartenenti al SSN".
Med. Chir. 48, 2105-2106, 2010
Il consenso informato quale parte integrante
della prestazione sanitaria
Il consenso informato consiste nella libera e consape-
a) l'art. 2 della Costituzione, nel disporr
e che " la
vole scelta da parte del paziente o, come vedr emo del
repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili del-
cittadino, in ordine alle cur e sanitarie che lo riguarda -
l'uomo", sancisce l'inviolabilità dei diritti della persona.
no per l'effetto delle corrette infor mazioni ricevute da
b) L'art. 13 della Costituzione, secondo il quale " La
parte del medico.
libertà personale è inviolabile ", garantisce l'inviolabilità
Tale nozione rappresenta il punto di arrivo di un per-
della libertà della persona, anche con riferimento alla
corso non molto lungo iniziato in Italia nel 1990 con la
libertà di salvaguardia della salute e dell'integrità fisica.
sentenza relativa al noto caso "Massimo", con la quale
c) Ed infine, l'art. 32, al 2° comma stabilendo che
è iniziato un pr ocesso di radicale mutamento del rap -
"Nessuno può esser e obbligato a un deter minato tratta-
porto tra il medico ed il paziente, trasformatosi dal tra -
mento sanitario se non per disposizione di legge. La
dizionale modello paternalistico a quello personalistico. legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal
Fin dai tempi antichi, infatti, il comportamento del
rispetto della persona umana ", nega la possibilità di
paziente nei confronti del medico era sempre stato carat-
effettuare trattamenti sanitari a pr escindere d alla c on-
terizzato da una forte fiducia, in quanto il malato si face -
senso del cittadino.
va curare senza chieder e chiarimenti sul trattamento né
Il consenso infor mato è stato quindi il naturale svi -
sulle azioni terapeutiche ed il medico si tr ovava su un
luppo dei diritti sanciti dalla Costituzione.
piano superiore rispetto a quello del paziente.
Il consenso infor mato come diritto del cittadino è
Dopo le esperienze della seconda guerra mondiale,
nato per la prima volta negli Stati Uniti con il noto caso
le nuove Costituzioni emanate dagli Stati occidentali
"Salgo" del 1957. La Corte Supr
ema della Califor nia
hanno portato all'aff ermazione di importanti diritti dei
affermò, infatti, che " il medico ha il dover e di comuni-
cittadini, quali quelli della libertà, della dignità e della
care al paziente ogni fatto che sia necessario a formare
inviolabilità della persona umana. Si tratta di diritti che
la base di un ‘intelligent consent' al trattamento pr opo-
nei decenni successivi hanno trovato effettiva e concre-
sto". Con tale pronuncia i magistrati statunitensi sottoli-
ta attuazione e sviluppo nelle legislazioni e nella giuri -
nearono che l'obbligo dell'informazione al fine di otte -
nere un adeguato e consapevole consenso (definito
E' nata così una nuova prospettiva personalistica del
con il termine " consenso intelligente") si doveva dove -
rapporto medico-paziente nella quale si inserisce l'isti -
rosamente ed in modo tassativo estendere non solo agli
tuto del consenso informato, che mira a porre al centro
eventuali e probabili pericoli legati al tipo di prestazio-
dell'attività del medico non tanto il malato, quanto la
ne proposta, ma anche alle possibili terapie alternative
persona. La dottrina e la giurisprudenza sono giunte, di
che in concreto ed utilmente in senso pratico potevano
recente, a riconoscer e un ruolo primario al consenso
essere scelte ed ef fettuate. Nella fattispecie in esame,
informato, inteso come diritto del cittadino in quanto
infatti, il signor Martin Salgo af fetto da paralisi irrever-
detto principio riguarda non solo la tutela della perso -
sibile in conseguenza di una aortografia translombare
na del malato, ma del cittadino in gener e.
aveva citato in giudizio il proprio medico, accusandolo
Oggi il cittadino si rivolge al medico e alle struttur e
di aver agito con negligenza e di aver omesso di avver-
sanitarie con un approccio diverso rispetto al passato.
tirlo dei pericoli e dei rischi cui poteva andar e incon-
Infatti, in primo luogo lo sviluppo della medicina pre-
tro. Il tribunale non limitò le indagini e non cir coscris-
ventiva ha portato il cittadino a sottoporsi a maggiori
se il dibattito alla sola dimostrazione del tipo di accet -
controlli clinici per la diagnosi di eventuali patologie
tazione data dal danneggiat o al tra ttamento proposto,
che poi, di fatto, nella maggior parte dei casi per fortu-
ma pose l'accento e dir esse l'attenzione sull'entità e
na non sussistono.
sulla qualità dell'in formazione che aveva pr eceduto
Pensiamo, ad esempio, agli esami ecografici o alla
l'acquisizione del consenso, intr
oducendo così un
risonanza magnetica per i quali è pur
nuovo elemento giuridico oggettivo da considerare
consenso informato.
come fattore indipendente.
In secondo luogo, sempr e più fr equenti sono anche
Per quanto riguarda l'Italia, il primo riconoscimento
gli interventi di chirurgia estetica ai quali si sottopone il
del consenso informato risale, come abbiamo accenna-
cittadino che, pur non essendo affetto da alcuna pato -
to, al caso "Massimo" del 1990. La Corte d'Assise di
logia, mira ad ottenere un miglioramento estetico.
