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Anno XIV - Numero 40 - 17 giugno 2008
Novità di questa edizione
Dal debutto di Bocelli
alle proiezioni in scena

A Pag. 2
La storia dell'opera
Dalle critiche della vigilia
alla versione definitiva
che Bizet non vide

A Pag. 4 e pag. 6
L'arte delle sigaraie
Così nasce un sigaro
A Pag. 8
Viaggio a Siviglia
Itinerario nei luoghi
di Carmen

A pag. 14
d i G e o r g e s B i z e t


Il Giornale dei Grandi Eventi
Le novità di questa edizione Un multilinguaggio per esaltare colori e passioni
Carmen chiude la pri- «Per me è un debutto impor- siano Carmen e osservare il Programma Stagione 2008
ma parte della sta- tante e sono emozionato di lavoro delle mie colleghe, ve- poter vestire i panni di don dere come un'altra donna ri- dell'Opera di Roma, prima Josè, ruolo caro al mio idolo e solve la stessa situazione per maestro Franco Corelli», di- me è stata un'esperienza 17-28 Giugno
ne estiva alle Terme di Ca- ce Bocelli, che aggiunge: profondamente arricchente». di G. Bizet
racalla, riproponendo l'al- «ritengo che l'allestimento di Spiega Pier' Alli «Ho lavo- lestimento del dicembre Pier'Alli, basato sulle proie- rato in maniera diversa con i 7-12 Ottobre
2006 con il maestro Alain zioni, sia di forte impatto vari cantanti, assecondando di P. Mascagni
Lombard sul podio e suggestivo sul pubblico. Si- talenti, possibilità, disponibi- Pier'Alli autore di regia, curamente ho trovato delle lità e fisicità dei singoli arti- scene, costumi, proiezioni difficoltà a causa dei grandi sti, pur rispettando gli spazi e di R. Strauss
video e luci.
spazi sulla scena, ma credo la circolarità della scena fun- zionale a ren- dere l'idea del- l'arena, luogo di G. Verdi
di gioco, lotta, Stagione estiva alle
istinto, trionfi e morte, che Terme di Caracalla
Spagna più 10-24 Luglio
di G. Verdi
che reale, co- me d'altronde 18-31 Luglio
fece Bizet». di G. Donizetti
27 Luglio - 3 Agosto
tre cast di respiro interna- che i problemi esistano per es- Carmen, quanto piuttosto di G. Puccini
zionale: il ruolo dell'avve- sere risolti e più un problema ad enfatizzare la forza evo- nente gitana sarà dell'un- appare grande, maggiore è la cativa dell'opera e l'aura La Locandina
gherese Ildiko Komlosi, di soddisfazione nel riuscire a di ambiguità tra mondo Tiziana Carraro e dell'i- reale e mondo immagina- Terme Costanzi, 17 - 28 giugno 2008
sraeliana Hadar Halevy, Piene di entusiasmo anche rio. La Spagna di Bizet, mentre don Josè sarà inter- le parole di Ildiko Komlo- pretato da Andrea Bocelli - si, che come primo cast in- dai colori e dalla danza, è al suo esordio nel ruolo e terpreterà Carmen facendo una Spagna puramente Dramma lirico in quattro atti per la prima volta al Co- coppia con Bocelli. «Sono immaginata, ma non vis- Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dal racconto di Prosper Mérimée
stanzi – dal messicano Al- convinta che in fondo tutte le suta, e questa sfera fanta- Musica di Georges Bizet
fredo Portilla e dal brasi- donne, anche se molto diverse stica è sufficiente ad azze- Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-comique (Salle Favart) 3 marzo 1975
liano Riccardo Bauer. tra loro per fisicità e carattere, rarne il presupposto reali-stico. «Carmen non ha un Maestro concertatore Alain Lombard
linguaggio chiaro e definito La Copertina
Maestro del Coro Andrea Giorgi ed è proprio questa ambi- Regia, Scene, Video e Costumi Pier'Alli guità, tra reale e immagina- Coreografia Simona Chiesa John Singer Sargent
rio, a dare fascino all'opera. Disegno Luci Pier'Alli, Alessandro Santini "Danzatrice spagnola, studio per El Jaleo", 1882 Per questo ho pensato a unasituazione di teatro totale, a Personaggi / Interpreti
un'opera multilinguaggio che Ildiko Komlosi (17, 20, 25, 28)/
Tiziana Carraro (18, 21, 24, 27) /
contenesse tutti gli elementi Hadar Halevy (19, 22, 26)
Il Giornale dei Grandi E
che ne descrivono la sua com- Andrea Bocelli (17, 20, 25, 28) /
plessità: il colore, le immagi- Richard Bauer (18, 21, 27) /
ni, la danza, il gioco e la cir- Alfredo Portilla (19, 22, 24, 26)
colarità dell'arena la quale è Natale De Carolis (17, 19, 21, 25, 27) /
Simone Alberghini (18, 20, 22, 24, 26, 28)
Direzione Redazione ed Amministrazione
fondamentale nella scena del- Via Courmayeur, 79 - 00135 Roma la corrida». Ciò che Pier'Al- Maria Carola (17, 19, 21, 24, 26, 28) /
Cinzia Rizzone (18, 20, 22, 25, 27)
li vuol mettere in risalto è Daniela Schillaci (17, 19, 21, 24, 26, 28) /
il significato più profondo Editore A. M.
Sabrina Testa (18, 20, 22, 25, 27)
dell'opera che si manifesta Stampa Tipografica Renzo Palozzi
Tiziana Tramonti (17, 19, 21, 24, 26, 28)/
nella ritualità e nella fata- Milena Josipovic (18, 20, 22, 25, 27)
Via Vecchia di Grottaferrata, 4 - 00047 Marino (Roma) lità che legano Carmen e Paolo Maria Orecchia (17, 19, 21, 24, 26, 28) /
Registrazione al Tribunale di Roma n. 277 del 31-5-1995 don Josè e che è fortemen- Alessandro Battiato (18, 20, 22, 25, 27)
Tutto il contenuto del Giornale è coperto da diritto d'autore te rappresentato dalle Mario Bolognesi
emozioni, dalle passioni e Gianluca Breda (17, 19, 21, 24, 26, 28) /
Le fotografie sono realizzate in digitale dagli istinti dei personaggi Pietro Simone (18, 20, 22, 25, 27)
con fotocamera Kodak Easyshare V705
che sono alla base del tra- gico epilogo, in una conti- ORCHESTRA, CORO E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL'OPERA
Visitate il nostro sito internet nua osmosi tra mondo Coro di Voci Bianche di Roma dell'Accademia di Santa Cecilia e esteriore e mondo interio- del Teatro dell'Opera di Roma diretto da Josè Maria Sciutto
re dei personaggi.
Allestimento del Teatro dell'Opera di Roma
dove potrete leggere e scaricare i numeri del giornale In lingua originale con sovratitoli in italiano


Il Giornale dei Grandi Eventi
Sono un caleido- estiva, nella quale Un susseguirsi di arie Lombard, ancora una l'opera, come tradizio- e ritmanti che coinvol- volta sul podio del che riflettono l'a- ne, si sposterà dal 10 gono lo spettatore nel- Costanzi per dirigerla.
nimo dei protagonisti, luglio nello storico ed le armonie calienti Questa edizione se- mercoledì 18 giugno, ore 20.30
le scene di questa affascinante contesto di una Spagna imma- gnerà il debutto al giovedì 19 giugno, ore 20.30
delle Terme di Cara- ginaria, che in realtà Teatro Costanzi - ed venerdì 20 giugno, ore 20.30
il musicista parigino anche nel ruolo di sabato 21 giugno, ore 18.00
domenica 22 giugno, ore 17.00

mento dell'Opera di Colori forti e caldi, co- Don Josè - del tenore martedì 24 giugno, ore 20.30
me forti e caldi sono i Andrea Bocelli, men- mercoledì 25 giugno, ore 20.30
E' questo il quarto ti- sentimenti, gli stati mente perfetta, che è ca- tre in scena sarà giovedì 26 giugno, ore 20.30
tolo melodrammatico d'animo della sigaraia polavoro assoluto della impegnato il Coro di venerdì 27 giugno, ore 20.30
del cartellone 2008 del di Siviglia e dei suoi musica d'ogni tempo», Voci Bianche dell'Ac- sabato 28 giugno, ore 18.00
Teatro Costanzi, ulti- amanti e forte e calda come sostiene il diret- cademia Nazionale di mo prima della pausa è la musica di Bizet.
tore d'orchestra Alain Santa Cecilia.
Il fascino di Carmen tra colori e proiezioni
La vicenda si svolge in Spagna, intorno al 1820. bandieri a separarli, ma il destino di José or-mai è compromesso ed egli decide di unirsi ai ATTO I: in una piazza di Siviglia, presso la
fuorilegge insieme a Carmen.
manifattura di tabacchi e la caserma delle guar-die. Moralés, capo dei dragoni, osserva l'andirivieni dei passanti.
ATTO III: sui monti, presso il rifugio dei contrabbandieri. Mentre i
La giovane contadina Micaëla aspetta di parlare con il suo fidan- contrabbandieri bivaccano, Don José è torturato dai rimorsi: la vi- zato, il brigadiere Don José, ma non trovandolo è costretta ad al- ta del fuorilegge non fa per lui. Carmen, ormai stanca di questo lontanarsi, ripromettendosi però di tornare al prossimo cambio amore, pensa ad Escamillo e, insieme alle compagne Frasquita e Mercédès, legge il futuro. Le carte rivelano a Carmen che la mor- Attirando l'attenzione generale, irrompono le sigaraie che escono dalla fabbrica per la pausa di mezzogiorno. Solo Don José, che ha Una parte della banda, con le ragazze, va avanti per fermare i do- promesso fedeltà a Micaëla non si mostra interessato alle giovani ganieri. Don José, rimasto a guardia della merce, si scontra in e non attende, come gli altri, la bella zingara Carmen. Quando el- duello con Escamillo, che è venuto in montagna per trovare Car- la, per provocarlo, gli getta un fiore, Don José è talmente turbato men. I due uomini vengono separati da Carmen, ed Escamillo si che ascolta appena Micaëla, che gli porta una lettera della madre allontana dopo aver invitato la ragazza a Siviglia per la sua pros- All'interno della manifattura tra le sigaraie scoppia una zuffa e In quel momento Micaëla, arrivata sul luogo per annunciare a Carmen viene arrestata dal tenente delle guardie Zuniga, per Don José che la madre sta morendo, supplica il brigadiere di aver picchiato una donna e viene affidata a Don José. Questi, ot- tornare al suo villaggio. Esortato dai presenti, José decide di se- tenuta da lei la promessa di un appuntamento all'osteria, la aiuta guirla, ma prima minaccia Carmen, della quale è ancora inna- ATTO II: nella taverna di Lillas Pastia, due mesi dopo. Nel luogo di
ATTO IV: la Plaza de Toros, a Siviglia. Il popolo acclama il corteo
ritrovo dei contrabbandieri, Carmen attende danzando con le dei toreri e tra la folla c'è anche Carmen. Ormai è legata ad Esca- amiche l'arrivo di Don José, appena liberato dal carcere dove era millo e non si cura degli avvertimenti delle amiche che le dicono stato rinchiuso per aver favorito la sua fuga. Per questo la gitana di guardarsi da Don José. rifiuta la corte del torero Escamillo e anche di unirsi ai contrab- Mentre Escamillo si reca alla corrida, Carmen incontra Don José, bandieri Dancaìre e Ramendado per tornare sulle montagne.
il quale, sull'orlo della disperazione, si fa avanti. Ma nonostante Torna Don José, che ha ancora il fiore donatogli da Carmen e la le sue suppliche, Carmen lo schernisce e gli restituisce in malo zingara danza per lui. Suona la ritirata, ma José, irretito da Car- modo l'anello che egli le aveva donato.
men, non riesce a staccarsi da lei. Così, quando Zuniga, che segue Mentre Escamillo trionfa nell'arena, Don José accecato dalla gelo- le tracce di Carmen, gli ordina di rientrare in caserma, egli si ri- sia, uccide Carmen con una pugnalata e poi si costituisce ai gen- bella e minaccia il tenente con la pistola. Intervengono i contrab- Il Giornale dei Grandi Eventi
Lo spirito dei personaggi femminili nel melodramma Carmen, una femminista convinta
«Io sono docile,/ son rispettosa/ sono obbe- Anna, «una lama di Toledo» come la definì Carmen al coraggio di Violetta unisce una diente,/ dolce, amorosa […] Ma se mi Massimo Mila, l'unica, nell'opera mozartia- sensualità strabocchevole. «Era una bellezza toccano/ qua nel mio debole/ sono una na, ad opporsi con veemenza a Don Gio- strana e selvaggia – ha scritto Merimée nella vipera….» Canta così Rosina nel primo atto vanni da cui ha subito una doppia violenza, sua novella omonima – un volto che dapprima del Barbiere di Siviglia rossiniano, mostrando l'aggressione sessuale e l'uccisione del pa- stupiva, ma non si poteva più dimenticare. I suoi il suo carattere tutt'altro che docile. Una vi- dre. Donna Anna, coraggiosa e determinata occhi, soprattutto, avevano un'espressione ad un pera, appunto, pronta a mordere per ottene- non ha pace fino a che il suo rivale non tempo voluttuosa e crudele, un'espressione che re quel che vuole. La librettistica comica è sprofonda nell'inferno. Ma l'Ottocento è non ho più trovato in alcuno sguardo umano».
obbiettivamente ricca di "vipere", di giovani pieno di esempi. Donizetti ha regalato figu- Una descrizione che in parte potrebbe adat- ragazze dal viso angelico, ma dal tempera- re femminili di grande fascino: pensiamo a tarsi anche a Salome ed a Lulu 8protagoni- mento tutt'altro che remissivo. Basta ricor- Lucia di Lammermoor piegata dalle ragioni sta dell'omonima opera di Alban Berg). Ma dare la Serpina di Pergolesi nella Serva pa- di famiglia, oppure a Anna Bolena o a Maria in Carmen c'è un atteggiamento diverso: a drona che unendo civetteria ad aggressività e Stuarda vinte da uno scontro politico e amo- spingerla verso la morte non è tanto una furbizia riesce a piegare il proprio padrone e roso con le rivali.
condotta amorale (Salome) o un atteggia- a diventare, appunto da serva a padrona.