Firenze, con sentenza del 18 ottobr e 1990 (confermata
In terzo luogo, la ricer ca consente oggi di pr evenire
dalla V sezione della Cassazione Penale con sentenza
l'insorgere di numerose malattie grazie alle vaccinazio -
del 21.04.1992, n. 699), condannava il chirur go fioren-
ni per le quali è richiesto in ogni caso il consenso infor-
tino al r eato di omicidio pr eterintenzionale per aver
sottoposto un'anziana paziente ad un intervento chirur-
Questi esempi ci permettono di affermare che il con-
gico demolitivo (r esezione addomino-perineale con
senso infor mato è un con cetto non più attinente alla
l'allestimento di colostomia sinistra) non concordato né
sfera del paziente, ma a quella del cittadino che richie -
consentito ed in completa assenza di necessità ed
de le prestazioni sanitarie.
urgenza terapeutica in grado di giustificarlo. Nella sen -
Il consenso informato, prima che un limite o una
tenza di primo grado si legge: "… senza minimamente
regola per il mondo sanitario, è infatti un diritto del cit-
curarsi dei limiti del consenso ricevuto, senza che si
tadino, riconosciuto e garantito dagli artt. 2, 13 e 32
fosse verificata alcuna situazione di emer genza, senza
della Costituzione. Ed infatti:
che la situazione clinica della paziente lo r endesse in
Med. Chir. 48, 2107-2110, 2010
Natale Callipari
alcun modo necessario, non solo non decise di sospen-
Al di fuori di questi casi, la forma del consenso infor-
dere l'intervento, ma, all'opposto, senza esitazione alcu-
mato è libera e per pacifica giurisprudenza può esser e
na e senza consultarsi minimamente con gli altri mem-
provata con qualsiasi mezzo.
bri dell'équipe, praticò alla paziente un intervento che
Da qui si è diffusa la prassi di utilizzare moduli pre-
non solo ella non aveva consentito ma che era chiara-
stampati nei quali sono contenute le informazioni del
mente contro la volontà di lei…". All'addebito del delit-
medico e nei quali viene espr
esso il consenso da
to d i o micidio p reterintenzionale fece seguito conte-
parte del paziente al trattamento diagnostico e/o tera-
stualmente il procedimento disciplinare che si concluse
peutico. La for ma del consenso infor mato richiama
con la radiazione del medico dall'Albo pr ofessionale.
necessariamente, dunque, il tema della pr
È bene sottolinear e che con tali pr onunce, entrambe
consenso informato.
relative ad ipotesi di omesso o invalido consenso infor -
E' indubbio, infatti, che il diffondersi dell'uso della
mato, nasce la moderna responsabilità del medico. Si può
modulistica tr ova la sua fonte non tanto e non solo
dunque certamente affermare che la responsabilità medi-
nella c.d. medicina difensiva, ma nell'onere che ormai
ca è nata dalla consacrazione dei diritti inviolabili della
pacificamente la giurisprudenza pone a carico del sani-
persona e dal riconoscimento del consenso informato. In
tario circa la prova dell'avvenuta adeguata infor mazio-
effetti, il medico non si è trovato spaesato di fronte all'af-
ne del paziente.
fermazione di una sua responsabilità per violazione delle
A fronte di questi sviluppi legislativi e giurispruden -
regole relative alla diligenza, prudenza e perizia in quan-
ziali, il modo di operar e del medico ha subito, pertan -
to si tratta di principi collegati alla tecnica ed alla deon -
to, dei pr ofondi cambiamenti dovuti anche, d'altr
tologia che gli sono stati insegnati.
canto, al diverso contesto in cui oggi egli si tr
I problemi, al contrario, sono sorti con la nascita del-
esercitare l'attività sanitaria. Infatti, si è passati in poco
l'obbligo d'informazione e con l'obbligo di acquisire il
tempo dalla responsabilità del medico alla res ponsabi-
consenso informato.
Le regole che presiedono il consenso informato, ossia
La prestazione sanitaria non è più riconducibile
il suo contenuto, la forma che deve rivestir e ed i sog-
esclusivamente al singolo medico, alla sua esperienza
getti interessati, debbono essere parte del processo for-
ed alla sua capacità, ma sempre più frequentemente
mativo del medico.
viene svolta all'inter no di complesse strutture sanita -
Salvo i casi di ur genza nei quali non è richiesto il
rie, organizzate in aziende, con l'utilizzo di macchina-
consenso informato, il professionista deve essere, infat-
ri ed attrezzature sempre più sofisticati e con l'aiuto e
ti, in grado di inform are in modo chiar o ed esauriente
la collaborazione di altri medici e con l'assistenza del
il paziente sulla diagnosi, sulla pr ognosi, sulla natura
personale paramedico. Nel suddetto contesto, l'ope -
del trattamento sanitario, sui rischi prevedibili, sulle
rare del medico viene condizionato fortemente dal -
terapie alternative, nonché sullo stato di efficienza della
l'organizzazione dell'ente presso cui presta la propria
struttura sanitaria presso la quale opera.
attività, a tal punto che egli non sempre è in grado di
In particolare, al fine di ottener e un consenso vera -
incidere sull'organizzazione stessa, anzi al contrario
mente consapevole del paziente, l'infor mazione deve
finisce per subirla.
essere resa dal medico con un linguaggio semplice e
Le statistiche for nite dall'Ania dimostrano che la mag -
chiaro, adatto al livello di educazione e di cultura del
gior parte dei pr esunti "errori medici" dipendono da
paziente stesso, tenendo conto anche dello stato di
carenze strutturali ed organizzative degli enti ospedalieri.
ansia e dello stato emotivo di quest'ultimo in modo che
E' evidente quindi che la classe medica si è trovata in
sia messo nell'ef fettiva condizione di comprender e l a
poco tempo di fr onte alla valorizzazione del cittadino
portata e le conseguenze dell'intervento e/o della tera -
riconosciuto titolare di fondamentali diritti costituziona-
pia da effettuarsi.
li, al rapido sviluppo della scienza e della tecnologia e
all'aziendalizzazione delle strutture s anitarie i n c ui s i
Un aspetto di particolare rilevanza che il professioni-
svolge la maggior parte dell'attività medica. Il mondo
sta sanitario deve, inoltre, tenere conto nel suo rappor-
medico ha reagito positivamente alle novità tecniche,
to col paziente, è la forma che deve rivestire l'informa-
tecnologiche ed infor matiche, mentr e s i è t rovato
zione ed il consenso.
impreparato e sorpr eso di fronte ai casi in cui veniva
In proposito, il legislator e italiano ha espr essamente
accertata la sua responsabilità non per aver operato con
previsto la forma scritta del consenso informato nei segu-
negligenza, imperizia ed imprudenza, ma per non aver
nenti casi particolari: a) art. 2 della Legge n. 458/1967 sul
acquisito un valido consenso informato.
trapianto del rene tra persone viventi, che, peraltr o, a tal
Negli ultimi anni, difatti, la giurisprudenza ha confe -
fine prevede un'apposita procedura di volontaria giurisdi-
rito maggiore importanza all'autonomia della volontà
zione; b) art. 2, lett. l) del D.lgs. n. 211/2003 sulla speri -
della persona, attribuendo al consenso infor mato un
mentazione clinica di medicinali ad uso umano; c) art. 6
ruolo sempr e più autonomo, fino a generar e ipotesi
della legge n. 40/2004 sulla pr ocreazione medicalmente
autonome di responsabilità anche in assenza di err ore.
assistita il quale dispone che la volontà di entrambi i sog-
Si è passati così da un concetto di consenso informa-
getti della coppia sia espr
essa per iscritto al medico
to come condizione di liceità dell'operato del medico
responsabile della struttura, secondo le modalità da defi -
che agisce sull'ampiezza e sulla quantità della r espon-
nirsi con decr eto ministeriale; d) art. 14 della Legge n.
sabilità medica ad un concetto qualitativamente diver -
194/1978 sulla interruzione volontaria della gravidanza;
so, attento alla tutela della persona del paziente.
e) art. 2 della Legge n. 164/1982 sulla r ettificazione in
Al riguardo, sono emerse in giurisprudenza ipotesi di
materia di attribuzione di sesso; f) Legge n. 107/1990 sulle responsabilità del sanitario per omesso od invalido
attività trasfusionali; g) Legge n. 219/2005 sul prelievo per
consenso informato pur in assenza di violazione delle
donazione del sangue.
regole dell'attività medica. A titolo di esempio, si richia-
Med. Chir. 48, 2107-2110, 2010
ma, a tal proposito, il caso di un paziente che si sotto -
to la circostanza che la causa di tale danno possa esse-
poneva ad un intervento chirur gico di rimozione di
re inequivocabilmente riferita al comportamento (com -
alcuni tatuaggi pr esenti sulle braccia e sulle gambe e
missivo od omissivo) del pubblico dipendente, quan -
che ha condotto ad esiti cicatriziali antiestetici. In tale
tunque rimasto ignoto.
occasione, la giurisprudenza aveva statuito la responsa-
Alla luce dei suddetti orientamenti giurisprudenziali,
bilità del chirur go plastico per il fatto che questi, pur
è evidente come si ponga la necessità di superare l'idea
avendo eseguito l'intervento secondo le regole dell'ar -
del consenso infor mato strettamente ancorato al rap -
te medica, non aveva informato il paziente in ordine
porto medico-paziente per orientarsi invece verso una
alla possibilità di esiti cicatriziali.
visione più ampia e positiva.
A seguito di tali orientamenti giurisprudenziali, si può
Il consenso informato non deve più esser
affermare che tra il grande tema della r
come un obbligo o una preoccupazione del singolo
medica e quello non meno importante del consenso
operatore sanitario, ma deve essere concepito come un
informato si è venuto a cr eare uno stretto collegamen-
problema che tocca da vicino anche la struttura sanita -
to, tale che il consenso infor mato rappresenta oggi la
ria. Questo nuovo modo di concepire l'istituto del con-
porta principale d'accesso alla responsabilità medica.
senso informato in parte già avviene, di fatto, in alcuni
Di fronte a queste pronunce, ben si può comprende-
enti ospedalieri, ove l'or gano amministrativo decide
re come la classe medica si sia trovata spaesata, oltr e
quali moduli adottare all'inter no della struttura.
che preoccupata, di fronte a questi nuovi principi san -
citi dalla giurisprudenza.
Va da ultimo segnalato come le decisioni dei giudici,
Tuttavia è indispensabile che oggi il mondo medico
che condannano sempr e più i medici qualora manchi
si proietti in una diversa prospettiva e percepisca il con-
un'adeguata infor mazione al paziente, abbiano spinto
senso informato non più come un pesante onere che si
le compagnie di assicurazione a considerare la mancan-
aggiunge ai tanti doveri inerenti all'attività medica, ma
za di un valido consenso informato come una forma di
come parte integrante della stessa prestazione sanitaria. responsabilità a totale carico dell'assicurato (ossia, la
Di conseguenza va superata l'idea per la quale il
struttura sanitaria). La maggior parte delle polizze pre -
buon medico è quello che opera nel pieno rispetto
disposte dalle compagnie di assicurazione per la coper-
delle regole dell'ars medica. Il medico che non informa
tura dei risch i in m ateria san itaria non p revedono,
il paziente e non acquisisce un valido consenso, non
oppure riducono notevolmente, l'operatività della
opera bene e non adempie esattamente la pr opria pre-
polizza stessa, qual ora la responsabilità del medico
stazione. L'infor mazione non va più vista, dunque,
derivi dalla mancata acquisizione del consenso infor -
come un'attività accessoria ed esterna a lla r elazione
mato da parte del paziente. Si pensi alle clausole tipo
medico-paziente, ma è essa stessa attività medica. Si
che si riscontrano nella prassi dal seguente tenore: "Per
può pertanto affermare che così come il diritto del cit -
le prestazioni sanitarie per le quali è obbligatorio richie-
tadino non è solo diritto alle cur
e ma anche diritto
dere il consenso informato giuridicamente valido si pre-
all'informazione, così l'obbligo del medico di curare
cisa che la garanzia è operante a patto che la prestazio-
comprende anche l'obbligo di informare sulle cure.