Verdi non è stato da meno rispetto a Doni- mento comunque ribelle nei confronti della D'altra parte il teatro comico gioca spesso zetti anche se la sua galleria femminile è più società e delle regole (la travolgente Lulu sulla contrapposizione fra sessi, ironizzan- composita e variata. Lady Macbeth, ad esem- che rovina chiunque le si avvicini, fino a do sulle debolezze dell'uomo a tutto favore pio, è il simbolo di una femminilità dura, au- soccombere ella stessa), quanto il desiderio delle donne, furbe, abili nel manipolare i toritaria, priva di scrupoli. In tutt'altra posi- di libertà, d'indipendenza, di non essere sot- cuori innamorati e a piegarli al loro volere.
zione si colloca Violetta, coraggiosa nel ri- toposta alla volontà di nessuno: «Non voglio Si pensi ancora alla Elvira dell'Italiana in Al- nunciare alla propria "vita" per lasciarsi an- essere tormentata e soprattutto non voglio essere geri di Rossini che trasforma in un babbeo il dare ad una autentica storia d'amore; ma co- comandata. Quel che io voglio, è essere libera e pur potente e crudele Mustafà.
raggiosa ancor più nel riuscire a rinunciare a fare quel che mi piace».
Nell'opera seria le cose vanno un po' diver- quella storia per non ferire la moralità di ca- In questo senso Carmen è davvero una fem- samente. La donna è spesso vittima - anche sa Germont. Un sacrificio pagato con la vita: minista coraggiosa che paga con la vita la se coraggiosa - e finisce quasi sempre per è solo attraverso la morte che si attua la re- volontà di non piegarsi ad un uomo. Muore pagare cara la propria volontà di riscatto, denzione del personaggio (atteggiamento ti- per rimanere libera di scegliere fino all'ulti- sociale, morale, sentimentale. La galleria è picamente romantico) nei confronti del quale mo come e con chi vivere.
interminabile. Possiamo ricordare Donna il musicista mostra tutta la propria simpatia.
La Carmen e le sue "prime" Poco apprezzata al debutto,
Carmen fu
trovò in Italia il primo successo
Del fatto, la cui data è impreci-sata, ne fu te- stimone il direttore Il 3 marzo 1875 viveva la sua prima rappresenta- amanti, si raccontava di un triangolo amoroso, di li- zione assoluta alla Salle Favart dell'Opéra Comi- ti, di scene di gelosia, culminanti nel finale cruento della morte di Carmen, uccisa per mano di Don Josè, In sala signori distinti, accompagnati dalle mogli, fa- incapace di accettare la fine della storia con la bella d'orchestra Ian Reid.
sciate da abiti eleganti, alcuni rossi, altri neri, altre ri- Avvenne a Heidel- camati con pietre preziose. Tutti in attesa di quello Diversamente andò la rappresentazione dell'opera berg, città della Ger- che veniva presentato come l'evento dell'anno.
bizetiana in Italia, dove fin dall'inizio (per la prima mania sud-occidenta- Quattro atti, tutti vissuti in un tripudio di canti, mu- volta andò in scena il 15 novembre 1879 al Teatro le. Don Josè entrando siche, danze che immergevano il pubblico in un Bellini di Napoli) il giudizio della critica fu positivo.
in scena nel 4° atto di- mondo diverso, quello spagnoleggiante dei gitani.
Il motivo? Molto probabilmente i tentativi di avvici- menticò il coltello in Ma abbassato il sipario iniziò il walzer delle critiche.
nare e descrivere realisticamente non solo Carmen, camerino e nella sce- Tutti, dagli addetti ai lavori agli spettatori, erano ma anche gli altri personaggi. La volontà di dar sfo- na finale, dovendo co- concordi nel criticare il lavoro decretandone il mo- go non solo alla fantasia, ma anche il tentativo di de- munque risolvere tra- mentaneo insuccesso: un vero e proprio "attentato" lineare la psicologia del capitano (Don Josè), della gi- gicamente la questio- nei confronti della morale pubblica. Questo il giudi- tana (Carmen), del torero (Escamilli), della ragazza ne, decise di strango- innamorata (Micaela), attraverso le loro parole, i lo- lare Carmen. La pove- Si accusava Bizet di aver dato vita ad un personag- ro movimenti, ma soprattutto attraverso le loro pul- ra cantante, che non gio femminile immorale. Carmen rappresentava tut- sioni conquistò fin da subito il pubblico italiano.
s'aspettava d'essere to quello che una donna non doveva essere. Sfaccia- Venne riconosciuto a Bizet la capacità di parlare di afferrata al collo, si ri- ta, passionale, sensuale, libera di dire e fare ciò che gente comune. D'altronde non bisogna dimenticare bellò con tutte le sue sentiva. Libera a tal punto da sedurre per suo torna- che in Europa, dalla Francia all'Italia si stava diffon- forze, offrendo al conto un uomo (Don Josè), già impegnato con la dol- dendo un diverso modo di parlare della vita, il Veri- pubblico una recita- ce e pudica Micaela, per poi abbandonarlo per amo- smo, caratterizzato dalla necessità di descrivere la zione davvero reali- re dell'altro (Escamillo).
naturalezza dei personaggi senza ricorrere all'artefi- stica e formando forse Non solo. Le critiche furono rivolte alle musiche, cio. E forse proprio la fantasia, l'audacia, l'impreve- al contempo nei neofi- troppo confuse, troppo simili allo stile di Wagner, dibilità e il fascino, poco apprezzati nella prima fran- ti d'opera l'idea che ma anche ai personaggi rappresentati, zingari e fuo- cese del 1875, contribuirono con il tempo a fare della fosse quella la canoni- rilegge. L'intera trama sovvertiva lo stile dell'Opera Carmen una delle opere liriche più famose e apprez- ca fine della la sedut- Comique. Invece di rappresentare una storia legge- zate al mondo.
tiva sigaraia.
ra, con un finale felice, con il chiarimento dei due




Il Giornale dei Grandi Eventi
Andrea Bocelli, Richard Bauer e Alfredo Portilla Ildiko Komlosi, Tiziana Carraro e Hadar Halevy Don José,
Carmen, irresistibile e
Tre tenori si alterneranno nel ruolo di Don José. Andrea Bocelli (17,
20, 25, 28), interprete di un vasto repertorio pop ed operatic-pop, è Il ruolo della protagonista sarà sostenuto a turno da tre mezzoso- prani. Ildiko Komlosi (17, 20, 25, 28), ungherese, ha compiuto gli
uno dei più famosi cantanti italiani nel mondo: si considera abbia studi musicali all'Accademia Franz Liszt di Budapest e ha seguito venduto oltre 55 milioni di copie di corsi di perfezionamento Alla Scala ed alla Guildhall School of Music CD. Nel repertorio classico ha inciso di Londra. Vincitrice del Concorso Pavarotti nel 1986, ha debuttato Viaggio Italiano, Aria, Arie Sacre, Verdi, nella Messa da Requiem di Verdi a Sentimento, Verdi Requiem e opere liri- fianco dello stesso Pavarotti sot- che come La Bohème di Puccini, Il Tro- to la direzione di Lorin Maazel.
vatore di Verdi e Werther di Massenet.
Nel corso della sua carriera ha Nel 1994 ha vinto il Festival di Sanre- avuto modo di cantare sui palco- mo nella categoria Nuove Proposte con scenici dei maggiori teatri al Il mare calmo della sera. L'anno dopo si è mondo, interpretando un reper- classificato al quarto posto con il brano torio che negli anni si è ampliato, ormai celebre Con te partirò. In breve passando dai ruoli mozartiani al- tempo è diventato uno dei cantanti ita- le opere di Donizetti e Ponchiel- liani più famosi e amati nel mondo an- li. Ha interpretato Amneris che grazie al duetto con Sarah Bright- nell'Aida diretta da Chailly per man di Time to Say Goodbye versione in- l'inaugurazione del Teatro alla glese di Con te partirò. Tra le sue canzo- Scala (2006/07). Ha inaugurato Andrea Bocelli ni più note c'è anche Vivo per lei canta- la stagione 2007/08 interpretan- ta assieme a Giorgia. Il 26 febbraio 2006 si è esibito in Mondovisione da- do Il castello di Barbablù al Lin- vanti a quasi 800 milioni di telespettatori nella Cerimonia di chiusura coln Center di New York e al Ildiko Komlosi della XX Olimpiade Invernale Torino 2006. Teatro San Carlo di Napoli.
Richard Bauer (18, 21, 27), brasiliano, ha studiato canto con il tenore Be-
Tiziana Carraio (18, 21, 24, 27) è diplomata in pianoforte principale e
nito Maresca. Nel 1999 ha debuttato nel Teatro Municipal di Rio de Ja- canto artistico. Ha debuttato al Festival della Valle d'Itria di Martina neiro nel ruolo di Ismaele nel Nabucco. E' stato l'interprete delle opere Franca nel 1991 nel ruolo di Aquilio nel Farnace di Vivaldi. Nel 1994 ha del compositore brasiliano Carlos Gomes Salvator Rosa, Fosca, Lo Schiavo, vinto il Concorso giovani cantanti lirici indetto dagli "Amici del Log- Il Guarany a San Paulo ed a Campinas, città dove Gomes è nato. Nel 2001 gione del Teatro alla Scala", e il concorso AsLiCo che le permise di de- ha debuttato come Turiddu nella Cavalleria Rusticana e come Manrico in buttare nel ruolo della protagonista ne La Diavolessa di Galuppi. Da al- Trovatore. Nel 2003 ha cantato in Carmen a Buenos Aires e Pagliacci a
lora canta nei maggiori teatri italiani ed internazionali. Nel 2008 è sta- Manhaus. Nel 2004 è stato Pollione in Norma, Radames in Aida e Calaf
ta Suzuki in Madama Butterfly per la Fondazione Petruzzelli di Bari; in Turandot a Belo Horizonte.