ne medica sia stata pr eceduta dall'acquisizione di tale
Su questo nuovo modo di concepir e l'istituto fonda -
consenso. In mancanza di detto consenso la copertura
mentale del consenso informato deve porr e la dovuta
assicurativa si intende pr estata con l'applicazione di
attenzione non solo il singolo professionista, ma anche
uno scoperto del 10% di ogni sinistr o, con il minimo
la struttura sanitaria, in quanto parte contrattuale che
non indennizzabile di ?……. ed un massimo di scoper-
sostanzialmente sostiene l'onere economico correlato
to di ?…… "; oppur e, "L'Assicurazione non vale per la
alla responsabilità medica, anche se formalmente rima-
responsabilità imputabile esclusivamente ad assenza
ne estranea – sia pur e ingiustamente - dalla pr oblema-
del consenso infor mato" ed ancora " Qualora venga
tica del consenso informato che ruota ancora intorno al
accertata in sede di giudizio la responsabilità civile del-
medico ed al rapporto con il paziente. In pr
l'assicurato derivante da vizio di acquisizione del con-
appare opportuno evidenziare che la giurisprudenza ha
senso infor mato o da non corr etta e/o non compiuta
chiaramente confer mato la natura contrattuale della
redazione di referti o cartelle cliniche, a condizione che
responsabilità della struttura sanitaria, sulla base del
tale condotta non confor
me abbia comportato un
principio secondo il quale l'accettazione del paziente in
danno materiale al paziente risarcibile ai sensi di poliz-
ospedale, ai fini del ricover o o di una visita ambulato -
za, l'assicurazione è prestata con uno scoperto del 10%
riale, comporta la conclusione di un contratto qualifica-
per ciascun sinistro con il minimo assoluto di ? …… ".
to come un autonomo ed atipico contratto a pr estazio-
E' inevitabile quindi che il moltiplicarsi delle richieste
ni corrispettive, detto contratto di "assistenza sanitaria".
di risarcimento nei confronti dei medici ha imposto alle
In giurisprudenza si è inoltr e affermato che qualora
compagnie assicurative di correre ai ripari non solo ele-
non sia possibile, come accade di fr equente nella real-
vando il costo dei premi, ma introducendo anche delle
tà, individuare con esattezza il medico che avr
franchigie per cercare di evitare in tutti i modi di "soc -
dovuto provvedere al dovere di informazione, a rispon-
correre" i medici dalle richieste dei pazienti.
dere sarà l'ente ospedalier o, chiarendo che la mancata
E' chiar o dunque che le strutture ospedaliere n on
identificazione del medico o dei medici che avrebbero
possono più sottovalut are i l p roblema dell'informazio-
dovuto provvedere ad acquisire il consenso infor mato
ne e dell'acquisizione del consenso e necessariamente
non assume rilievo alcuno, per ché ciò che conta per
le strutture stesse dovranno
approntare tutti quegli
affermare l a r esponsabilità diretta della Pubblica
accorgimenti necessari af finché il pr oprio personale
Amministrazione per il fatto illecito commesso dal
dipendente sia formato e preparato su tale materia.
dipendente non è tanto l'identificazione del dipenden -
In particolare, è utile e necessario che gli enti sanita-
te al quale debba positivamente attribuirsi il fatto, quan-
ri provvedano alla for mazione del pr oprio personale
Med. Chir. 48, 2107-2110, 2010
Natale Callipari
medico, posto che è il singolo professionista che riesce
Maggiori pr oblemi incontra il medico, invece, in
ad incidere, attraverso il colloquio con il paziente, sulla
tema di consenso informato, in quanto si tratta di un
consapevolezza di quest'ultimo.
argomento che attualmente non è oggetto di form a-
Va, tuttavia, sottolineato che il difficile e complesso
zione. T anto è vero che il medico non per cepisce
compito della formazione dei medici non può fare capo
come un dover e l'obbligo infor mativo verso il
esclusivamente alle strutture sanitarie, le quali sono
paziente, né è edotto su chi, quanto e come deve
impegnate ad erogare la prestazione sanitaria.
Si auspica invece uno scenario diverso in cui alla for-
E' evidente che solo il mondo universitario accade -
mazione del medico provvederanno le Università, inse-
mico, in quanto luogo naturale deputato alla for ma-
rendo nei programmi di esame non tanto lo studio della
zione del medico, può adottare un percorso formati-
responsabilità medica, quanto del consenso informato,
vo a cavallo tra il diritto e la scienza medica e, quin -
ossia di una parte della responsabilità medica.
di, svolgere una funzione formativa per il medico del
Ed inver o, la responsabilità medica derivante da
futuro. Così come per i medici attualmente in attività,
negligenza, imprudenza ed imperizia investe il manca -
un importante ruolo formativo può essere svolto dalle
to rispetto di regole che il medico già conosce.
associazioni di categoria.
Med. Chir. 48, 2107-2110, 2010
Selezione dei migliori futuri medici
Vito D'Andrea, Kyriacos A. Kyriacou (Roma, La Sapienza)
L'accesso alle Facoltà di Medicina e Chirur gia delle
La valutazione del voto di maturità dovr
Università dello Stato Italiano è disciplinato dalla legge
nostro avviso, crescere in progressione lineare da 60 a
2 agosto 1999, n°264:
100, con un punteggio aggiuntivo per la lode.
Art.1 = Sono programmati a livello nazionale gli acces-
La valutazione della carriera
scolastica dovr ebbe
si …ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia…in confor-
riguardare la media dei voti e le votazioni nelle mate -
mità alla normativa comunitaria vigente e alle raccoman -
rie specifiche (Biologia, Chimica, Fisica, Matematica e
dazioni dell'UE che deter minano standard for mativi tali
Scienze) nell'ultimo triennio.
da richiedere il possesso di specifici requisiti.
Art.2 = L'ammissione ai corsi….è disposta dagli
Come vengono valutati negli altri Paesi Eur
Atenei previo superamento di apposite pr ove di cultu-
voto di diploma di maturità e la carriera scolastica?
ra generale,sulla base dei pr
ogrammi della scuola
In Francia essi non vengono proprio valutati, per ché
secondaria superiore, e di accertamento della predispo-
non esiste un test di accesso alla Facoltà di Medicina e
sizione per le discipline oggetto dei corsi medesimi… .
Chirurgia. Al termine del primo anno di corso c'è una
Il Ministro determina con pr oprio decreto modalità e
severa selezione, per cui molti studenti non possono pro-
contenuti delle pr ove di ammissione senza oneri
seguire gli studi di Medicina e devono cambiar e strada.
aggiuntivi per il bilancio dello Stato.
Ad Oxford, Gran Br etagna, sono richieste votazioni
elevate (livello A = A, AA, AAA) in Chimica ed in un'al-
Il test di accesso è pr
edisposto dalla Commissione
tra materia a scelta tra Biologia, Fisica e Matematica.
Ministeriale, è svolto nello stesso giorno e alla stessa
A Navarra, Spagna, il punteggio finale è composto
ora in tutte le Università Statali e consiste in 80 quiz con per la metà dal risultato del test di ammissione, che è
5 risposte indicate di cui una soltanto è quella giusta.
simile al nostr o, e per l'altra metà dal punteggio del
baccellierato, che equivale al diploma di maturità.
Gli argomenti oggetto del test sono i seguenti:
In Olanda, se il voto di diploma è pari o superior e
Logica e cultura generale = 26 quiz;
ad otto/ decimi si è ammessi alla Facoltà di Medicina
Biologia = 18 quiz;
senza test di accesso, mentr e,al contrario, se il voto di
Chimica = 18 quiz;
diploma è inferior e a otto/decimi si deve superar e un
Fisica e Matematica = 18 quiz.
concorso nazionale.
In Belgio, nelle Università di lingua francese valgono
La graduatoria è locale e distinta per le singole Facoltà.
le stesse r egole della Fr ancia, mentr e nelle Università
Anche per quest'anno non è prevista la valutazione
fiamminghe c'è un test di accesso a Medicina.
del voto di maturità e della carriera scolastica. T uttavia
In Portogallo, c'è un test di accesso a Medicina in cui
nella legge 11 gennaio 2007, n
°1, al primo comma
si valuta la preparazione degli studenti nelle materie di
dell'Art.2, è scritto l'intento di "valorizzare la qualità
Biologia, Chimica, Fisica e Matematica.
dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammis-
sione ai corsi di laur ea universitari di cui alla legge 2
Il processo di selezione
agosto 1999, n°264". Ed ancora al secondo comma
Su Lancet è stato scritto:
dell'Art.2, lì dove si tratta dei principi e criteri direttivi,
"La selezione di uno studente idoneo per la Facoltà di
è previsto che " una quota del punteggio degli esami di
Medicina è un evento importante tale da consentir e la
ammissione ai corsi universitari di cui all'articolo 1
formazione di un buon medico che sappia risponder e
della legge 2 agosto 1999,n°264, sia assegnata agli stu-
in pieno alla complessità della sua missione" (Jones R et
denti che abbiano conseguito risultati scolastici di par-
al. Changing face of medical curricula. The Lancet,
ticolare valor e,nell'ultimo triennio e nell'esame di
2001; 357; 699-703.).
Stato,anche in riferimento alle discipline più significati-
Ed ancora, sul British Medical Journal è stato scritto:
ve del corso di laurea prescelto,definendo altresì,in detti
"Le Facoltà Mediche, spesso con risultati non del tutto
decreti,i criteri volti a valorizzar e le discipline tecnico-
soddisfacenti, dedicano molta attenzione al curriculum
degli studi di Medicina e tr
oppo poca alla selezione
degli Studenti" (Tutton P . and Price M. Selection of
Sul totale del punteggio del test di accesso a Medicina
medical students. Aff irmative action goes beyond the
e Chirurgia, in quale percentuale dovrebbero contare il
selection process. Brit Med J, 2002; 324: 1170-1).
voto di maturità e la valutazione dell'ultimo triennio
della carriera scolastica?
Le critiche che possono esser
e mosse al sistema
Noi riteniamo che la per centuale relativa dovr ebbe
attuale di selezione sono le seguenti:
essere il 20% dell'intero punteggio.
1) i quesiti appaiono spesso nozionistici e non atti -
Al fine di superar e le differenze di valutazione tra i
nenti agli studi medici dei Corsi di Laur ea in Medicina
diversi Istituti della Scuola Secondaria Superiore
Nord, Centro e Sud d'Italia e di r endere nulle le dispa-
2) i quesiti non sono sempre ricompresi nei program-
rità di votazione nei diversi Istituti e l'eter ogeneità di
mi delle Scuole d'Istruzione Superiore ;
giudizio delle Commissioni d'esame, è necessario nor -
3) esiste,almeno teoricamente, il pericolo di una
malizzare il punteggio in funzione della media dei voti
"fuga di notizie".
per ogni Istituto.