Laura ne La Gioconda al Deutsche Oper di Berlino e alla New Israeli Il suo debutto italiano è avvenuto nel novembre 2005 al Teatro del Gi- Opera di Tel Aviv. glio di Lucca quale Renato Des Grieux nella produzione di Manon Le- Hadar Halevy (19, 22, 26), israeliana, ha debuttato sulla scena interna-
scaut che è stata replicata a Bolzano, Ravenna e Livorno. zionale nel 2002 al Wexford Festival nelle vesti di Bianca ne Il Giura- Alfredo Postilla (19,22, 24, 26) ha iniziato gli studi con suo padre David
mento di Mercadante per poi esibirsi in vari grandi teatri. Nel 2007 è Portilla al Centro di Avviamento Lirico del Palacio de Bellas Artes di Città stata Carmen a Bucarest al fianco di Josè Cura. Dopo il debutto alla del Messico. Si è poi perfezionato alla San Francisco Opera. Fra i ruoli da Cologne Opera con il Giulio Cesare, è tornata al Deutsche Oper Berlin
lui interpretati citiamo Alfredo in Traviata, Gabriele Adorno nel Simon come Malcolm ne La donna del lago di Rossini diretta da A. Zedda, se- Boccanegra, Macbeth, Ruggero ne La Rondine, Pinkerton in Madama Butter- guita nel febbraio 2008 dal Giulio Cesare con la direzione di R. Jacobs al fly; Rodolfo ne La Bohéme; Cavaradossi in Tosca, Maurizio di Sassonia in Theatre de La Monnaie a Bruxelles. Il 2008 prevede un ritorno al Sem- Adriana Lecouvreur, Edgardo in Lucia di Lammermoor, Turiddu in Cavalleria per Oper con Carmen. Rusticana, Riccardo in Un ballo in maschera, Hans ne Il Paese dei Campanelli,solo per citarne alcuni. Fra i suoi recenti impegni si ricorda l'interpreta-zione del ruolo di Cavaradossi in Tosca al Festspielhaus und Festspiele di (Masetto) diretto da Muti, opera ripresa a Salisburgo. Nel corso Baden-Baden, ed ancora all'Opera di Cleveland e all'Opera di Toulone. del 2006 ha ripreso L'elisir d'amore alla Staatsoper di Berlino, oltrea La Bohème alla Scala di Milano, Le nozze di Figaro a Trento e Ro-vigo. Nel 2007 ha cantato nel Werther (Alberto) al Teatro dell'Ope-ra di Roma. Natale De Carolis e Simone Alberghini Simone Alberghino (18, 20,22, 24,26, 28) è nato a Bologna e nel
1993 ha debuttato al Regio di Torino nell'opera I Capuleti e i Mon-
tecchi, mentre nel 1994 ha vinto il prestigioso concorso Operalia. Ilsuo repertorio spazia dal il Conte e Figaro ne Le Nozze di Figaro, Guglielmo nel Così fan tutte, Don Giovanni, Dandini nella Ceneren-tola, Giorgio ne I Puritani, Enrico VIII nell'Anna Bolena, Lord Syd- Il baritono Natale De Carolis (17, ney nel Viaggio a Reims.Ha anche cantanto il Requiemdi Verdi con
19, 21, 25, 27) ha iniziato lo studio la Royal Philharmonic Orchestra e con l'Orchestra Sinfonica di del canto sotto la guida di Renato Milano sotto Chailly. Nella Stagione 2006 07 è stato per la prima Guelfi per proseguirli con Maria Vit- volta al Glyndebourne Festival e al Metropolitan Opera di New toria Romano. Nel 1983 ha vinto il York come Dandini (Cenerentola). Recentemente è stato impegna- concorso "Adriano Belli" del Lirico to in produzioni importanti come, Thais (La Fenice di Venezia), Sperimentale di Spoleto, dove ha de- Cyrano e Maria Stuarda (Alla Scala di Milano). A maggio di questo buttato nel ruolo di Basilio nel Barbie- anno ha cantato Così Fan Tutte al Festival Mozart della Coruna ri- re di Siviglia. Raffinato interprete del scuotendo un grande successo di pubblico e di critica. repertorio mozartiano e rossiniano, hadebuttato al Teatro alla Scala in occa-sione dell'apertura della stagione1987/88 cantando nel Don Giovanni Pagina a cura di Francesco Piccolo – Foto: Corrado M. Falsini Natale De Carolis



Il Giornale dei Grandi Eventi
La storia dell'opera Da racconto a tinte fosche, ai vertici della lirica
Quando nel 1872 la dire- ora per venire incontro a que- E l'eroicità negativa di Car- butto tra camerini e palcosce- zione dell'Opéra-Co- sta o quella richiesta dei com- men è accentuata ancor più nico dell'Opéra Comique si mique commissionò a mittenti. Fu solo l'appoggio dagli altri personaggi che la respirava un'atmosfera di for- Bizet di scrivere un'opera su dei due cantanti protagonisti, circondano, alcuni dei quali te nervosismo. Dopo il primo libretto di Henri Meilhac e Lu- la Galli-Marié e Paul Lhérie, creati interamente dalla penna atto alla Salle Favart dove eb- dovic Halévy, la scelta cadde che si riuscì a evitare lo stra- dei due geniali librettisti (che be luogo la prima, ad alcuni su Carmen, testo a tinte forti volgimento della storia origi- non a caso erano anche quelli giovani che si congratulavano ispirato all'omonima novella naria in favore di un lieto fine preferiti da Offenbach per le con lui, Bizet rispose: «Sono le di Prosper Mèrimée, pubblica- voluto dagli impresari. Tutta- sue operette). Prima tra tutti, prime parole che sento stasera e ta il 1 ottobre del 1845 nella via De Leuven, uno dei due la figura di Micaëla, introdotta ho paura che saranno le ultime». "Revue des Deux Mondes".
direttori del teatro, non con- per accontentare il pubblico di Forse quella sera andò proprio L'argomento, che già come rac- vinto si dimise, lasciando al- buoni borghesi dell'Opèra- così, ma nonostante l'insuc- conto aveva suscitato un enor- l'altro, Du Locle, tutto il ri- Comique. Questa angelica cesso quell'anno la Carmen Georges Bizet me scalpore per la crudezza de- schio dell'eventuale fiasco fanciulla, vestita con il tipico contò ben 45 repliche. Pochi gli eventi narrati, fece sorgere del viaggiatore e di Don José, costume basco, sboccia come giorni dopo la "prima", l'au- forti perplessità alla direzione si trasforma in un personag- un fiore candido valorizzato tore pubblicò uno spartito per del teatro parigino, nelle perso- Differenze con la
gio da cui prendere le distan- dalle bellissime pagine di mu- canto e pianoforte che modifi- ne dei direttori De Leuven e Du novella di Mérimée
ze, per la paura di guardare il sica destinatele da Bizet, è ri- cava la stesura originale, te- Locle, abituati ad argomenti lato più oscuro dell'essere cavata da un'osservazione di nendo conto delle modifiche sdolcinati ed a lieto fine. Que- Le differenze tra l'opera e la Don Josè nella novella: «Ero apportate durante le prove e sto il dialogo tra librettista novella di Mérimée sono so- giovane, allora, pensavo sempre di altri ripensamenti. Halèvy e il direttore De Leu- L'opera di Bizet
al mio paese e non potevo credere Per l'autunno Carmen fu inse- ven, narrato dal primo, in meri- La tradizione vuole Prosper che ci fossero delle belle fanciulle rita nella stagione di Vienna, to alla scelta di un tema così Merimée avrebbe appreso il Non così nell'opera di Bizet, in senza veste blu e senza trecce sul- dove però per consuetudine scabroso per quel teatro france- soggetto della sua opera lette- cui la forza drammatica della le spalle». E nuovo è anche il non si davano opere di genere se, in genere abituato a argo- raria da Eugenia de personaggio del tore- comique. Per questo mentre menti sdolcinati e a lieto fine.
ro Escamillo, nell'o- preparava una nuova versio- «Carmen di Mérimée?- disse De moglie di Napoleo- pera principale rivale ne dove i dialoghi parlati fos- Leuven a Ludovic Halévy, che ne III, in un fortu- di Don Josè, che ri- sero sostituiti da recitativi can- con Henri Meilhac firmò il li- prende la figura di tati, Bizet morì il 3 giugno.
bretto per Bizet - Ma non è sta- carrozza durante il poco conto e un po' L'edizione per Vienna – che ta uccisa dal suo amante? Un sot- suo primo viaggio sbiadita di quel Lu- divenne poi la veste nella qua- tobosco di ladri, zingari, sigaret- in Spagna. Lo scrit- cas, anch'egli picador, le l'opera fu conosciuta nel taie all'Opéra-Comique? Per ca- tore parigino inca- che per Mérimée rap- mondo - fu terminata da dal- rità, nel teatro delle famiglie, delle stonò la storia in presenta uno dei tan- l'amico Ernest Guiraud, il feste nuziali! Farmi scappare il una cornice narrati- ti "amorazzi" della quale, per rispetto all'autore, pubblico. No, no impossibile, va che gli permise utilizzò i balletti di un'altra niente da fare!». di distanziarsi dai Ed infine Don Josè, a opera di Bizet, Jolie fille de «Insistetti - racconta Halévy - crudi eventi narra- cui nel primo atto per Perth (1867). La "nuova" Car- spiegando che la nostra sarebbe sta- ti, adottando la for- mezzo di Micaëla ar- men andò in scena all' Hofo- ta una Carmen più dolce, più man- mula del "racconto riva il perdono dalla per il 23 ottobre 1975.
sueta e che inoltre avremmo intro- nel racconto". Il te- madre, perdono che Il debutto in Italia avvenne al dotto un personaggio nella tradizio- sto letterario si apre è inspiegabile per chi Teatro Bellini di Napoli il 15 no- ne dell'Opéra-Comique, una giova- con il narratore nei non conosce l'ante- vembre 1879 nella versione rit- ne innocente e pura fanciulla». panni di un giova- fatto dell'omicidio e mica italiana di Achille de Lau- Alla fine gli artisti ebbero la ne archeologo fran- della fuga dalla pro- zières. Direttore d'orchestra meglio e la direzione del tea- cese che per motivi pria terra, narrato da Vincenzo Fornari ed interprete tro parigino accettò, seppur al di studio si trova in Mérimée. Questo principale Célestine Galli-Marié grido: «Vi prego, però, non fate- Spagna. Durante il crudele bandito, te- prima interprete del ruolo. L'o- la morire!». soggiorno in An- Henri Meilhac e Ludovic Halévy muto in tutta la Spa- pera la prima sera non fu accol- Ottenuta la commessa, Bizet dalusia incontra Jo- gna, che nella novel- ta con grande successo, soprat- cominciò a lavorare alla com- sè e Carmen già amanti, per zingara si erge con un vigore la si avvelena la vita perché tutto nei primi due atti, ma le se- posizione, che però interruppe poi rincontrare l'uomo con- che richiama alla mente il re successive il pubblico si mo- presto per dedicarsi ad un altro dannato a morte in attesa del Don Giovanni mozartiano: lità della zingara, si riduce a strò più caloroso.
lavoro più urgente, il Don Ro- patibolo e da lui ascolterà il un vera e propria femme fata- essere nell'opera un inna- A Roma il debutto fu al Teatro drigue commissionatogli dal- racconto del suo tragico e folle le, insomma, una dark lady morato timido e accecato Argentina il 7 gennaio 1884 in l'Opéra. Solo all'inizio del 1874 amore per la indomita gitana.
dalla gelosia.
una stagione allestita da Bizet riprese in mano Carmen e Nonostante i toni Edoardo Sonzogno. Sul podio si ritirò nel sobborgo parigino Edoardo Mascheroni e sem- di Bourgival, per dedicarsi al- pre la Galli-Marié nel ruolo di l'orchestrazione delle mille- rispetto a quello Carmen, dove se ne diedero duecento pagine di partitura letterario, quan- 28 rappresentazioni. ‘anno della Carmen che venne poi do la Carmen successivo, il 7 novembre, il venduta all'editore Choudens. andò in scena, il 3 lavoro di Bizet approdò al Co- Nell'estate di quello stesso an- marzo 1875 la di- stanzi, sempre diretto da Ma- no la composizione era con- rezione del teatro scheroni, ma con protagonista clusa ed in dicembre iniziaro- sconsigliò le fa- Virginia Ferni.
no le prove all'Opéra Comi- miglie di portare Oggi Carmen, dopo la Bohème que. Anche durante le prove è l'opera più rappresentata nei Bizet rimise più volte mano al teatri di tutto il mondo. suo lavoro, ora per snellire, cordo sbiadito Parigi, Opéra Comique, Salle Favart Il Giornale dei Grandi Eventi
Carmen, opéra-comique "anomala"
Nel 1741 Charles Simon Favart mise in scena dieu e da Auber agli inizi del secolo fu contraddet- la Chercheuse d'esprit, un'opéra-comique to da Bizet quando mise mano a Carmen.
che trattava in maniera ironica e licenziosa Sensualità e passione
il tema di Dafni e Cloe. Favart era figlio di un pa- non piacquero al pubblico
sticciere che amava mettere in musica le sue ricet-te ricorrendo alle più popolari arie operistiche del Nella sua versione originale l'opera ispirata a Mé- rimée era strutturata secondo l'alternanza musica e L'opéra-comique era allora un genere popolare ba- prosa; solo successivamente – per la prima rappre- sato su musica preesistente alla quale si adattava sentazione a Vienna del 23 ottobre 1875 - i dialoghi un testo inizialmente di carattere comico. La strut- parlati furono sostituiti da recitativi, ma oggi si pos- tura prevedeva un'alternanza fra musica e prosa, sono vedere in scena entrambe le versioni.
analogamente a quanto accadeva, in Germania, nel La struttura, dunque, era quella dell'opéra-comi- Singspiel. Nella seconda metà del Settecento, sotto que. L'atmosfera era tuttavia assai differente. E' ve- la spinta della querelles de buffons che aveva con- ro che in Carmen ci sono deliziosi momenti di leg- trapposto i sostenitori dell'opera comica italiana a gerezza e di danza. E' vero che Bizet usa ironia e quelli dell'opera seria francese, l'opéra-comique freschezza. E' però anche vero che Carmen è fra le acquisì una dignità artistica, trasformandosi in un donne più sensuali del teatro musicale, il suo carat- genere musicale autonomo, interamente creato.