Tuttavia, le domande con risposta a scelta multipla
Med. Chir. 48, 2111-2112, 2010
Vito D'Amdrea, Kyriacos Kyriacou
(quiz) rappresentano a tutt'oggi il miglior metodo per la
neamente quando la prova avrà inizio. Gli orari di pub-
valutazione dei saperi e per l'accertamento delle capacità
blicazione in r ete e di inizio della pr ova saranno gli
di risolvere i problemi. I "quiz" non valutano soltanto le
stessi su tutto il territorio nazionale.
capacità mnemoniche degli studenti ma anche le abilità
In ogni Aula prescelta per lo svolgimento del Test di
nell'interpretazione dei dati e nella ricer ca delle soluzio -
accesso, saranno predisposti almeno cinque Personal
ni. Essi costituiscono un patrimonio culturale con una
Computer provvisti di stampanti.
banca dati di grande quantità e qualità (Confer enza per-
manente dei Pr esidenti dei corsi di laur ea in Medicina e
3) il sorteggio dei "quiz" in tempo reale sarà effettua-
Chirurgia. Ammissione alle facoltà Scientifiche a numero
to al Minister o dell'Università dal Ministr o in persona,
programmato. UTET, Torino, 2001).
alla presenza di un Notaio e di un Magistrato.
Le criticità evidenziate sono superabili, a nostro avvi-
4) le Commissioni di Aula dovranno garantir e che i
so, attuando le innovazioni di seguito illustrate:
candidati non comunichino tra di lor o e con i membri
della Commissione e che non copino, pena l'annulla -
1) il "pool" dei quiz da cui sono estratti gli 80 quiz del
mento della pr ova d'esame. La composizione della
test di ammissione deve essere reso di pubblico dominio:
Commissione sarà il più possibile mista, costituita da
nei concorsi di ammissione dei laur eati in Medicina e
docenti e personale amministrativo della stessa
Chirurgia alle Scuole di Specializzazione, il "pool" dei
Università dove si svolge il test più due esterni pr ove-
quiz è già di dominio pubblico. T
uttavia, il "pool" è
nienti da altre Amministrazioni pubbliche.
numericamente limitato (2-3.000 quiz) per cui il numer o
In ogni Aula sarà predisposto un sistema di videosor-
di candidati che ottiene il punteggio massimo è talvolta
veglianza con acquisizione del video che rimarrà agli
superiore a l numero dei posti disponibili. Per ovviar e a
Atti Ministeriali.
questo problema, è necessario che il "pool" di quiz sia
5) il foglio risposte sarà da ciascun candidato inserito
molto più grande (da 100.000 quiz in su).
non piegato nella busta CINECA e la busta sarà sigilla -
L'ampliamento della Banca dei Quiz può essere rapi-
ta ed inviata al CINECA per la lettura ottica.
damente ottenuto assegnando, ad
Universitario di ruolo della disciplina in oggetto, il com-
Queste novità concorsuali sono ispirate ai criteri della
pito di preparare, in meno di un anno, alcune centinaia
trasparenza e dell'uguaglianza.
di nuovi quiz, con l'elenco delle risposte esatte.
Rendendo di dominio pubblico il pool di quiz, un
quiz sbagliato potrebbe essere facilmente contestato da
2) gli 80 quiz che costituiscono il test di ammissione
chiunque, semplicemente inviando un'email, ed elimi -
a Medicina e Chirur gia saranno sorteggiati in tempo
nato dal pool.
reale, lo stesso gior no del concorso di ammissione ed
Il sospetto di "fuga di notizie" sarà bandito una volta
alla stessa ora d'inizio della pr ova, e pubblicati in r ete
(Internet). Le Commissioni delle Aule dove si svolgono
Tutti i componenti delle Commissioni di Aula
le Prove dovranno stampare il questionario in tante
dovranno attenersi alle stesse nor me di severità ed
copie quanti sono i candidati presenti in Aula e inserir-
le in altrettante buste chiuse. Le buste saranno distribui-
Il sistema, così congegnato, risulterà assolutamente
te ai candidati e potranno esser e aperte contempora-
Med. Chir. 48, 2111-2112, 2010
sono convinto che gli Autori, con quest'opera, abbia -
no fornito un fondamentale contributo alla conoscen -
za dell'interpretazione dei segni delle malattie.
Nell'occasione di questa presentazione vorrei richia-
mare l'attenzione dei giovani che studieranno questo
libro su di un punto dell'indagine clinica che ritengo
di particolare interesse, e cioè sull'Anamnesi. È un
momento fondamentale per l'interpretazione della
malattia e per l'orientamento delle indagini diagnosti -
che. Oggi, purtroppo, è molto trascurata, nella fretta
che pervade tutte le attività, compresa quella medica.
I vari accertamenti devono, come in una corretta inda-
gine poliziesca, confer mare o meno i sospetti diagno -
stici del Medico, se questi li ha; quindi non devono
essere sparati a tappeto "in cer ca di una diagnosi in
assenza di sospetti". La corretta anamnesi richiede
notevole attenzione ed esperienza, tanto che essa
dovrebbe essere raccolta, piuttosto che da un giovane
medico di r eparto, dal Responsabile stesso di quel
reparto. Credo, infatti, che se l'esperta raccolta dei dati
anamnestici non consente di giunger e ad una diagno -
si, si riducano di molto le possibilità che tale obiettivo
possa essere raggiunto. Ciò è accaduto nella mia lunga
attività medica e viene ricordato da grandi Clinici
(Hegglin). Per il raggiungimento di tale scopo, ed
anche per il successivo trattamento del malato, è indi -
spensabile un rapporto ottimale medico-paziente attra-
verso un colloquio esauriente e continuo.