tere passionale e libero (una grande femminista) ir- Fra i primi autori, il filosofo-musicista Rousseau, retisce il debole Don Josè che per lei diserta e di- che nella citata querelle (scoppiata dopo la rappre- venta fuorilegge. E', infine, un'opera tragica nella sentazione a Parigi nel 1752 della Serva padrona di quale la protagonista muore pugnalata in scena, Pergolesi) si era schierato dalla parte italiana e che una morte annunciata e affrontata dalla ragazza compose appunto Le devin du village.
con un coraggioso atto di sfida nei confronti del Il teatro francese nel corso dei secoli ha prodotto proprio carnefice.
numerose forme musicali. L'opéra-comique è cer- Il Teatro dell'Opéra-comique a Parigi era frequen- Carmen in una incisione di Gustav Dorè tamente fra le più longeve e soggette a trasforma- tato da famiglie borghesi in cerca di un divertimen- percezione con abbondanza di marcette, danze, to sano, interessate ad un teatro di evasione. Il 3 Se infatti all'inizio era di sapore comico, nel tardo canzonette, una trama leggera con lieto fine.
marzo 1875 Carmen ebbe un effetto scioccante sulla Settecento fece propri gli ideali della rivoluzione L'opéra-comique rappresentò così nell'Ottocen- platea che non si aspettava colori così accesi, sen- francese trasformandosi (secondo il genere lettera- to il versante "frivolo", anche se non comico o sualità e illegalità, pugnalate e morti.
rio della piece au sauvatage) in un'opera drammati- parodistico (ruolo ricoperto poi dall'operetta Per questo il pubblico fischiò l'opera, procurando al ca con finale lieto.
d'Offenbach) in alternativa alle atmosfere serie povero Bizet l'ultima cocente delusione di una vita Nel 1825 François-Adrien Boïeldieu rappresentò e tragiche della tragedie-lyrique o del grand-opéra artistica vissuta troppo rapidamente e spenta esat- La dame blanche destinata a diventare un modello tamente tre mesi dopo quel fiasco, il 6 giugno 1875.
per l'opéra-comique ottocentesca: musica di facile Lo spirito dell'opéra-comique anticipato da Boïel- Danze e ritmi spagnoli in Carmen La Habanera e le altre
to la mescolanza dei generi sia al- dier, la Habanera di Carmen ri- (1670). A quella stessa linea si ri- la base della couleur locale così ri- chiama la Escuela bolera che gran- collegano le danze nazionali del- cercata non solo dal teatro del de fortuna conobbe proprio nella le ambascerie del Lago dei Cigni di Francia dell'Ottocento e sulla qua- Petipa, Ivanov e Cajkovskij le si innestarono elementi della (1895) e il graduale formarsi del- Danse d'école. E Carmen, gitana di lo stereotipo che portò ad identi- razza e trasformatrice di quel ta- ficare l'Italia con la Tarantella, la E' indubbio che proprio il movi- bacco che proprio da Cuba prove- Scozia con la Giga, la Spagna con mento delle braccia e l'atteggiarsi niva, si lancia in questa danza sen- il Bolero. Frutto dell'incontro del- del corpo contribuiscano a defi- suale per ammaliare i presenti. la cultura francese con quella ibe- nire il temperamento di Carmen, rica, Carmen si presta a molteplici «Les danses espagnoles lare ai due esecutori la loro or- la cui aria di sortita coincide con letture anche nel balletto. Esse n'existent qu'à Paris», mai decrepita realtà. Un boléro- l'esotica Habanera. Tuttavia l'ese- possono oscillare dall'accentua- questo il commento di Analoga stilizzazione del folklo- macabre che si poneva a incom- cuzione ben poco richiama la for- zione del carattere francese nel- un deluso Gautier al rientro, in re vale anche per la Seguidilla, che mensurabile distanza dalle ma originaria della Habanera, l'androgina protagonista dell'o- Spagna, da un baile nacional che sottolinea l'ambientazione nell'a- trionfali esibizioni di Fanny Els- danza nata a Cuba tra i ñañigos monimo balletto di Roland Petit nella fantasia del giovane poeta e ria "Près de la porte de Séville" e per sler, la stella austriaca tutta fuo- (la gente di colore dei quartieri (1949) ove Zizi Jeanmaire appare di un suo amico si era tinto dei il Polo, danza andalusa di origine co e dalla sua celebre Cachucha.
bassi dell'Avana) dalla per una o con i capelli à la garçonne e l'Haba- rutilanti colori della Cachucha, del gitana che Bizet riprese da Cuerpo Dalla "danzatrice pagana", con- più coppie probabile fusione di nera è chiamata ad enfatizzare l'as- Bolero e di mille altre indiavolate Bueno di Manuel Garcia per il trapposta all'eterea Maria Ta- danze di origine africana con le solo di Don José, al colore tutto danze sensuali, dove la bellezza preludio del quarto atto. glioni dallo stesso Gautier, egli cadenze dei colonizzatori spa- spagnolo della Carmen di Antonio della donna si ammanta di sedu- D'altronde, una lunga tradizione si veniva convincendo essersi gnoli. Un ritmo binario lento, che Gades e Carlos Saura (1983) che cente carnalità e la vita si mesco- aveva accompagnato la fortuna generata la vera Cachucha. consta di una breve introduzio- innesta brani di Flamenco sulla la fatalmente alla morte. Ma di ne, di due parti di 8 o 16 battute e della danza "alla spagnola", dai Ecco, dunque, toccato un punto partitura di Bizet e ove aleggia lo funebre si stagliarono agli occhi di un finale. Non ha passi obbli- canari e dalle cascarde dei trattati nodale: l'autenticità della danza spirito del Duende. Qui una sel- dei due giovani solo due vecchi gati, ma caratteristico è il Conto- di danza dei maestri italiani al spagnola nel teatro e nell'opera vaggia, animalesca Carmen, se- danzatori con tanto di nacchere neo, la lenta e ritmica oscillazione tempo della dominazione spa- dell'Ottocento. A lungo si è di- condo Henri-François Rey, incar- «qui ne se consolaient pas entre dei fianchi che richiama tutta la gnola, alle entrate pittoresche dei scusso della trasposizione di for- na il sentire di uomini che del ses- eux». L'uomo, nella feroce penna sensualità delle popolazioni tro- vari paesi nei balletti di corte, di so avvertono il lato oscuro e mi- del poeta, sembrava fremere me della tradizione popolare, picali. Così se la musica rimanda cui è esempio Le Bourgeois Gen- d'orrore alla sola idea che la sua della loro stilizzazione e di quan- al El arreglito di Sebastián Yra- tilhomme di Lully e Molière Claudia Celi
Il Giornale dei Grandi Eventi
Il lavoro della sigaraia Carmen nella manifattura del tabacco L'arte antica delle Torcedoras
Cuba è la patria del si- alle prestigiose ma- Non a caso le due principali garo, questo non è fabbriche dell'Avana sono certo un segreto per dirette da donne, Emila Ta- nessuno. Proprio a Cuba, so- mann, Romeo y Ju- mayo a El Laguito, Hilda no nati infatti, ormai due se- lieta, El Laguito, La Barò a Partagas, e non a caso coli fa, quelli che sarebbero Corona, ecc) può ca- alcune delle fasi lavorative poi passati alla storia come i pire la magia dei continuano ad essere a loro migliori sigari del mondo e profumi, del vociare, esclusivo appannaggio; ad non a caso, proprio della ca- dei gesti… insomma esempio la scostolatura delle pitale cubana, hanno preso il di tutto ciò che sta foglie e la prima selezione loro nome: Avana, o più cor- attorno a questo ma- "per classi", in cui si distin- gico e delicato mo- guono per una maggior affi- Storicamente il percorso del mento della creazio- dabilità e precisione. Proprio tabacco cubano verso il Vec- ne del sigaro cuba- da quest'ultimo passaggio, chio Continente passava ob- no, dove l'arte del fase in cui le donne tengono torcedor è fondamen- appoggiate alle cosce le fo- la Spagna che, sino a quando tale per un prodotto glie intere di tabacco, è nata mantenne Cuba tra i propri la leggenda – da sfatare una possedimenti coloniali volta per tutte – che i sigari (1895), risultava a tutti gli ef- cubani vengano arrotolati fetti monopolista di questo cere e di grande artigianato vestono indiscutibilmente le state gradite in questi stabili- "direttamente sulle cosce prodotto. Difatti molti dei nonché come parte integran- incredibili torcedoras, le siga- menti. La prima fabbrica tut- delle sigaraie". Niente di più racconti sul sigaro Avana te della cultura caraibica (ed raie, che, suddivise in ranghi ta al femminile (oggi… mi- falso, come si può d'altra transitano per il Paese iberi- in particolar modo cubana), negli storici banconi delle sta) fu voluta da Fidel Castro parte anche facilmente in- co, in primis l'indimenticabile vale la pena accennare bre- fabbriche, danno letteral- negli anni Settanta (El La- tendere pensando più atten- Carmen, l'opera di Bizet nata vemente al lungo percorso mente forma ai sogni dei guito, dove nascono i mitici tamente alla cosa, ma nulla appunto attorno alla metà che porta a generare quello grandi appassionati di tutto Cohiba), a dimostrazione del che infici il fascino storico dell'800 e che vede come che, a tutti gli effetti, è oggi il mondo. La magia della ruolo fondamentale rivestito delle sigaraie cubane e di protagonista una sigaraia, uno dei più importanti pro- creazione di un Habano par- dalla mano d'opera femmi- quel prezioso oggetto di pu- arrotolatrice di sigari "Ava- dotti presenti sui mercati di tendo semplicemente da un nile all'interno del mondo ro piacere che nasce dalla lo- na". Perché Avana tra virgo- tutto il mondo e, in partico- mazzetto di foglie di tabac- "tabacalero" dell'isola. La ro sapiente lavorazione.
lette? Semplicemente perché lar modo, uno dei pochissi- co, ha chiaramente dell'in- donna è comunque oggi era la consuetudine di im- mi prodotti che possa a credibile. Solo chi ha avuto il sempre più importante nel portare tabacco in foglie dal- tutt'oggi ancora fregiarsi privilegio di poter accedere mondo del sigaro a Cuba.
Esperto internazionale di sigari l'isola caraibica, per poi arro- del titolo (purtroppo oggi tolarlo nelle Reali Manifattu- molto abusato) di prodotto Così nasce un sigaro
re di Siviglia, dove i sigari erano chiamati "puros".
All'epoca della novella di glie di capote (la sottofascia) e di capa (la foglia Mérimée, ovvero alla metà Le fasi di arrotolamento del sigaro cuba- no sono innumerevoli anche se, per la esterna). A questo punto di stende general- del XIX secolo, da alcuni de- Le fasi della lavorazione del verità, ciascun torcedor e ciascuna torce- mente una mezza foglia di capote e con le cenni molti imprenditori magico cilindretto tabaccoso dora applicano in maniera leggermente diffe- mani si inizia a realizzare la combinazione spagnoli (catalani e asturia- sono innumerevoli (addirit- rente tecniche apprese nelle varie manifattu- delle foglie che costituiranno il ripieno, ripie- ni), tedeschi ed inglesi ave- tura si parla di oltre 150), a re. I maestri, infatti, sono fondamentali nel- gandole su se stesse a mo' di fisarmonica. Si vano impiantato produzioni partire dalla preparazione l'apprendere quest'arte e ciascuna fabbrica iniziano a stendere sul capote e si inizia ad ar- di alto livello nelle loro ma- dei campi, rigorosamente a ha, per lo più, una sua vera e rotolare dal basso verso l'alto si- nifatture dell'Avana, intuen- mano, con il solo ausilio de- propria scuola, con metodi no a che non si è ottenuto il pri- do con largo anticipo l'im- gli animali da soma e utiliz- che non sempre sono i mede- mo bitorzoluto cilindretto, che portanza commerciale del zando concimi organici, sino simi. In generale, possiamo verrà poi tagliato a seconda delle concetto di Denominazione alla raccolta in più "passag- dire che la base di partenza è il dimensioni del sigaro da realizza- d'Origine. Già agli albori del gi" sulla pianta, foglia per banco del torcedor, con la dota- re e sarà messo in pressa nel morde secolo XX, Cuba ratificò un foglia, per raccoglierle alla zione della tavoletta, della cha- per alcune decine di minuti. Ope- accordo commerciale con la giusta maturazione, alle va- veta (una specie di cutter gigan- razioni estremamente delicate, nel- Francia nel quale venivano rie fasi di essiccamento, fer- te con il quale si tagliano le fo- le quali l'arte e l'esperienza delle riconosciute e garantite le ri- mentazione, selezione, ecc.
glie), di un barattolino di colla torcedoras sono importantissime spettive Denominazioni (si- Le foglie, dopo un periodo vegetale d'amido di mais, di per ottenere un prodotto perfetto, gari Habanos da una parte, di invecchiamento che va una ghigliottina per portare che abbia la giusta ed omogenea Champagne e Cognac dall'al- dai sei mesi ai due anni (in alle giuste dimensioni il siga- composizione, e quindi consi- tra): un'interessante e sor- dipendenza della loro classi- ro già arrotolato, nonché del stenza, così da permettere una prendente anticipazione del ficazione e delle rispettive famoso morde, vale a dire lo combustione ideale.
lavoro delle DOC, DOP e stampo delle varie "vitolas", ossia i tipi di si- Una volta estratto dalle tavolette, verrà passa- IGT che sta caratterizzando che), finalmente giungono garo, che viene introdotto nella pressa per ta la capa a mano e applicata la perilla (la testa questi ultimi anni l'Europa.
alla manifattura, dove si su- mettere in forma il sigaro per una ventina di arrotondata del sigaro) utilizzando una punta blima il processo di grande minuti prima di essere ricoperto definitiva- di colla di amido. Il sigaro è pronto, ma sarà capacità manuale che carat- mente con la foglia di "capa" che ne costituirà fumabile solamente a partire dal quinto o se- terizza l'intero ciclo produt- il vero abito esterno.
sto giorno dalla manifattura, in quanto dovrà Ma, tornando all'aspetto che tivo. E qui, chiaramente, do- Chiaramente, non possiamo dimenticare la cedere molta della propria umidità residua. più cattura il nostro immagi- po le fasi di preparazione materia prima! Quindi un mazzo di foglie di nario collettivo, vale a dire il delle foglie e di nuova sele- seco, uno di volado ed uno di ligero (le tre com- Si ringrazia la Casa del Habano di Fausto Fincato sigaro come oggetto di pia- zione, il ruolo di regine lo ri- ponenti del ripieno di un Habano), oltre a fo- per la gentile collaborazione. Il Giornale dei Grandi Eventi
Strumento mediterraneo, simbolo di Spagna Le nacchere: il ritmo sensuale della Carmen
«Je vais danser en nel cuore della Spagna resistente, ma per ottene- nacchere che questa Car- comune nelle feste (ne è votre honneur, et meridionale, in quel- re il caratteristico timbro men particolarmente in- attestato l'uso in occasio- vous verrez, sei- l'Andalusia dai colori vuoto sono adatti anche traprendente farà vibrare ne del matrimonio di Co- gneur, comment je fais caldi che fa da scenario l'avorio e la ceramica.
per la sua danza passio- simo II de'Medici, nel all'opera. Le castañuelas, Esiste una versione del 1608). Negli ultimi tre se- ma danse …» e la bella le nacchere, sono un ele- libretto di Halévy e coli, accanto all'utilizzo Carmen incomincia a mento tipico della tradi- Meilhac, l'originale mes- Un ritmo nei secoli
nelle danze popolari, le muovere i suoi passi zione musicale del sud sa in atto all'Opéra-Co- nacchere entrano a far sensuali di fronte allo della Spagna, dove ac- mique e particolarmente Di strumenti simili, costi- parte del contesto musi- sguardo rapito di Don compagnano il Flamen- fedele al testo di Mé- tuiti da due oggetti a per- cale "ufficiale" e vengo- José. Siamo in pieno se- co e altri balli andalusi, rimée, in cui la protago- cussione reciproca, si tro- no elevate al rango di condo atto dell'opera di nista non usa le tipiche vano tracce già nell'Egit- Bizet, nella locanda di C'è un'unica altra regio- Lilias Pasta, covo di con- ne nel Mediterraneo do- trabbandieri, soldati e ve ad oggi le nacchere gitani. La situazione è sono diffuse come in caliente: il compositore Spagna, ed è l'Italia cen- francese sceglie di ri- tro-meridionale, nella spettare l'accento impu- quale vengono utilizzate dico, quasi erotico che nelle tarantelle e prendo- Prosper Mérimée ha no anche il nome di ca- pensato per questa sce- na, quando nella versio-ne originale della sua Le Nacchere
novella vi fa consumaresu un letto l'amore tra Composte di due ele- Carmen e Don José. L'at- menti uguali, incavati a mosfera non è quella di forma di conchiglia e le- una semplice osteria ma gati tra loro all'estremità di una casa gitana dove per mezzo di un cordon- l'amore si compra e si cino, le nacchere fanno vende. E nella partitura parte della famiglia mu- dell'opera, Bizet ci tiene sicale degli idiofoni, cioè a sottolineare che nel degli strumenti in cui il momento in cui Carmen suono è prodotto dalla si appresta cantare, Don vibrazione del corpo José la devore des yeux, la stesso senza l'utilizzo di "divora con gli occhi".
nacchere di legno. Poco to del III millennio a.C.
Georges Bizet non è il so- Appena intonato il cele- corde o membrane. Nel- prima di incominciare a Erodoto fa menzione di lo a farle comparire in bre gorgheggio cadenza- le danze spagnole ven- cantare Carmen si guar- donne egiziane suonatri- un'opera: accanto a lui to (la, la, la…) il ritmo ac- gono il più delle volte da intorno in cerca delle ci di tamburelli e di κρο− Verdi nel Trovatore, Wa- celera, e con esso la voce adoperate a coppie, una sue nacchere, e non tro- τλα, crotali, il nome gre- gner nel Tannhauser, della zingara, accompa- per mano. La coppia te- vandole si rivolge scher- co delle nacchere. Agli Strauss nel Salome. No- gnata dal movimento nuta nella mano destra, zosamente a Don José antichi Greci le nacchere nostante il passare dei se- sensuale del corpo, ma più piccola di dimensio- chiedendogli se è stato arriveranno già nella for- coli, il meccanismo che fa soprattutto dal battere ni, serve per eseguire i lui a rubarle «Où sont mes ma a conchiglia tramite suonare le nacchere è ri- ritmato degli strumenti vari disegni ritmici della castagnettes. qu'est-ce que la mediazione dei Fenici masto immutato: si fissa- che cela tra le dita e che musica e viene designa- j'ai fait de mes castagnet- (sembra che a questo po- no gli strumenti ai pollici rendono il momento in- ta in spagnolo con la pa- tes? C'est toi qui me les a polo di grandi navigatori con il cordoncino e si tenso e passionale.
rola hembra (femmina); prises, mes castagnettes? ».
si debba anche la diffu- provoca la reciproca per- Sono le nacchere, con il quella tenuta nella mano Don José, divertito, ri- sione della tradizione in cussione dei due elemen- loro suono cavo e caden- sinistra, necessaria a se- sponde di no, e a quel Andalusia). Nel mondo ti con il rapido movimen- zato, a dare il tempo alla gnare il ritmo fonda- punto la gitana solleva classico greco-romano, il to delle altre dita. Un'o- danza di Carmen. Un mentale, viene detta ma- clac-clac che cala imme- con fare deciso un piatto suono dei crotali diventa perazione semplice? Bi- cho (maschio). diatamente il pubblico di ceramica e lo fracassa caratteristico della danza zet non doveva essere di a terra esclamando: «ah! dionisiaca e orgiastica, bah! et voilà des castagnet- eseguita da etere-balleri- Scrive infatti in un'an- tes! ». Poi, raccolti due ne dette crotalistrie. Mar- notazione della partitu- frammenti di coccio, in- ziale ricorda il fascino di ra: «La parte delle nacche- troduce il suo ballo: « Je queste danzatrici, che re appartiene al ruolo di vais danser en votre hon- provenivano dall'africa Carmen, ma se l'attrice in- neur, et vous verrez, sei- settentrionale, dal vicino caricata non sa suonare gneur, comment je fais cla- oriente e, per l'appunto, questo strumento, dovrà quer ces morceaux de faïen- dall'Iberia. Nel medioe- mimarne i movimenti, e le ce! (…)». I "morceaux de vo l'uso delle nacchere si nacchere saranno suonate faïence", vale a dire i pez- diffonde tramite i mene- da un percussionista del- zi di ceramica, saranno le strelli, fino a diventare nuove, originalissime nel rinascimento molto Il Giornale dei Grandi Eventi
Carmen tra "femme fatale" e strega ammaliante La donna "demoniaca" nella tradizione religiosa
Al di là degli incan- perstizione. Tuttavia, nel lui che ne è vitti- tamenti musicali, a 1252, una bolla di Innocen- ma. Don Josè vi- tratti soavi e teneri, zo IV suggeriva agli inqui- ve entrambi i mo- oppure drammatici e tragici sitori di occuparsi di stre- menti della sedu- della musica di Carmen, goneria quando c'era il so- zione: l'estasi e la esiste al centro dell'opera spetto di eresia. Nel secolo una perturbante figura fem- successivo, papa Giovanni processi alle stre- minile. Nella novella di XXII (1316–1334), equi- Mérimèe, Don Josè bacian- parò la stregoneria all'ere- rono in Europa fi- do Carmen le dice : «Tu es sia. Le prime persecuzioni un diable» e Carmen ri- alle streghe presero il via in declino nella se- sponde : «Oui». Nel libret- zone isolate, alpine e pire- to di Bizet, Don José riceve naiche, nelle quali più si da Carmen un "sortilegio" concentravano i movimenti tramite il profumato fiore eretici. Notiamo che anche giallo di gaggia che la pro- Carmen appartiene ad un l'avvento dell'Il- tagonista stessa gli lancia gruppo etnico "segregato", luminismo e l'in- strappandoselo dal corset- quello degli zingari. E' pro- to. Come le streghe, indo- babile che la stregoneria sia vine malefiche, Carmen derivata dalla emarginazio- che separarono il predice la morte di se stes- ne di culture montane, che sa e di Don Josè tramite il forse costituivano la comu- da quello laico.
gioco delle carte. Le stre- nità più legata alla natura- La strega si tra- ghe erano processate e sot- lità ambientale, rispetto alla sferisce dalla tra- toposte a tortura e Carmen, cultura della città. E' noto dizione religiosa accusata da Zuniga, si di- che Nietzsche ha visto nel- a quella letteraria chiara pronta alla tortura la figura di Carmen l'emer- del fuoco per mostrare la gere della "naturalità" nel- della femme – fa- sua irremovibile volontà a l'uomo. La figura della tale. Anche a bero", che non conosce getto della fecondità e della non confessare il reato.
strega nella cultura europea quest'ultimo appartiene la vincoli e si appaga solo di Non solo, Don José chiama è comunque persistita an- Carmen di Merimée, dalla se stesso. «L'amore è un ginario collettivo, infatti, il reiteratamente Carmen che quando l'Inquisizione quale è stato tratto il libret- uccello ribelle, che nessuno delitto più tipico delle stre- «demonio». Dunque in ha smesso di mandarla al to dell'opera di Bizet. Car- può addomesticare, invano ghe è l'infanticidio. Il coro quanto donna "demoniaca" rogo. Nell'immaginario men, donna sensuale e ma- lo si chiama, se gli và di ri- gioioso dei bambini, nella Carmen si collega alla tra- collettivo la strega era colei gnetica, tramite il mezzo fiutare», afferma Carmen.
Carmen, è, dunque, la ripa- dizione cristiana che ha sta- che in virtù di un "patto" della seduzione riesce ad L'immagine della strega razione di un lutto e di una bilito un intimo legame tra con il diavolo, acquisiva ed ammaliare, perfetta femme sembra nascere proprio credenza molto antica.
le donne disinibite ed il de- era capace di gestire potere – fatale, i sensi degli uomi- dallo scollamento della se- monio. Il primo fatto eccle- malefici, quali, o ancora il ni, ma il suo è un amore "li- duzione femminile dal pro- siale importante in merito diffondersi di pestilenze e alla stregoneria è il Canon il verificarsi di catastrofi Episcopi (brevi istruzioni naturali, la morte di bambi- La radiosa infelicità di Carmen
date ai vescovi in materia ni in tenera età. E' la scopa di superstizione pagana) il mezzo tramite il quale la commuove non può di simboli wagneriani, che per tutta l'età medioe- strega raggiunge i luoghi Così il direttore d'orchestra Ange- mancare di tristezza, sia piuttosto è jolie, gentile, vale è stato considerato un del Sabba, ritrovo di tutte le lo Campori definì per la commozione che profumata: eppure sug- documento canonico del forze del male, per incon- l'anima di Carmen: procura, sia perché la ve- gerisce una profonda, ra- Concilio di Ancyra (314).
trare il demonio. Carmen «Graziosa e triste, troppo ra bellezza si identifica diosa ma pungente infe- E' assai probabile, invece, afferma: «Chi vuole l'ani- bella per essere soltanto in- con la nostalgia. E' così.
licità. Non si può dire che facesse parte di un ca- ma mia? .è in vendita».
cantevole». Bizet non Già l'apertura dell'opera, neppure che Bizet è trop- pitolare dell'Imperatore Come le streghe sono se- amava le bellezze fred- in la maggiore, fa venire i po descrittivo, o meglio, Ludovico II (867). Burcar- dotte dal diavolo, così la lo- de, neppure gli effetti brividi a chi rifletta un se descrive è così abile tantino oltre lo sfavillio che evita di proclamare do, vescovo di Worms, ri- ro "arma" principale è la per sé stessi, i colori per del bellissimo strumen- «Io descrivo!». Canta porta tale documento al- seduzione, la quale si rea- gli effetti, l'ambiente tale, dell'efficace allegro piuttosto, racconta, di- l'interno del suo Decretum.
lizza nella passione amoro- suggestivo per sé stesso.