Antonio Delfino Editor e 2009, due volumi per complessive
La conoscenza della "persona" che soff re di quella
1185 pagine, Euro 100.
malattia è altrettanto
importante della conoscenza
della stessa malattia; altrimenti si rischia di diventare
Il volume Semeiotica Medica e Metodologia Clinica
ricercatori della conoscenza più che "terapeuti" di
dei Professori Antonio Amoroso e Filippo Rossi Fanelli
quella deter minata patologia. A questo pr oposito, la
raccoglie un insieme di conoscenze che costituiscono
scrittrice Simone de Beauvoir ha sintetizzato la sua
la base indispensabile per la diagnosi clinica e, quindi,
impressione negativa su di un medico, affermando:"gli
per la terapia.
interessava più conoscere che curare".
I due Autori sono stati miei ottimi collaboratori pres-
È indubbio che la tecnologia abbia ampliato, e con -
so la Clinica Medica de "La Sapienza" e si sono distin -
tinui ad ampliare, le nostre possibilità di diagnosi e di
ti sia nelle responsabilità clinico-assistenziali che nella
terapia; ma essa non può, da sol a, risolvere il proble-
loro attività scientifica.
ma di ogni malato senza la partecipazione ‘empatica'
In particolare, Antonio Amoroso è stato con me per
del medico al problema ed alla sofferenza di quel suo
molti anni e così ho potuto sempre meglio apprezzare
malato. È da evitar e, pertanto, una eccessiva "dipen -
la sua attenzione al malato "come persona", il che pur-
denza fideistica" dalla tecnologia. Non si deve dimen -
troppo non è più molto frequente registrare nella pra-
ticare che se per il medico la malattia di ‘quel pazien -
tica medica. Questa sua inclinazione clinica è progres-
te' è parte della sua routine di ambulatorio o di repar-
sivamente cresciuta e maturata negli anni, come deve
to, per ‘quel paziente' la sua malattia può rappresenta-
essere in armonia con un principio fondamentale della
re la crisi della sua vita.
Medicina e cioè che "Experientia docet". I medici
Lo studio attento dei contenuti dell'opera offrirà la
sono, infatti, "studenti a vita" diceva un maestr
consapevolezza dell'importanza della semeiotica fisica
Clinica, Cesare Frugoni, e devono avere l'umiltà di
e dei più attuali aspetti diagnostici (laboratoristici, stru-
imparare sempre e da tutti, dai colleghi e dai malati,
mentali e di imaging), ma anche della fondamentale
perché senza umiltà non si può imparar e.
importanza di un'accurata raccolta dell'anamnesi, attra-
Filippo Rossi Fanelli è stato allievo di Giuseppe
verso cui l'operatore potrà raggiungere più ef ficace-
Giunchi prima di venir e con me. Su di una solida
mente l'obiettivo primario: la diagnosi clinica. Questa,
"genetica" base biochimica – è forse superfluo ricorda-
tuttavia, non dovrà in nessun
caso pr escindere d al
re che è figlio di Alessandr o Rossi Fanelli, uno dei
"migliore rapporto umano possibile" tra il medico ed il
Maestri fondatori della Chimica Biologica italiana – ha
suo paziente.
poi sviluppato un crescente impegno clinico definen -
Sono certo che questo libro – basato sulla ricca e vis-
do in questo senso la sua più completa personalità.
suta esperienza clinica dei due Autori – costituirà un
Per tali ragioni, e per la loro lunga e competente atti-
importante punto di riferimento culturale per gli stu -
vità clinica in armonia con il forte accento dato dalla
denti della nostra Facoltà e per i medici generalisti, ed
Scuola di Clinica Medica di Frugoni (da cui derivano il
un indispensabile bagaglio dell'excursus formativo dei
mio Maestro Virgilio Chini e poi Giunchi, ed io stesso)
giovani che si affacciano alla clinica.
Med. Chir. 48, 2113, 2010
Cardiology, Netter's Gastroenterology, e così via), in ciascunadelle quali la fisiopatologia, gli aspetti clinici, la diagnosi dif -ferenziale ed i riferimenti terapeutici sono trattati privilegian -do l'impatto derivante da immagini chiare ed incisive rispettoai testi, che diventano invece sintetici dovendo essi fungereda semplice corollario dell'illustrazione.
A questi stessi capisaldi sui quali si fonda l'intera
Collection of Medical Illustrations" si ispira la Netter's ClinicalAnatomy che, curata negli Stati Uniti dai Dottori John T
Hansen e David R. Lambert, viene oggi proposta in lingua ita-liana alla collettività medica del nostr o Paese. Il filo condutto -re del volume è quello di considerare lo studio dell'anatomiacome intimamente connesso ed inscindibile dalle implicazionicliniche correlate alle strutture anatomiche, fornendo al lettorela chiave di appr endimento di quell'affascinante settore dellamoderna medicina qual è appunto l'Anatomia Clinica. Si vedaa pagina 421 l'esempio emblematico della cirr osi epatica. Latrattazione parte dalla struttura macr oscopica del fegato, vistodalle sue varie superfici e con i suoi ligamenti, le struttur
vascolari e biliari. Seguono una breve tabella che descrive lobi,ligamenti e porta del fegato; quindi le immagini che descrivo -no il sistema portale e le anastomosi porto-cavali, le lesionianatomo-patologiche della cirrosi e, in due esemplari illustra -zioni, rispettivamente le manifes tazioni cliniche della ci rrosi ela fisiopatologia dell'ascite. Ogni capitolo si conclude con unaserie di ‘Domande Riassuntive' ( Review Questions) che, attra -verso il sistema delle domande affiancate alle corrispondentirisposte, consente una rapida disamina delle principali altera -zioni cliniche concer nenti un deter minato settore anatomico:per l'addome, ad esempio, domande riassuntive e relativerisposte occupano quattro pagine e mezzo.