Era un musicista dalle motivo. Anche i bambi- pinge con sicuri tocchi di In esso si afferma che la sa. Quella stessa passione forti emozioni, anche se ni, le voci bianche, loro pennello situazioni at- potenza delle streghe non di cui rimane vittima Don presentate con finezza, non lo sanno di farci traenti, anche scabrose e può essere reale, perchè se José. Carmen entra in sce- dalle «invenzioni piccanti quasi male (anche se sempre senza banalità o esistesse, essa, in quanto na proprio operando un e gustose che accarezzano cantano intonati), ma è la volgarità. Don José e diabolica, farebbe presu- sortilegio di seduzione. Al l'orecchio e tuttavia tocca- verità: non tanto per la Carmen, hanno bisogno mere la presenza di un' al- primo sorgere, la seduzione no e commuovono il cuo- musica in sé, quanto per di sognare un po' prima tra forza oltre a quella divi- appare come qualcosa di re», come scriveva quello che significa nel di morire del loro sogno na. Fino al 1200, quindi, la inebriante, solo in seguito Ciaikowskij alla von dramma. Tutta la musica che, al risveglio, li met- credenza nelle streghe ve- si trasforma in "persecuzio- Meck. E allora è chiaro: di Carmen non è cupa, terà uno contro l'altro». niva considerata solo su- ne" ed "ossessione" per co- una bellezza che scuote e pesante verista, o carica Il Giornale dei Grandi Eventi
La passione di Bizet per l'opera nelle sue lettere Nietzsche scopre Carmen
AGenova, dal 1880 quillità seduto su uno sco- L'incontro con l'opera di giungeva: al 1884 il Teatro glio in solitudine; ma gli Bizet, per la prima volta «Molto in Carlo Felice restò piaceva frequentare anche ascoltata dal filosofo pro- ritardo la chiuso per una vertenza i teatri, ascoltare musica, prio a Genova, si rivelò che contrappose i palchet- senza alcun preconcetto ria (che al- tisti al Comune. Della cri- d'autore o di stile.
In Carmen Nietzsche indi- cune volte è si del massimo teatro cit- viduò il prototipo dell'o- tadino approfittarono na- pera mediterranea, an- scopre che turalmente gli altri palco- esiste vera- scenici privati, ovvero il Com'è noto Nietzsche era E' stato, del resto, soste- Politeama Genovese e il stato un acceso wagneria- nuto da molti, che fra i M e r i m é e no, totalmente conquista- meriti indiscutibili di Bi- una novella Il 26 novembre 1881 il Pa- to dalla personalità artisti- zet è da annoverarsi pro- ganini mise, dunque, in ca e umana del grande Ri- prio la capacità di offrire scena in prima cittadina chard. Ma, deluso dall'at- un prodotto assolutamen- che lo sche- Carmen di Bizet. Fra gli teggiamento morale ed te autonomo e originale, ma e i con- canza. Ma fra noi due c'era spettatori, quella sera, c'e- etico, riflessivo e antistin- distaccato non solo da cetti e anche la coerenza tra- qualcosa, come un'offesa ra il filosofo e scrittore te- tivo del teatro di Wagner, Wagner, ma anche da gica di quest'artista soprav- mortale; e sarebbero potute desco Friedrich Nietzsche. se n'era poi gradualmente Verdi, ovvero dai due succedere cose terribili se Nietzsche era un frequen- allontanato per trasfor- punti di riferimento fon- Nietzsche individuò dun- fosse vissuto più a lungo…». tatore di Genova e della marsi in un critico estre- damentali del teatro del- que in Carmen e nel suo Un amore per la Carmen Riviera. Amava il mare, il mamente severo e impla- colorismo passionale ma quello di Nietzsche che profumo delle colline, tro- cabile del suo stile e della Del suo ascolto di Carmen anche ricco di sfumature e durò tutta la vita. Nel vava una vivificante tran- sua poetica.
Nietzsche parlò in varie di poesia, l'alternativa a maggio 1888 da Torino lettere inviate all'amico Wagner. Pesò certamente scriveva: «Ho udito ieri – compositore Peter Gast, nel suo giudizio l'astio or- lo credereste ? – per la ven- A casa del librettista Halévy pseudonimo di Heinrich mai nutrito per l'amico di tesima volta il capolavoro di Köselitz: «Urrà! Amico! – un tempo. Basta rileggere Bizet. Ancora una volta per- Duello al pianoforte
si legge in una lettera del cosa scrisse a Overbeck il sistetti in un soave raccogli- 28 novembre 1881 – Anco- 22 febbraio 1883, a pochi mento, ancora una volta tra Bizet e Liszt
ra una volta ho conosciuto giorni dalla morte di Wa- non fuggii Questa vittoria qualcosa di bello: un'opera di gner: «Wagner era di gran sulla mia impazienza mi Georges Bizet (chi è mai co- lunga la persona più ricca sorprende. Come rende per- stui?): Carmen. Si fa ascol- che io abbia mai conosciuto e Una sera dell'anno 1861, lo scrittore francese Ludovic Halévy, autore con Meilhac del libretto di Carmen,riunì nella sua casa parigina, alcuni intimi amici e fetti una tale opera!».
tare come una novella di Me- in tal senso da sei anni ho colleghi tra i quali figuravano il grande pianista e composi- rimée, spiritosa, vigorosa, molto sofferto di questa man- tore ungherese Franz Liszt e il giovane Georges Bizet, che qua e là commovente. Un ve- era all'epoca appena tornato dall'Italia.
ro talento francese dell'opera Dopo cena, gli invitati passarono nello studio per gustare Un insolito Nietzsche comica, per nulla disorienta- caffè e sigari. Liszt si mise al pianoforte eseguendo per gli to da Wagner: un vero scola- Filosofo e compositore
amici una delle sue recenti composizioni, come al solito ir- ro di Hector Berlioz; cosa che ta di difficoltà e di passaggi arditissimi. In un crescendo io avevo ritenuto impossibi- mentò con forme comples- vertiginoso Liszt fa esplodere gli accordi finali della sonata le! A quel che pare i francesi se e articolate, guidato, sul- in una serie di pirotecnici, virtuosistici passaggi, scatenan- Filosofo e pensatore di forte personalità, tra- in quanto a musica dramma- la scia dei propri credi filo- do l'applauso entusiastico dei presenti che si congratularo- vagliato interiormen- tica sono su una migliore sofici, dall'istinto. Fra le no per la maestria con la quale aveva eseguito il difficile te, anima inquieta, condan- strada dei tedeschi; essi han- brano senza la minima sbavatura. «S i- rispose Liszt- que- nato alla pazzia, no su questi la supremazia in sto pezzo è difficile, orribilmente difficile e io non conosco in Eu- un punto essenziale: in loro ropa che due pianisti capaci di eseguirlo: Hans von Bılov ed io».
sche, come è no- la passione non è tirata per i Halévy, allora, si rivolse al giovane Bizet, del quale aveva to, ha costituito capelli (come in Wa- sentito lodare la prodigiosa memoria, chiedendogli se avesse notato uno dei passaggi che lo avevano colpito, ac- E qualche giorno dopo, cennandone nel frattempo al pianoforte il tema con qual- tornò sull'argomento: «Il che accordo. Bizet accolse l'invito e sedutosi alla tastiera, ri. Si pensi, per ri- fatto che Bizet sia morto è suonò completamente a memoria il frammento. Liszt, stu- per me un grave colpo. Ho pefatto e affascinato dalla strabiliante facoltà memonica del bito della cultura sentito la Carmen una se- giovane, lo interruppe e gli pose sotto gli occhi il mano- conda volta e di nuovo ne ho scritto della sua composizione, invitandolo ad eseguire l'in- chard Strauss o a riportato l'impressione di tero brano. In mezzo allo sbalordimento generale, Bizet una novella di prim'ordine, suonò senza errori tutto il pezzo, con una verve e un'auda- come di un Merimée. Un'a- cia paragonabili a quelle dell'autore, se non superiori. I pre- nima così passionale eppure sue composizioni si ricor- senti scoppiano in nuovi, più entusiastici applausi.
Meno conosciuta è invece così piena di grazia! Per me dano il Weihnachtsorato- Liszt, calmata l'emozione generale, si avvicinò a Bizet ed af- l'attività creativa in campo quest'opera vale un viaggio rioum, il poema sinfonico ferrandogli la mano gli disse: «Mio giovane amico, io credevo musicale dello stesso in Spagna, un'opera alta- Ermanarich, Herbstlich son- non vi fossero che due soli capaci di lottare vittoriosamente con- Nietzsche. Da bambino mente meridionale, non rida nige Tahe per quartetto vo- tro le difficoltà di cui mi prese vaghezza rendere irto questo pez- aveva studiato il pianoforte amico mio, non è facile che io cale e pianoforte e qualche zo; mi ero ingannato, siamo invece in tre e, debbo aggiungere, per e, pur mancandogli un or- col mio gusto mi sbagli così brano per pianoforte a voler esser giusto, che il più giovane dei tre è forse il più audace e ganico studio dell'armonia quattro mani.
il più brillante».
e della composizione, ci ci- Infine, l'8 dicembre ag- Il Giornale dei Grandi Eventi
I librettisti Indissolubilmente legato al libret- volta in volta nella sua frivolezza (La ramente complementari: l'arte del tista Meilhac e al compositore Of- Vie parisienne, 1866, scritta con Il librettista francese Henri Meilhac, nato a Parigi il 21 gen- boulevardier e della continua parodia fenbach, Ludovic Halévy, nato a Meilhac) o nella misera condizione naio 1831, prima del consenso ot- dei costumi in Meilhac e un'acuta Parigi il 1 gennaio 1834, rappresenta della sua aristocrazia (Le Chateau à tenuto con Garde, toi, je me garde, sensibilità verso i grandi temi politi- uno scrittore tra i più originali e in- Toto 1868), in opere in cui la satira è commedia in un atto presentata al ci e sociali in Halévy.
novativi nel genere dell'operetta.
sempre in gioco con indulgenza e Palais Royal di Parigi nel 1855, era Meilhac compose anche libretti per Grazie al padre Léon (1802-1883), impiegato in una libreria e dal 1852 suo conto, fra i quali quello di Manon autore noto al pubblico parigino e al- Nel 1869 venne meno la collabora- collaborava sotto lo pseudonimo di (1884) per Massenet, e collaborò con lo zio Fromental, l'opera costituiva zione con Offenbach. Nei lavori che Thalin al Journal pour rire con disegni Millaud (Le Mari de Babette, 1882, già nell'infanzia di Ludovic un ele- seguirono, Halévy e Meilhac abban- e scritti satirici. Da quel successo, il Santarellina, 1883), Gauderaux (Pépa, mento centrale. Incaricato, poi, pres- donarono l'intento satirico, pur con- genere del vaudeville, allora molto in 1864), Delavigne e Gille.
so il Ministero degli tinuando a ritrarre voga, lo occupò frene- Interni e poi nel Mi- con sensualità e au- ticamente e dal 1855 al nistero per l'Algeria dacia i costumi dell'e- 1861 compose ben tre- Meilhac lavori im- svolse i suoi compiti poca. Capolavoro di dici commedie.
pegnativi e sofistica- con misura e ponde- questo periodo fu Ma la produzione più ti come Le Petit-fils ratezza, riservando Frou-Frou (1869), un significativa e memo- de Mascarille (1859), uno speciale riguar- ragionamento sulla rabile legata al nome Decoré (1888) e Gros- do per il valore della futilità della vita e di Meilhac risale agli se Fortune (1896), famiglia, quasi in sulle grandi virtù anni di lavoro a fian- opere che caratteriz- contrasto con le abi- zano l'autore come tudini dei personaggi Halévy però pensava Halévy, con cui colla- particolare rappre- che scaturivano dalla ad un nuovo teatro, borò per vent'anni sentatore – ma an- sua fantasia. Con sentiva la necessità di dal 1861 al 1881, so- che protagonista – Meilhac fornì per an- affrontare i grandi te- prattutto ai libretti della "Belle époque" ni commedie e trame mi sociali, a differen- musicati da Offenba- e della vita parigina.
ai teatri e ai composi- ch, per il quale i due Solo o in collabora- tori francesi, in particolare a Offen- Meilhac forte di altri sentimenti sulla scrissero tra l'altro opere buffe come zione, si conta che abbia firmato 115 bach, componendo per quest'ultimo vita e sul teatro; conclusa la loro col- La Belle Hélène (1864) e Barbe-Bleu lavori dei più diversi generi. Il 6 i libretti di operette come La belle laborazione Halévy diede alle stam- (1866), La Granduchessa di Gérolstein aprile 1888 fu nominato membro Hélène (1864), Barbe-Bleu (1866), La pe Abbé Constantin (1882). Alla fine (1867), La Périchole (1868), Les Brigands dell'Accademia di Francia.
Périchole (1868) e Les Brigands (1869), degli anni Settanta, il suo salotto pa- (1869), Le Petit Duc (1878) o commedie Nel maggio del 1897, all'età di oltre a Orphée aux Enfers (1858), scrit- rigino era frequentato da tutti gli come Fanne Lear (1868), Frou-Frou 66 anni, Hénri Meilhac fu colpito ta in collaborazione con Crémieux, e esponenti del mondo artistico e lette- (1869), Tricoche et Cacolet (1872).
da un'emiplegia che dopo averlo Bataclan. Con garbo, brio e sottili toc- rario e nel 1884 divenne membro Due personalità profondamente di- paralizzato lo condusse in breve chi di audace ironia la società parigi- dell'Accademia di Francia. Morì a verse, quelle di Meilhac e Halévy, in alla morte, avvenuta a Parigi il 6 na del Secondo Impero si svelava di Parigi l'8 maggio del 1908.
alcuni aspetti contrapposte, ma sicu- Prosper Merimée, autore della novella Un funzionario statale
prestato alla letteratura
Uomo di grande ra Le Théâtre de Clara (1829), grazie alla pro- considera- Gazul, comédienne espa- tezione della famiglia gnole, una raccolta di de Broglie raggiunse la 1803, Prosper Mérimée cinque commedie attri- carica di capo di Gabi- si laureò in giurispru- buite ad una fantomati- netto del conte d'Ar- denza superando in ca attrice spagnola libe- gout presso il Ministero breve tempo gli esami rale e spregiudicata e della Marina, passando d'avvocato e coltivan- nel 1827 La Guzla (ana- poi al Commercio e agli do nel frattempo la pas- gramma di Gazul), una Interni. Nel 1833 Mé- sione ereditata dal pa- serie di ballate e canti rimée fu nominato dre per la pittura e per popolari che l'autore ispettore generale dei la letteratura. Grazie al- faceva credere fossero monumenti storici.
l'amicizia con Stendhal stati trascritti da un ita- Risalgono a questo pe- e Ampère poté incon- liano di ritorno dall'Illi- riodo una serie di no- trare nel salotto Stapfer ria. Il successo ottenuto velle, fra cui Colomba gli uomini di cultura da Mérimée fu tale che (1840), la storia di una Profondamente legato 23 settembre 1870 al- più rilevanti del suo persino Puskin tradus- vendetta in Corsica. In alla famiglia imperiale, l'età di 67 anni. Molti tempo: Viollet-le-Duc, se qualcuna di queste seguito ad una serie di divenne all'epoca del suoi lavori, fra cui le Delécluze, Victor Cous- canzoni in russo.
impegnativi viaggi di Secondo Impero quasi Lettres à une inconnue sin, Saint-Beuve e Gi- Dopo il successo otte- lavoro, iniziò anche lo uno scrittore ufficiale (1873) furono pubblica- nuto con il romanzo studio della cultura di corte. Psicologica- Impiegato presso il Mi- storico Chronique du rè- russa con le traduzioni mente distrutto dalla nistero del Commercio, gne de Charles IX e la di Puskin e Gogol e an- disfatta di Sedan, Mé- Pagina a cura di pubblicò nel 1825 l'ope- novella Mateo Falcone cora oggi Mérimée è rimée morì a Cannes il Il Giornale dei Grandi Eventi
Il geniale e sfortunato
e il secondo posto al sua opera era sopravvis- parte determinarono il "Prix de Rome" nel 1857.
suta più di una stagione.
grave insuccesso dell'o- Già noto negli ambienti Nel 1860 tornò a Parigi pera. Nello stesso anno musicali parigini, grazie per assistere la madre apparvero anche le mu- anche alla Sinfonia in do gravemente malata. In siche di scena per L'Arle- maggiore composta a 17 questo periodo compose sienne di Daudet. Nell'e- anni nel 1855, Bizet si diverse opere, come Les state 1874, dopo alcune trasferì a Roma dal 1857 Pêcheurs des Perles (I Pe- interruzioni, Bizet ter- al 1860, soggiornando scatori di Perle, 1863) e La minò le 1200 pagine di anche a Napoli e in altre Jolie Fille de Perth (La Bel- partitura di Carmen, che città italiane e lavorando la Fanciulla di Perth, i librettisti Henri nel 1858/59 al Don Pro- 1867), presto attaccate Meilhac e Ludovic copio, opera tratta da un duramente dalla critica: Halévy avevano tratto libro di Cambiaggio.
le accuse denunciavano dall'omonima novella di Negli stessi anni com- un eccessivo "verdi- Mérimée. L'opera andò parvero i primi attacchi smo" e "wagnerismo".
in scena all'Opéra-Co- di un male alla gola che Nel 1868, dopo una vio- mique di Parigi nel 1875, Ancora bambino, in conservatorio, stu- lo accompagnò per tutta lenta crisi, portò a termi- suscitando una pessima diando con grandi musi- la vita provocandogli, ne Roma, una suite sinfo- accoglienza della critica.
nato a Parigi nel cisti quali Marmontel, inoltre, profonde crisi nica iniziata nel periodo Ritiratosi da Parigi nella 1838, acquisì i primi ele- Zimmerman, Gounod, e depressive. Tanti pro- del soggiorno italiano.
vicina Bougival, Bizet menti di musica dal pa- getti furono abbandona- Dopo un breve periodo morì il 3 giugno 1875 e dre Adolfo, buon mae- Halévy, di cui più tardi ti, alcune opere già com- di servizio nella Guardia non fu esclusa l'ipotesi stro di canto e composi- sposò la figlia. Ben pre- piute distrutte (La Guzla Nazionale, in occasione di un suicidio. Sei mesi tore, e dalla madre sto il proprio talento gli de l'Emir, Ivan IV, Griséli- della guerra franco- dopo, il pubblico di Aimée Delsarte, di origi- permise di raggiungere dis) e i dubbi sulle pro- prussiana, Bizet compo- Vienna decretò per Car- ne spagnola, sorella di mete come il primo po- prie capacità lo tormen- se Djamileh (1872), cui una celebre pianista. Al- sto in un concorso bandi- tarono continuamente seguirono nuove accuse l'età di dieci anni entrò to da Offenbach nel 1856 anche perché mai una di "wagnerismo", che in Luca Pesante
Il Paese che in realtà Bizet mai visitò La Spagna, terra di ispirazione musicale
Ascoltando in Car- musicali celebrarono la lendo l'Ottocento, l'ope- men la Seguidilla cultura del castello, fe- ra di Mendelssohn op- o l'Habanera, co- cero sicuramente tesoro pure il balletto di sì squisitamente spa- di esperienze arabe pro- Minkus o, ancora, il gnole nello spirito e nel venienti appunto dall'a- poema sinfonico di Ri- colore, si può pensare a rea iberica. Da lì, del re- chard Strauss.
un soggiorno di Bizet sto, arrivo il Rebab, pro- Ma rimanendo a un di- nella penisola iberica a genitore arabo del no- scorso spagnolo più ge- respirare a pieni polmo- stro violino.
nerale, vale la pena ri- ni il folclore che, straor- Ma è soprattutto fra Ot- cordare l'attenzione del- dinariamente ricco di tocento e Novecento che la liederistica per il colo- umori e di sapori, nasce i rapporti si fecero stret- re iberico: gli Spanische da una sintesi di ele- menti molti diversi, cri- Compositori spagnoli mann e gli Spanisches stiani ed arabi.
come Albeniz, Grana- In realtà Bizet non oltre- dos, De Falla soggiorna- passò mai i Pirenei, la rono a lungo a Parigi, a Infine, per approdare ai sua è una Spagna imma- fine Ottocento divenuta giorni scorsi, il composi- ginaria; verosimile cer- l'incontrastata capitale tore tedesco Hans Wer- to, ma totalmente inven- culturale europea. Lì De sciotte di ner Henze che ha da po- Falla, ad esempio, co- co festeggiato i suoi 80 Nell'arco della storia nobbe tutta i musicisti anni, ha inserito in una della musica, la Spagna francesi dell'epoca, col- delle sue opere teatrali ha spesso influenzato la laborò con Picasso, Eduard Lalo La Sympho- Cervantes, del resto, più recenti, Venus und cultura francese e non scrisse per i Balletti rus- nie espagnole. E poi toccò può vantare una presen- Adonis, sette interludi solo quella, anche se si si di Diaghilev. In quel a Debussy con Iberia e za davvero massiccia strumentali, sette Boleri deve piuttosto parlare contesto la cultura fran- con varie liriche da ca- nel teatro europeo a par- che in un acceso colori- di "prestiti" reciproci.
cese guardò alla Spagna mera. E, soprattutto, tire dal Seicento per ar- smo rileggono natural- Risalendo a un lontano con evidente interesse.
guardò alla Spagna Ra- rivare al Novecento.
mente in un'ottica mo- passato, i trovatori, i Emanuel Chabrier com- vel: si pensi alla Rapso- Possiamo ricordare le derna l'atmosfera folclo- cantautori medioevali pose la colorita rapsodia dia spagnola e, special- opere di Anfossi, di Cal- rica iberica.
che con le loro liriche mente, al Bolero che ri- dara, di Salieri. E, risa- Il Giornale dei Grandi Eventi
Viaggio nei luoghi di Carmen La splendida Siviglia,
città senza mezzi toni
ASpagna caliente e go il corso del fiume Gua- ve sorse una fiorente lavo- passionale di Mé- dalquivir, che attraversa la razione di mobili proprio rimée e Bizet non città da nord a sud ed è na- poteva che trovare la sua vigabile fino alla foce di ambientazione nella città Sanlúcar de Barameda.
La fabbrica del tabacco
di Siviglia. Nella capitale Proprio la possibilità di es- dell'Andalusia, infatti, tut- sere il principale porto flu- La manifattura del tabac- La Plaza de Toros de la Real maestranza to, dalle passioni ai senti- viale del paese contribuì a co, dicevamo. E' qui che è ci divide dall'imponente dove si può gustare una ec- menti, dalla vita quotidia- fare la fortuna di Siviglia, ambientato il primo atto vecchia Manifattura del ta- cellente varietà di "tapas", na alla gastronomia, è vis- soprattutto dopo la scoper- dell'opera di Bizet, Carmen. bacco, ora – come abbiamo oppure il popolarisismo suto al massimo, senza ri- ta delle "Indie". Le navi che In realtà il nome della prota- detto – sede dell'Università, Quartiere di San Bartolomé. sparmio, senza mezzi toni.
giungevano dal Nuovo gonista dovrebbe essere un edificio del XVIII secolo Questa zona, a cui si acce- Lo si percepisce appena Mondo attendevano in Maria Carmen, per l'usanza disegnato da Sebastian de dalla Porta della Carne (il giunti in città, anzi prima.
mare la corrente giusta per spagnola di far precedere il Van der Borcht, che per su- nome deriva da un antico Già dal treno superveloce risalire il fiume Guadalqui- nome della Vergine ai suoi perficie è la maggiore co- mattatoio), conserva im- che in appena due ore e vir con i loro carichi di ric- titoli. Un nome importante struzione pubblica di Spa- mutato tutto il fascino del- mezzo ed al prezzo di una chezze, come l'oro e le pre- quello di Maria del Carme- gna dopo l'Escorial. Splen- l'autentica Sivilla, con la settantina di euro in classe ziosissime spezie che, una lo, tanto che la sua festa il 16 dida è la facciata su via San trama urbana che più di turistica, attraversando mez- luglio è vissuta in tutta la Fernando. Da qui si accede ogni altro luogo ha mante- za Spagna, collega Madrid cattolicissima quasi come al vestibolo con la doppia, nuto gli schemi arabi, pur con questa città, che con i una ricorrenza nazionale.
superba scalinata ed al Pa- combinandosi con l'archi- suoi oltre 700mila abitanti è Dal centro storico-cultura- tio dell'Orologio. La fabbrica tettura civile e cattolica dei la quarta realtà del paese.
le della città, che è il quar- rimase in funzione fino alla secoli XVII e seguenti. Do- Appena usciti dalla stazio- tiere ebraico di Santa Cruz, fine del XIX secolo. Nel po aver incontrato splendi- ne o dall'aeroporto, la cosa per andare verso l'Univer- 1895, infatti, la Spagna per- di esempi di gotico, mu- che colpisce è una luce di- sità che ora occupa l'edifi- se Cuba, suo ultimo posse- dejar e stile rinascimentale, versa, forte, accecante, ca- cio della manifattura del dimento americano, e si in- come la Casa di Pilato, il Pa- pace di esaltare i colori. Il tabacco, si percorrono de- terruppe così l'approvvi- lazzo Mañara, dove visse clima torrido d'estate e dali di stradine con cortili e gionamento di tabacco dal- Miguel de Mañara che temperato d'inverno, riem- patii abbelliti da fiori rigo- l'Arcipelago delle Antille.
ispirò il personaggio di pie l'aria del profumo di gliosi. Si incontra il grande A Sud-Est dell'Università, don Giovanni, si arriva an- fioriture pressoché peren- complesso della Cattedrale, da non perdere i Giardini di cora nella Piazza dell'Alfal- ni. Le case, i palazzi hanno costruita sui resti della Mo- Maria Luisa con la grande fa, zona rinomatissima per tinte forti: il rosso sangue schea Maggiore abbattuta Plaza de España di forma se- le buone "tapas".
di toro contrasta con gli La Torre de Oro nel XV secolo, che con le micircolare. Lungo la se- ocra accesi, con i blu delle volta scaricati, venivano sue cinque navate in stile miellisse, un fascione deco- La Plaza de Toros
maioliche, con i bianchi ab- portati negli edifici attigui gotico divenne il monu- rato con tanti quadri in baglianti delle costruzioni alla Torre de Oro (il cui no- mento religioso più grande splendide maioliche riper- Lungo il fiume Guadalqui- minori, la cui monocromia me è dovuto al rivestimen- del mondo cristiano. L'o- corre la storia di ogni sin- vir sorge la famosa Plaza de è spezzata dal nero delle to, ormai scomparso, di pera fu portata a termine gola provincia spagnola.