Il rapido ed incessante divenire delle cognizioni mediche
non poteva non coinvolgere anche il monumentale lavoro delDottor Netter. All'ovvia esigenza di evitare che, con il trascor-rere degli anni, tale lavor o potesse apparir e in talune parti
EMSI Editrice Roma 2010, un volume di 665 pagine tutte a
superato hanno pr ovveduto tre noti "artisti-medici", i Dottori
colori, Euro 75.00
James Perkins, John A. Craig e Carlos A.G. Machado, chehanno dato un importante contributo nell'ampliare, aggiorna-
Siamo certi di non sbagliare affermando che non vi è medi-
re ed implementare le sue illustrazioni originali. E poichè ogni
co laureatosi in qualsiasi parte del mondo negli ultimi settan-
tavola è firmata dal rispettivo autor e, il lettor e potrà agevol -
ta anni che nella propria formazione professionale non abbia
mente constatare come il loro stile pittorico sia molto vicino a
avuto modo di conoscer e e più spesso di trarr e vantaggio
quello del lor o maestro, come è giusto che avvenga per un
dallo straordinario lavor o illustrativo e didattico svolto per
vero caposcuola capace di cr
eare proselitismo. Il Dottor
tanti anni, e pr essochè in tutti i settori della medicina, dal
Netter rimane il titano insuperato dell'illustrazione medica, ma
Dottor Frank H. Netter . Nato a New York nel 1906 ed egli
il lavoro dei suoi seguaci è anch'esso encomiabile.
stesso laureato in medicina e chirurgia, il Dottor Netter scoprì
Tutta la pr oduzione scientifica ed illustrativa del Dottor
ben presto che i suoi studi artistici pre-universitari ed il suo
Netter (e questa Anatomia Clinica non fa certo eccezione) ha
naturale talento per l'arte continuavano ad esercitare su di lui
molteplici, potenziali bersagli. Dallo studio e dalla consulta -
un richiamo ben più forte dell'iniziale intento di dedicarsi alla
zione di questo testo potranno infatti giovarsi, accanto allo
chirurgia. Saggia decisione alla quale la classe medica a livel-
studente in Medicina e Chirur gia o in Odontoiatria, anche gli
lo inter nazionale deve oggi la disponibilità di oltr
studenti dei corsi di laurea nelle varie pr ofessioni sanitarie,
tavole, che il Dottor Netter ha prodotto nella sua lunga e sin-
nonchè i medici di base e (molto più di quanto si possa
golare carriera di "artista-medico" e che nel 1986 gli è valso
immaginare) gli specialisti ed i docenti universitari, che trove-
da parte del New York Times l'appellativo (enfatico ma sug -
ranno in esso le risposte ai non pochi dubbi che il medico
gestivo) di The Medical Michelangelo.
coscienzioso e responsabile deve quotidianamente affrontare
Fedele e strettamente ancorato alla convinzione che lo stu-
nella sua attività pr ofessionale. Chiunque abbia poi compiti
dio "visivo" delle illustrazioni rappresenta un metodo insosti -
didattici potrà utilizzar e nelle proprie lezioni frontali e nelle
tuibile per l'appr endimento delle cognizioni mediche, il
attività professionalizzanti l'eccellente e per molti versi insosti-
Dottor Netter ha non soltanto curato la pubblicazione di un
tuibile materiale iconografico contenuto nel volume.
Un grazie sincer o quindi al Dott. Antonio Diomaiuta della
Atlante di Anatomia Umana che, dopo venti anni dalla sua
Edizioni Medico-Scientifiche Inter nazionali (EMSI s.r .l.) per
prima edizione, rimane tuttora ineguagliabile ed è stato infat-
aver assunto questa lodevole iniziativa e per aver curato con
ti adattato e tradotto in molte lingue. Ma il suo innegabile
grande professionalità questa edizione italiana della Clinical
merito è anche quello di aver prodotto una serie di guide cli-
niche illustrate ("Illustrated clinical guides") dedicate alle sin-gole specialità mediche ( Netter's Inter nal Medicine , Netter's
Franco Dammacco, Giovanni Danieli, Giuseppe Realdi
Med. Chir. 48, 2114, 2010
Source: http://www.quaderni-conferenze-medicina.it/wp-content/uploads/medchir48_2010.pdf
NO. 3 December 2005 International Edition PERFECT VISITING CARD CONVINCING METHOD All-ceramic veneers are CEREC dentists and Practice profile: from unbeatable in every inLab laboratories are ivory to CAD/CAM perfect partners PAGE 3 Simply try it and see The war of the bottles
Biophysical Chemistry 119 (2006) 69 – 77 Influence of N-dodecyl-N,N-dimethylamine N-oxide on the activity of sarcoplasmic reticulum Ca2+-transporting ATPase reconstituted into diacylphosphatidylcholine vesicles: Effects of bilayer physical parameters J. Karlovska´ a,*, D. Uhrı´kova´ a, N. Ku*erka a, J. Teixeira b, F. Devı´nsky a, I. Lacko a, P. Balgavy´ a a Faculty of Pharmacy, Comenius University, Odboja´rov 10, 832 32 Bratislava, Slovakia