Toros de la Real Maestranza. cancellate di ferro battuto piastrelle dorate) ed il ta- nel 1506 (anno in cui a Ro- Fu il luogo di accoglienza Siamo al quarto atto di Car- che si rincorrono a limitare bacco proveniente da Cuba ma si poneva la prima pie- della grande Esposizione men. Il dramma passionale chiostri o piccoli cortili.
instradato alla manifattura tra dell'attuale Basilica di Iberoamericana del 1929 e si avvicina. Il quartiere è L'architettura è fortemente per la lavorazione. Una cu- San Pietro). All'interno, nel grande e curatissimo quello dell'Arenal, quello influenzata dalle varie do- riosità: per risalire il fiume nella Cappella della Vergi- parco su cui si affaccia vi che al mondo è più legato minazioni che si sono sus- le navi gettavano in acqua i ne de Antigua, si trova uno sono quelli che furono gli all'arte della tauromachia.
seguite e la topografia con- carichi superflui, compresa dei presunti sepolcri di splendidi padiglioni delle L'edificio circolare della serva essenzialmente il ca- spesso parte delle copertu- Crisoforo Colombo. Ac- Esposizioni, anch'essi de- Plaza de Toros con la fa- rattere moresco, con strade re di splendido mogano, canto alla Cattedrale, il Pa- corati da maioliche poli- mosa Porta del Principe e la strette e tortuose, vicoli cie- legno che veniva raccolto a tio degli Aranci e la Giralda, superba galleria di archi a valle presso la città di ex minareto, ora il monu- mezza volta, risale al XVIII La città si è sviluppata lun- Sanlúcar de Barameda, do- mento più singolare della secolo. Di fronte, nella Il quartiere delle taverne
piazza, da non molti anni Basta attraversare la piazza sorge la statua dedicata a che ci si trova di fronte alla Nell'opera passa un mese Carmen la Cigarrera (Car- Porta del Leone, attraverso e, nel secondo atto, trovia- men la sigaraia) che pror- la quale si accede all'Alca- mo Carmen nella taverna pio in questo luogo, secon- zar, la residenza reale più di Lillas Pastia. Un riferi- do il racconto di Mérimée e grande d'Europa. Qui, pri- mento vero non c'è, ma Bizet, fu pugnalata per ma della fortezza del IX se- presumibilmente la prota- amore da José, mentre il to- colo, vi furono l'acropoli gonista avrebbe frequenta- rero Escamillo trionfava romana, una basilica pa- to la zona della Via Mateos nell'arena. Carmen cade a leocristiana e edifici visigo- Gagos, sempre nel quartie- terra, il dramma si è com- ti. Straordinario il Salone re di Santa Cruz, piena di piuto. Lo spirito caliente di degli Ambasciatori con la bar ed osterie molto ani- Siviglia ha travolto ancora sua grande cupola di fili- mate, tra cui famoso è il una volta i protagonisti.
grana dorata. L'eredità ara- Bar Giralda, ricavato in al- ba dei giardini dell'Alcazar cuni antichi bagni arabi, La fabbrica di tabacco, ora Università Dal mondo della musica
Il Giornale dei Grandi Eventi
Dal 15 ottobre, prevalentemente di giovedì al Teatro Olimpico La prossima stagione della Filarmonica Romana
Sarà un originale al- musica e spettacolo: ci dallo spettacolo In-I di no a Roma i divertenti anche una nuova im- lestimento scenico sarà un ciclo dedicato a Akram Khan accanto al Mummenschanz con la portante collaborazione della Serenata a tre Vivaldi concertista e premio Oscar Juliette prima italiana del loro con il Teatro Argentina di Vivaldi firmato dalla operista con la presenza Binoche, voce recitante nuovo spettacolo 3X11.
per il ciclo "Sunday mor- pittrice Isabella Ducrot di Salvatore Accardo, e per la prima volta bal- Il ciclo dedicato alla ning: c'era una volta il con la direzione di René Ottavio Dantone, Filip- lerina; sempre per il ci- musica contemporanea XX secolo"; appunta- Clemencic ad inaugura- po Maria Sardelli e Alan clo danza la compagnia ospiterà Carlo Boccado- mento la domenica mat- re il prossimo 15 ottobre Curtis; non mancheran- ivoriana di Georges ro, Nicola Piovani, Lu- tina all'Argentina con al Teatro Olimpico la no i concerti di musica Momboye presenta una dovico Einaudi, e due una serie di spettacoli e Stagione 2008-2009 del- da camera e sinfonica, nuova coreografia in prime esecuzioni asso- divertenti novità per l'Accademia Filarmoni- con alcuni pianisti, tra i prima assoluta su alcuni lute su commissione raccontare alcuni capi- quali Michele Campa- quartetti di Bartók, dell'Accademia Filar- tolo della storia musica- Numerosi gli appunta- nella, Gianluca Cascioli mentre l'Aterballetto monica Romana: l'opera le del secolo scorso, dal menti del cartellone che e Pietro De Maria oltre sarà impegnato in Ro- in un atto Freud, Freud, I Futurismo al Ragtime, si svolgerà quasi esclu- ad orchestre e formazio- meo & Juliet, originalis- love you di Luca Mosca da Stravinskij a Berio. sivamente di giovedì al ni da camera per ricor- sima coreografia di su libretto di Gianluigi Info: 06-3201752,
Teatro Olimpico da ot- dare i bicentenari di Mauro Bigonzetti sul Melega e Sentieri di San- tobre ad aprile per cin- Mendelssohn e Haydn.
gue di Silvia Colasanti. que diversi percorsi di Torna la danza a partire Prokof'ev; infine torna- La Filarmonica firma La passione per l'opera allo Stardust di via dell'Anima a Roma Tra una birra ed un mohito
nascono piccoli ed estemporanei concerti
C'è tutta l'atmo- terranea si accalcava il pubblico, ansioso di ascol- tare i grandi nomi del jazz che ricorda il Caffè Mo- italiano come Gegé Munari mus o tanti altri ritrovi e Marcello Rosa che, dopo della Parigi d'inizio 900, gli spettacoli a Villa Celi- nel piccolo locale di via montana, andavano allo dell'Anima 52 a Roma, Stardust per fare le ore pic- lo "Stardust", punto di colissime, anche le sei o le incontro per artisti «al- sette di mattina. Circa un ternativi», come lo defi- anno fa il pub si è trasferito nisce la proprietaria, in via dell'Anima, dietro Anna Ducrot. Tra tavo- Piazza Navona, tuttavia lini di marmo, sedie in non ha perso il suo charme ferro battuto, moderna- e il suo pubblico. Al contra- riato e candeline ovun- rio di altri jazz club, lo Star- que, la sera non è diffici- dust non ha mai ospitato le imbattersi in giovani un unico genere musicale.
promettenti che, spinti Già da diversi anni le son- dal solo piacere per la tuose note di Beethoven, musica e dalla passione Chopin e Debussy risuona- per il canto, si alterna- no sotto le volte a botte, no, intorno al piccolo provenenti dal pianoforti- L'atmosfera Sturdast in uno schizzo di Michelle Rogers pianoforte verticale, in no verticale e dalle mani, repertori jazzistici o melodrammatici. Il lo- tito e prende il via l'improvvisata serata tra tra gli altri, del giovane pianista di talento cale, infatti, è da qualche anno divenuto me- arie, duetti, quartetti e perfino concertati di Marino Giuliani, (allievo di Aldo Ciccolini).
ta di giovani artisti, cantanti lirici, musicisti Puccini, Verdi, Bizet. Le note incuriosiscono Memorabile è rimasta una serata in cui la sa- e pittori. Un'atmosfera tutta particolare: col- gli altri clienti e gli acuti attirano i passanti.
la fu invasa dall'intero cast delle Nozze di Fi- ta ma non imbalsamata, alla moda ma allo In poco tempo è un vero capannello di per- garo reduce da una rappresentazione, che ri- stesso tempo retrò, dove i clienti sono fami- sone, affascinate da quest'atmosfera che sa propose allegramente interi atti dell'opera liarmente accolti da «Annetta», quasi fosse- di passato, mentre magari qualche pittore, mozartiana, fra gli attoniti, eppur deliziati, ro tutti suoi figliocci e dove in maniera ascoltando la musica, prova a riportare sul avventori. Od ancora quella in cui una piro- estemporanea si scatena la follia nottambu- suo taccuino questa scena improvvisata. tecnica sfida di virtuosismi fu improvvisata la, con folgoranti improvvisazioni musicali Il bancone dello Stardust ha ospitato gli illu- da due baritoni e immortalata dalla pittrice d'ogni genere. Senza un vero appuntamen- stri gomiti di musicisti di fama internazio- irlandese Michelle Rogers in alcuni gustosi to capita che passa e si ferma un baritono, nale come Tom Waits, di registi come Paolo schizzi. Non mancano anche dispute lettera- un mezzosoprano, un tenore ed ecco che si Sorrentino, Matteo Garrone, di attori come rie e politiche a volte parecchio animate… forma la serata. «Un giretto?», si dicono. E Claudio Santamaria, Margherita Buy, Marti- Se si è fortunati e si capita nella serata giu- così, spente le sigarette, il gruppetto entra na Stella, Sergio Rubini e Asia Argento.
sta, allo Stardust si possono fare incontri dentro e tra una birra doppio malto ed un Nato nel 1992 come jazz-club, era ospitato particolari, riportando a casa il ricordo di Mohito (specialità del locale), qualcuno si inizialmente in un minuscolo locale a Traste- una magica notte romana.
mette al pianoforte. Si rimedia qualche spar- vere, in vicolo de' Renzi: in una saletta sot- FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FILATELIAITALIA 2009.
Tutti i francobolli del mondoin un solo spazio. A Roma.
Con Italia 2009, Roma diventa la capitale mondiale del francobollo. Lagrande esposizione internazionale sbarca nella città eterna per cinqueintensi giorni dedicati alla filatelia. Protagoniste le migliori collezionid'Europa, dei Paesi del bacino del Mediterraneo, nonché di Canada,Stati Uniti d'America, Argentina, Sudafrica e Australia. Non perdetel'appuntamento con la storia del francobollo.
Roma - Palazzo dei Congressi21-25 ottobre 2009

Source: http://www.ilgiornalegrandieventi.it/%5Cpublic%5CDocumenti%5Ccarmen_bassa.pdf

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Anno XIV - Numero 40 - 17 giugno 2008 Novità di questa edizioneDal debutto di Bocellialle proiezioni in scena A Pag. 2 La storia dell'operaDalle critiche della vigilia alla versione definitiva che Bizet non vide A Pag. 4 e pag. 6 L'arte delle sigaraieCosì nasce un sigaro

Cir034 285.292

Clinical Practice Guidelines by the InfectiousDiseases Society of America for the Treatment ofMethicillin-Resistant Staphylococcus aureusInfections in Adults and Children: ExecutiveSummary Catherine Liu,1 Arnold Bayer,3,5 Sara E. Cosgrove,6 Robert S. Daum,7 Scott K. Fridkin,8 Rachel J. Gorwitz,9Sheldon L. Kaplan,10 Adolf W. Karchmer,11 Donald P. Levine,12 Barbara E. Murray,14 Michael J. Rybak,12,13 DavidA. Talan,4,5 and Henry F. Chambers1,2